Tra Udinese e Samp un pari senza storia

Sfiorato il dramma nei primi minuti di gioco in uno scontro fra Brini (sostituito da Abate) e Mancini Sfiorato il dramma nei primi minuti di gioco in uno scontro fra Brini (sostituito da Abate) e Mancini Doppia frattura al viso per il portiere friulano Tra Udinese e Samp un pari senza storia Si è giocato in un campo reso acquitrino dalla pioggia - Un palo di Edinho su punizione - La squadra di De Sisti ha annullato l'handicap in classifica Udinese-Sampdoria 0-0 clima ostile che si era instaurato ma nelle sue file giocain quel fisico all'apparenza cosi fragileComunque la Samp non arrivava mai o quasi in zona tiroziani trovare un punto ferimento per manovre UDINESE (all. De Sisti): Brini s.v. (10' Abate 6); Galparoli 6,5, Stergato 6; Rossi 5,5, Edinho 7, Collovati 6,5; Chierico 6, Miano 6, Graziani 6, Colombo C,5, Bertoni 5 (82' Zanone s.v.). SAMPDORIA (all. Boskov): Bistazzoni 63; Cerezo 63, Paganin 6,5; Fusi 7, Vierchowod 6, Pellegrini 63; Pari 6,5, Briegel 6,5 (85' Gambaro s.v.), Salsano 7, Mancini 6,5 (89' Lorenzo s.v.), Vialli 7. Arbitro: Paparesta 6. Note: ammoniti: Graziani, Vialli, Paganin e Chierico. di GIULIO A UDINE — Non poteva essere una bella partita perché la pioggia rendeva impossibile giocare bene, perché l'Udinese timoro.sa di rischiare troppo raramente affondava azioni d'attacco, e specialmente perché l'acquitrino riduceva il ritmo della manovra proprio a danno della squadra più brava, nel caso specifico la Sampdoria. Non poteva finire che 0-0, con scarse emozioni, con rari entusiasmi e poco spettacolo. Un pareggio che piace ai liguri perché sono rimasti imbattuti in trasferta, ma che piace un po' meno ai friulani costretti dalla penalizzazione ad inseguire. Finalmente hanno raggiunto quota zero, ma non basta ancora. Siamo ormai ad un terzo del torneo, e le prospettive per i bianco¬ Napoli Juventus Inter Mllan Roma Como Verona Sampdoria Torino Fiorentina Avellino Brescia Ascoli Empoli Atalanta Udinese* ' Squadra p CCATINO neri, nelle cui file ieri ha esordito lo stopper Collovati, non sono certo buone. La partita ha avuto un ini zio sconcertante. Dopo una difficile parata del portiere friulano su tiro di Pellegrini, Mancini piombava sulla palla scontrandosi con Brini. Assembramento di giocatori attorno al portiere, grandi richieste di aiuto. Arrivavano i barellieri e. Brini veniva por tato prima negli spogliatoi e poi all'ospedale, purtroppo con frattura dello zigomo. 11 pubblico giudicava Mancini colpevole e lo insultava per buona parte della gara. L'impatto infatti c'era stato ed anche violento, ma sull'involontarietà del fallo non potevano esistere dubbi. Però i tifosi non sanno perdonare. La Sampdoria soffriva del clima ostile che si era instaurato, ma nelle sue file giocano elementi di esperienza e di caratura internazionale che non si fanno certo impressionare. Cerezo, che Boskov aveva schierato con la maglia numero 2, però al solito centrocampista d'assalto, non mollava una palla, e cosi Briegel, sempre attento, sempre pronto ai rilanci e a buttarsi in micidiali contropiede. La Samp giocava meglio, ma l'Udinese non lasciava spazio. Intanto pioveva sempre a dirotto. La palla o si impantanava o schizzava in zone assurde. Si giocava tanto per giocare. Chierico per l'Udinese tentava di contrastare Cerezo, Storgato aiutava la difesa. Colombo correva a perdifiato cercando di reggere una manovra assai fragile. In effetti l'Udinese aveva paura, mentre la Samp pur palesando migliore tecnica e superiore impostazione tattica, non poteva sfruttare il contropiede per il disastroso stato del terreno. Briegel aveva qualche sussulto di rara potenza, mentre Salsano giostrava con eleganza anche su quel campo tutto Inzuppato d'acqua. Quanta energia e quanta intelligenza Media Ingl. + 1 - 1 - 1 - 4 - 3 - 3 - 3 - 5 - 6 - 6 - 6 - 9 - 9 - 9 -10 - 6 in quel fisico all'apparenza cosi fragile. Il pubblico continuava ad inveire ogni volta che Mancini toccava palla, cosi Vialli era troppo isolato in attacco per poter dimostrare tutte le sue qualità. Cerezo camminava e si buttava a terra a volte anche a sproposito tanto che Paparesta (un arbitro modesto) lo ammoniva molto presto e con ragione. Le proteste del brasiliano che a fine gara invocava un calcio di rigore erano assolutamente inutili. Comunque la Samp non arrivava mai o quasi in zona tiro. Reggeva bene la difesa con Paganin, Vierchowod, Fusi e Pellegrini, ma bisogna convenire che gli attacchi friulani erano evanescenti e lentissimi. Era difficile trovare Daniel Bertoni e non tanto perché la visuale sul campo era scarsa, ma specialmente perché l'argentino ex campione del mondo si nascondeva dietro a Vierchowod che doveva controllarlo. E diventava cosi impossibile a Gra- l.dine. Lo sfortunato Brini costretto a lasciare il campo in barella ziani trovare un punto di riferimento per manovre efficaci. La 8amp non ha mai corso seri rischi. L'occasione più ghiotta per l'Udinese è capitata in chiusura del primo tempo. Paganin bloccava Graziani con un fallo ed era anche ammonito. La posizione era diagonale, con distanza di oltre 20 metri. Edinho indovinava un tiro tagliato che superava Bistazzoni, ma la palla si infrange va sul montante sinistro del la porta sampdorìana. La ripresa non aveva storia. Era un continuo batti e ribatti senza emozioni. La fatica faceva presto vittime, nessuno aveva la forza di scattare. Si giocava quasi per forza d'inerzia. Non cambiava il risultato e non potevano variare i giudizi. Meglio la Samp sul piano tecnico e sul piano del gioco. Ma la rabbia degU udinesi ha bloccato ogni iniziativa. In fondo è giusto cosi. I friulani continuano il loro disperato inseguimento verso una più serena posizione di classifica, ma devono accelerare 1 tempi perché il campionato è già ad un terzo del cammino e recuperare diventa sempre più difficile. UDINE — Il portiere dell'Udinese Fabio Brini ha subito la frattura del setto nasale e del seno mascellare sinistro e una piccola ferita all'arcata sopraccigliare sinistra. E' successo che al 9' di gioco, su lancio di Briegel, Mancini ha tentato di agganciare il pallone al volo senza avvedersi però che il portiere dell'Udinese era uscito dal pali e gli si era fatto incontro di fianco. Nella mezza rovesciata Mancini con il piede ha colpito la faccia di Brini. Il portiere è stato portato fuori campo in barella con choc per trauma cranico ed è stato ricoverato all'ospedale di Udine ove si è però subito ripreso: una quindicina di giorni la prognosi. Oggi sarà sottoposto a intervento chirurgico. «L'incidente — ha detto l'allenatore Boskov —- è stato puramente casuale in quanto Mancini non ha assolutamente avvertito l'Intervento di Brini». La circostanza è stata del resto confermata dallo stesso Mancini. Cerezo è apparso molto soddisfatto della sua prova, però ha recriminato sul calcio di rigore non concesso nel primo tempo dall'arbitro Paparesta per fallo subito da Storgato. •Per di più — ha aggiunto — è venuta anche la beffa: sono stato ammonito per simulazione, mentre ero stato atterrato in piena area, strattonato per la maglia». Se la Sampdoria ha protestato per il calcio di rigore non concesso, altrettanto ha fatto l'Udinese per lo sgambetto di Pellegrini a Chierico, sempre nel primo tempo. «C'è stato — ha rilevato De Sisti — l'intervento in scivolata del sampdoriano su Chierico ma mi sembra che il pallone sia sfuggito in avanti e quindi fuori portata di tiro». De Sisti ha tirato intanto un sospiro di sollievo: «Il campionato per l'Udinese ricomincerà domenica prossima. Finalmente abbiamo raggiunto quota zero, lasciando alle spalle quei maledetti 9 punti di penalizzazione. L'Udinese aveva bisogno di vincere, però sono soddisfatto del punto conquistato perché si è pareggiato con una forte squadra: sinora non avevo mai visto un avversario cosi bravo nel tenere palla, nonostante il pressing tenace dei miei uomini». Dopo il commento De Sisti ha annunciato 11 suo black-out sino a che non verrà a sapere chi ha messo in giro la notizia, pubblicata su un quotidiano di Roma, che la sua posizione in seno all'Udinese sarebbe molto incerta: sarebbe addirittura già pronto il suo sostituto nell'allenatore Giacomini. di LUCIANO PROVINI