Dopo la Svet spuntano Magoni e Bonfini

Sci, nello slalom Fis di Sestriere successo della jugoslava, poi le due azzurre Sci, nello slalom Fis di Sestriere successo della jugoslava, poi le due azzurre Dopo la Svet spuntano Magoni e Bonfini Mancavano però m dal nostro Inviato GIORGIO OESTEFANIS SESTRIERE — Premesso che il secondo e terzo posto di Paoletta Magoni e Nadia Bonfini sono un buon risultato, bisogna precisare che nello slalom speciale Fis disputato ieri in sostituzione del gigante delle World Series impedito dalla mancanza di neve, erano assenti almeno sette o otto sciatrici che avrebbero potuto piazzarsi davanti alle due portacolori azzurre. Le svizzere dominatrici della gara del giorno prima, imitate dalle francesi, se n'erano andate in quanto non interessate ad una competizione con punteggi già in partenza troppo penalizzati; i approfittano dello sc olte fra le migliori spéci le austriache Steiner e Ladstaetter avevano deciso a priori di non partecipare a questo prologo della Coppa; le americane McKinney e Twardokens rimaste oltre oceano. Detto questo, rimangono l'ennesima conferma di Mateja Svet e della scuola jugoslava in genere (quarta la Lesjak e quinta la Dezman) e della situazione piuttosto «fluida» in casa azzurra. Per la diciannovenne Svet. non si può più neppure parlare di promessa, vista la facilità con cui si è liberata delle avversarie. Facilitata, bisogna riconoscere, dall'uscita di scena della Strobl e della Maierhofer che nella prima manche la seguivano rispettivamente scontro tra le rivali aliste - Buone prove pe a nove e diciotto centesimi, nella seconda prova le è bastato contenere il ritorno della Magoni ed il gioco è stato fatto. Riguardo alle due azzurre, invece, si potrebbe dire paradossalmente che la loro prestazione è stata valorizzata... dal disastro della prima manche. Il nono e il decimo posto con distacchi dalla prima vicini al secondo e mezzo (soprattutto tenendo conto delle molte assenze di cui si è detto) non erano assolutamente accettabili. « Incredibili », li aveva definiti il direttore tecnico Regruto. Un'inchiodata nella parte alta compensata da un buon recupero (10° tempo intermedio. 5' finale) per la Magoni, nessun errore Ippica, il Premio r la Borsotti e la Giane clamoroso ma una condotta di gara genericamente sciatta per la Bonfini. A strappare un mezzo sorriso al clan azzurro, ci hanno pensato la supergigantista Miki Marzola con un insperato nono posto e la ventenne Monica Borsotti, torinese della squadra B trapiantata a Bardonecchia all'esordio nel grande sci, con il decimo. Fortunatamente nella seconda discesa la musica azzurra è cambiata. Prima la Bonfini con il miglior intermedio (non più superato da nessuno) e un finale battuto solo dalla Magoni e dalla Svet. poi la campionessa olimpica di Serajevo con il record di manche, hanno dimostrato come non fosse fuo¬ Due Torri e le corse ra (nona e decima) ri luogo o addirittura ipocrita lo stupore di Regruto. -Hanno dimostrato quanto fossero giustificate le critiche dopo la prima manche*, ha commentato l'allenatore Gianni Poncet. Purtroppo è andata fuori la Marzola. -Nella prima manche sono scesa sema convinzione — ha spiegato la Magoni —. E anche nella seconda sono partita male, ma poi mi sono ripresa. Adesso vado in America con lo spirito giusto e chissà che non possa arrivare qualclie bella sorpresa*. Classifica: 1. Svet (Jug) l'37"79: 2. Magoni (Ita) a 1"21: 3. Bonfini (Ita) 1"66. 4. Lesjak (Jug) 2"31. 5. Dezman (Jug) 2"32. 9. Borsotti (Ita) 4"30: 10. Gianera (Ita) 4"41. di Roma e Vinovo

Luoghi citati: America, Bardonecchia, Roma, Sestriere, Vinovo