Giovanni Paolo II in Nuova Zelanda «Dobbiamo rispettare le diversità»

Ecumenismo e tolleranza nel discorso del Papa a Wellington Ecumenismo e tolleranza nel discorso del Papa a Wellington Giovanni Paolo II in Nuova Zelanda «Dobbiamo rispettare le diversità» «In un mondo così sia pace» - Oggi ini WELLINGTON — Giovanni Paolo II è quasi a metà della sua lunga maratona australe. Oggi, lasciata la Nuova Zelanda, toccherà l'Australia, dove passerà questa settimana visitando nove città in sei giorni. Undicimila chilometri da un capo all'altro del continente. A metà del cammino cominciano a emergere alcune delle linee portanti di questo lungo viaggio: l'ecumenismo — vi saranno due concelebrazioni con i fedeli e i ministri delle altre Chiese cristiane — e l'inculturazione, cioè il modo in cui la religione cattolica può essere «tradottain culture diverse da quella latina o occidentale. Un problema sentito in particolare dopo il Vaticano n, e di non pi eco I;a portata: la Cina potrebbe^essere cattolica, adesso, se in passato Roma non avesse impedito e condannato le cinesizzazione della liturgia creata dai gesuiti. Per due volte nei giorni scorsi il Papa ha fatto coincidere la sua presenza in un Paese — Figi e Nuova Zelanda — partecipando a una lunga cerimonia di benvenuto indigena. Non è un fatto casuale, ma un segno di ri¬ Ieri i partiti della sinistra hanno interdipendente, ci può essere solo una pace, se nizia la visita in Australia, dove percorrerà undicim spetto e sensibilità verso culture minoritarie. La pluralità è ricchezza, anche nella Chiesa, e l'equivalente dell'inculturazione in termini di società è la tolleranza delle differenze. Papa Wojtyla l'ha ripetuto ieri al corpo diplomatico, chiedendo il rispetto delle diversità. 'In un mondo che è interdipendente in maniera crescente a dispetto delle sue differenziazioni, ci può essere solo una pace, se si vuole che ci sia pace-. Come nella società, la solidarietà è necessaria fra i Paesi: «Un interesse limitato in maniera eccessiva a se stessi conduce solo a strategie di ingiustizia, repressione e violenza, sia all'interno di una nazione sia fra nazionU. Ecumenismo: -Le altre religioni mondiali considerano il Papa il ^portavoce della cristianità, che ci piaccia o no-, aveva dichiarato al recente sinodo anglicano il primate di Canterbury, Robert Runcie. E di sicuro Giovanni Paolo II non ha desiderio di smentirlo. Dopo la preghiera fatta prorio a Canterbury con Runcie nell'82, e la visita del Papa alla chiesa luterana di Roma, un momento di preghiera in comune con gli Wellington. 11 Papa prega duraesponenti di altre confessioni cristiane sta diventando una prassi nei suoi viaggi. Nuova Zelanda e Australia sono a maggioranza protestante. E' inevitabile in queste occasioni che la figura del pontefice risalti in maniera particolare, stabilendo nei fatti un suo ruolo, se non di primato, di centrali; A e di iniziativa unificante. D'altronde, proprio in questa lunga cavalcata agli antipodi, Giovanni Paolo II ha detto che considera l'impegno per la ricomposizione dell'unità cristiana uno dei compiti principali del suo pontificato. L'impressione, comunque, è che il Papa abbia voluto traversare quasi in punta di piedi la terra dei Kiwi, aiutato da una larga percentuale di indifferenza. I giornali locali riportavano la delusione degli ambienti cattolici locali: delle centomila persone che si attendevano alla messa a Auckland, ne sono venute circa la metà. Ai presuli di una Chiesa aperta verso le richieste di maggiore partecipazione di laici e donne, Giovanni Paolo II ha consigliato, in maniera delicata, di non lasciarsi tentare da concessioni pericolose: «Vostro è il compito di insegnare, la responsabilità di governo e il sacramento ministeriale della comunità cristiana-. E li ha esortati a intervenire sulla pubblica opinione a proposito di matrimonio, famiglia, pace, diritti umani e giustizia. La Chiesa cattolica del o marciato uniti e si vuole che ci mila chilometri nte la messa nell'Athletic Park Paese ha preso posizione contro il nucleare, e contro gli esperimenti nel Pacifico. -Questa chiesa è una zona nuclearmente pulita- diceva uno spiritoso cartello davanti a un edificio sacro in legno, tetto e campanile a punta, a Wellington. Però sul nucleare, contraddicendo molte aspettative, Giovanni Paolo II non ha parlato. Marco Tosatti Confortata dall'amore dei suoi cari è salita a Dio l'anima buona e generosa di Bianca Luongo Florio L'annunciano con infinito rimpianto il manto Domenico e i tigli Antonio con la moglie Nunzia e Marco, e Maria Rosaria con il marito Reivo e Barbero e Loredana Un particolare ringraziamento ai dottori Filippo La-roix e Alberto Marandmo per le premurose cure. I funerali saranno celebrati martedì 25 novembre alle ore 10.15 nella chiesa La Pentecoste, via Filadelfia n. 237/11. Non fiori ma offerte all'Associazione Italiana Ricerca sul Cancro. — Torino. 23 novembre 1986. Addoloratissimi partecipano con affetto alla scomparsa della cara BIANCA. Franco con Sandra. Pietro, Francesco. Sono vicini ad Antonio od al suoi cari ricorefando il grande coraggio e serenità nel corso della lunga malattia. Orazio. Silvana, Luca e Raffaella Marano sono affettuosamente vicini a Mimmo, Antonio, Sasà e famigliari tutti per la dolorosa scomparsa dell'indimenticabile Bianca Luongo Florio — Torino. 23 novembre 1986. L'amico Giorgio con mollo affetto è vicino ad Antonio nella sua sofferenza ed in quella dei suoi famigliari per la scomparsa della mamma Bianca Luongo Florio — Torino. 23 novembre 1986. Partecipano al dolore di Antonio e famiglia: Franco. Mariangela Bramante Roberto, Laura Garberogllo Giovanni. Maria Grazia Pavoni Ezio. Rosanna Ruttino Fausto. Franca Vitullo Loredana e Gaetano Pessina, Assunta e Francesco Torretta partecipano al dolore di Antonio e Nunzia. Nonna Fernanda, Maurizio. Luciano e Emilia partecipano al vostro grande dolore. Michele e'Greta Trono sono vicini al caro amico Antonio e alla sua famiglia. Luigi e Umbertina Montuori con i figli Massimo. Franca e famiglie prendono viva parla al dolore della famiglia Luongo. Alilo Fresia e famiglia prendono viva parte al dolore. Cristianamente è mancata ai suoi cari Mariuccla Roggero In Rlcaldone anni 55 Ne danno l'annuncio il marito Elio, la figlia Cinzia col marito Dino, il figlio Leandro e Iris, la sorella Germana col cognato Gino, nipoti e parenti tutti, nedizione martedì ore 13.45 ospedale C.T.O. Funerale martedì ore 14,30 parrocchia 3. Giacomo (Barca). E' partecipazione e ringraziamento. — Torino. 23 novembre 1986. Angelo Banfo e famiglia partecipano al grave lutto e porgono sentite condoglianze. Renata e Gianfranco Buzzo Margari partecipano al cordoglio per la scomparsa della signora Maria Roggero Rlcaldone — Chiari. 23 novembre 1986. Isabella Piovano, famiglia .e collaboratori Studio profondamente commossi porgono sentile condoglianze.