Gol del Como, l'Inter si scatena

Rabbiosa reazione dei nerazzurri, bloccati sul pareggio dalle parate di Paradisi Rabbiosa reazione dei nerazzurri, bloccati sul pareggio dalle parate di Paradisi Gol del Como, l'Inter si scatena Trap: «Questo è il gioco che voglio» ariani, in vantaggio dopo segna con Fanna e insegu COMO (all. Mondonico): Paradisi 7; Tempestili! 6,5, Bruno 6,5; Centi 6, Maccoppi 6, Albiero 6; Mattei 6, Invernizzi 7, Borgonovo 6,5, Notariglefano 53 (82* Todesco s.v.), Giunta 6 (61' Russo 6). INTER (all. Trapattoni): Zenga 6; Bergoml 6£, Baresi 6; Piraccini 6, Ferri 6, Maadorlini 6; Fanna 73, Tardelli 6,5, Altobelli 6fi, Matteoli 7, Rummenigge 63. Abit Lhi 7 anna. Note: ammoniti: 33' Bruno, 38' Tempestili!, 43' Invernizzi, 65' Albiero, 74' Mattei e 87' Bergoml. RUNO BERNARDI incocciando i tacchetti di Matteoli: la sfera s'era impennata e aveva spiazzato Zenga, colpendo la traversa prima di carambolare in rete Un tiro che ha ricordato quello dello svizzero Brigger a San Siro contro l'Italia: stavolta, però, Zenga non aveva colpe specifiche, tanto più che l'involontaria «correzione» di Matteoli aveva cambiato la traiettoria. Autogol, dunque. Come morsa dalla tarantola, schiumando rabbia, l'Inter si scatenava. Sospinta da Fanna «tuttofare», da ala a tornante, da centrocampista aggiunto a rifinitore, ispirata dall'ex comasco Matteoli e dal redivivo Tardelli, nonché dalle frequenti proiezioni offensive di Bergoml e Piraccini, la squadra di Trapattoni (che aveva Mandorllni libero al posto dell'infortunato Passarella, tenuto precauzionalmente a riposo con la speranza, non la certezza, di recuperarlo mercoledì a Praga) schiacciava il Como nella propria metà campo. Rummenigge, finalmente all'altezza della situazione, soli 4 minuti con un gran tiro di Invernizzi deviato da Matteoli - Poi la e invano la vittoria - Altobelli (stiramento) in dubbio per la gara col Dukla impegnava a fondo Maccoppi e Albiero mentre Altobelli, sempre in grado di inventare la giocata vincente, metteva alla frusta Tempestili!. E si assisteva ad un autentico assedio. Troppo presto il Como era andato in vantaggio e l'Inter, ben disposta sul campo e In salute psicofisica, malgrado il terreno un po' allentato per la pioggerella, produceva gioco e occasioni a ripetizione. La prima al 16'. Su bel cross di Fanna, Rummenigge di testa dirottava a f il di palo: Paradisi, d'istinto, sventava in corner (12 a 2 per l'Inter il conto totale). Un minuto dopo, Paradisi non tratteneva un tiro di Fanna, ma poi si riscattava evitando un gol fatto su ribattuta, per la verità un po' «telefonata», di Bergoml. L'area del Como ribolliva di mischie e Paradisi faceva il fenomeno, anticipando Altobelli (20'). E quando l'estremo difensore era ormai irrimediabilmente battuto, sulla li nea Centi respingeva un tiro-gol di Altobelli (22'). Impressionanti il ritmo e la spinta offensiva dell'Inter che, Inevitabilmente, si sbilanciava in avanti offrendosi al contropiede. Che scattava al 23'. Da Borgonovo a Mattei che, di sinistro, a tu per tu con Zenga, sballava di poco 11 ■match-ball». Un errore che 11 Como pagava a caro prezzo. Su capovolgimento di fronte. l'Inter riequilibrava il risultato (24'). Rummenigge serviva Fanna ledi, frenavano l'Inter. E sotto la luce dei riflettori, necessaria in quanto incombeva l'oscurità, il Como cresceva. Al 49', su assist di Notaristefano, Bruno aveva la palla buona per beffare Zenga ma graziava il portiere tirandogli sulle braccia. A folate, grazie all'irriducibile Matteoli, l'Inter cercava 11 successo. Longhi sorvolava giustamente su un mani involontario di Mandorlini in area, poi Altobelli (55'), dopo aver superato in slalom tre avversari, concludeva debolmente: Paradisi, piazzato, bloccava. Poco dopo Altobelli si faceva applicare una ventriera elastica per mitigare il dolore alla schiena. Con «Spillo» menomato, l'Inter pungeva sempre di meno. Mondonico capiva la situazione ed inseriva Russo al posto di Giunta (61'). Avesse potuto disporre di Corneliusson (che dovrà essere operato al tendine) sicuramente avrebbe creato problemi all'Inter. Nonostante Fanna provato dall'impressionante mole di lavoro, con Altobelli menomato e con Rummenigge braccato da Maccoppi e Albiero, era l'Inter a produrre gli ultimi fuochi. Al 77' Para disi alzava in angolo un boli de di Piraccini e proprio allo scadere, su suggerimento di Tardelli, Altobelli — sul filo del fuori gioco — si trovava in posizione ideale per segnare, ma inciampava nel pallone e l'azione sfumava. Il «Si nigaglia» è davvero un campo-tabù per l'Inter. che dribblava Paradisi e, di sinistro, insaccava a fil di palo. Bergoml, esultante, correva verso la curva zeppa di tifosi interisti Lo «show» di un Paradisi... indiavolato continuava al 35', quando il portiere alzava in corner una bomba su punizione di Fanna, e al 41', su un gran destro di controbalzo, a fil di traversa, di Matteoli Zenga doveva intervenire allo scadere del primo tempo su un tiro-cross di Borgonovo. Il gran dispendio di energie, il pensiero alla battaglia di Coppa Uefa con il Dukla Praga, uno stiramento alla schiena rimediato da Altobelli In apertura di ripresa, che lo pone in dubbio per merco- «Solo il calcio maschio — ha internazionale» - Mondonico di GIUSEPPE LONGONI COMO — Sotto un cielo color piombo, tanto da dover accendere i fari per illuminare il rettangolo di gioco, Como e Inter danno torto agli assenti. Quarantacinque minuti, i primi, con continui fuochi d'artificio, più di marca nerazzurra, ad un ritmo incredibile. Una ripresa un po' meno interessante, ma pur sempre invitante. Alla fine soddisfazione per tutti, anche se il volto di Altobelli appare attraversato da una smorfia di dolore. Uno stiramento alla schiena, o forse una semplice contrattura. Qualcosa di più si saprà in questi giorni. «Ad un certo punto stavo per chiedere di essere sostituito — dice il centravanti dell'Inter e della Nazionale —. Solo che non me la sono sentita di abbandonare il campo, n risultato? Buono, anche perché questo Como ha confermato quanto di bello si diceva sul suo conto». Per Trapattoni la soddisfazione è tale che, come un fiume in piena, non attende neppure le domande dei cronisti: ■Questa di Como era una trasferta molto delicata. Abbiamo concesso un paio di azioni in contropiede, ma era inevitabile. La squadra ha mostrato determinazione, equilibrio, spinta e personalità, soprattutto nel momento in cui stavamo perdendo. Ed anche dopo il pareg gio. Anche se oggi abbiamo perso un punto in classifica, rispetto a chi ci pre cede, ho visto una squadra che incomin eia ad interpretare il tipo di calcio che io voglio». «Oggi — prosegue il tecnico — l'Inter ha dimostrato che può dare un certo tipo di spettacolo. Queste partite maschie a me piacciono molto. Se vogliamo sopravvivere in campo internazionale Beorzot: «Inter in gran formo» COMO — Bearzot e Maldini in tribuna d'onore al •Sinigaglia». «Mai vista un'Inter cosi in (orma — ha commentato l'ex et azzurro alla fine del primo tempo — mai cosi tanti tiri in porta. La miglior Inter in questo campionato». Alla fine dell'incontro: «Era chiaro che le due squadre non potevano reggere il ritmo dei primi 45'. Comunque, è stata una grossa partita. Per l'Inter una prestazione che può essere di buon auspicio per l'impegno di mercoledì a Praga. Il Como? Qualcosa di più di una semplice provinciale, con elementi di tutto rispetto». ribadito l'allenatore — consente la sopravvivenza in campo : «L'Inter è la squadra più forte che abbiamo incontrato» classifica. «Perso rispetto a chi ci sta davanti — puntualizza Trapattoni — non come sintesi della partita. Anche se oggi quello fra Como e Inter fosse stato un incontro di boxe l'avremmo vinto noi per 51 a 49. Ma si sa che il calcio è fatto di gol». Come quello realizzato da Invernizzi, goleador di giornata per la formazione lariana. La felicità appartiene al giovane centrocampista, che ha mille motivi per essere contento. Sentite: «E' il mio primo gol. Si, non ho mai segnato prima. Né in C, né in B. Decisamente per me è un momento molto importante. Alla gioia per questo gol si aggiunge quella per la convocazione della Nazionale Olimpica. Ma non mi illudo più di tanto. Spero solo di non deludere nessuno». E di illusioni non si nutre il Como, anche dopo il risultato utile conquistato dalla squadra, il decimo consecutivo, che consente alla formazione lariana di mantenere l'imbattibilità. Dice Mondonico: «Non si può non essere soddisfatti dopo questo risultato. Soprattutto se consideriamo che abbiamo affrontato la formazione più forte del campionato. O almeno la più forte fra tutte quelle che fin qui abbiamo incontrato. Una squadra che può averci aiutato ad aprire gli occhi. Chi parla di Coppa Uefa, dopo aver visto l'Inter, può anche ritirarsi in buon ordine Non ha dubbi Tempestilli, ex nerazzurro di antica data: «Mai visto una squadra praticare un pressing come quello dell'Inter. Quella nerazzurra è decisamente una grossa realtà. Per noi l'aver pareggiato è sicuramente un grosso merito. Il risultato è giusto, anche se abbiamo avuto la possibilità di andare sul 2-0». dobbiamo giocare questo tipo di calcio. Faccio i complimenti al Como per il risultato e per la prestazione. Non per niente in settimana avevo detto che la trasferta non era da sottovalutare. Altre volte l'Inter ha giocato bene, ma mai come a Como il pubblico può essersi divertito». Qualcuno chiede al Trap del gol subito da Zenga. Responsabilità da parte del portiere? «Per l'amor di Dio, com'è partito 11 tiro di Invernizzi ho gridato "no" — risponde —. Avendo giocato al calcio so cosa significano certi palloni come quelli del gol del Como. Sono imprendibili. Posso metterlo per iscritto, su carta bollata. Se, poi. qualcun altro pensa il contrario, liberissimo di farlo». Lei ha parlato di un punto perso in Dukla vince fuori casa DUNAJSKA STREDA — Vittoria in trasferta per il Dukla Praga, prossimo avversario dell'Inter negli ottavi di finale di Coppa Uefa. Sfoderando una prestazione maiuscola, la squadra cecoslovacca ha sconfitto sabato scorso per 1-0, con rete di Bittengel, il Dunajska Streda, rappresentativa di una piccola città a 40 chilometri da Bratislava. Per il Dukla è il terzo successo fuori casa su quattro vittorie ottenute in totale, finora, nel deludente cammino del campionato, che vede la squadra della capitale all'undicesimo posto in classifica con 11 punti in tredici gare (13 reti fatte, 19 subite). «Era ora — ha commentato l'allenatore Lopata — abbiamo preso un brodino caldo, proprio quello che ci voleva in vista della gara con l'Inter. Noi siamo più squadra da trasferta, ma dovremo per forza mutare abitudini. Eliminare i tedeschi del Bayer Leverkusen è stato un mezzo miracc" -, speriamo di farne un altro mezzo con l'Inter».