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liitto libri Tuttolibri - Anno XI Si INFONIA drammati\, ca intitolò Berlioz il suo Tomeo et Juliette con cui rendeva omaggio all'adorato Shakespeare: un misto di opera, oratorio e poema sinfonico sovrapposti in una sintesi che esce dai limiti dei generi costituiti. L'introduzione è orchestrale: combattimenti, tumulto, intervento del principe: segue il Prologo, cantato dal coro e dal contralto solista che celebra la magia della poesia shakespeariana nel rendere i sentimenti del primo amore: poi lo 'Scherzetto» del tenore col coro descrive la leggerezza della fataMab. Seconda parie: Orchestra sola. Ecco la tristessa di Romeo, il Concerto e il ballo, la grande festa in casa Caputeti, indi la scena d'amore. L'orchestra evoca il giardino nella notte serena, mentre sullo sfondo echeggiano i cori degli invitati. Il grande, lunghissimo adagio, rappresenta la Scène d'amour. Tersa parte: dall'orchestra sprizzano volatili scintille nello Scherso della Regina Mab, fata dei sogni. Ma ecco la scena funebre: passa il corteo che accompagna Giulietta tra i lamenti del coro. Il grande finale, tutto cantato, rappresenta la rivalità tra Caputeti e Montecchi e la pace riconquistata dopo il lungo discorso di Frate Lorenzo. Berlioz gioca con sensibilità modernissima, che non ha riscontro nell'Ottocento, su diversi rapporti di percezione: la rappresentazione immediata dei fatti coi personaggi che cantano, il racconto dei fatti e, infine, la loro evocazione metaforica nelle grandi pagine sinfoniche. Come in una carrellata cinematografica è un continuo trapassare dal primo piano allo sfondo, un continuo ribaltare la realtà nel sogno, i fatti presenti nel loro ricordo. L'esperienza, squisitamente romantica, della ■ in I ...... ,'alhkz ,*,~cvj~ IL tragitto del rock è un lungo serpentone che si mangia la coda e adesso che ormai la teoria dei corsi e ricorsi è accettata comunemente non ci si stupisce più neppure di certi ritorni di fiamma che danno per risuscitati personaggi dei bei tempi andati. Un desaparecido eccellente che riprende le abitudini dimenticate — buona musica, canzoni all'ultimo respiro, dischi che zampillano di veleni e di energie allo stato puro — è Iggy Pop che proprio di questi tempi sta per festeggiare i quarantanni. Mancava dalle vetrine dei negozi dal 1982 di Zombie blrdhouse e quando, dopo una carriera intensa e travagliata, i silenzi si prolungano ci sono tutti i morivi per pensare che il soggetto in questione sia passato a miglior attività: macché, Iggy Pop con il coltello tra i denti, tirato a lucido, con il fare spressante e duro di sempre riprende a cavalcare XII n. 528 - Inserto redazionale de LA STAMPA del 22 Novembre 1986 liitto libri dischi

Persone citate: Berlioz, Iggy, Iggy Pop, Montecchi, Shakespeare, Tomeo, Zombie