I giudici napoletani: avvocati bugiardi

Accusati di nepotismo, di violare i diritti della difesa, di «essere buoni» coi politici Accusati di nepotismo, di violare i diritti della difesa, di «essere buoni» coi politici I giudici napoletani: avvocati bugiardi «Abbiamo potuto di NAPOLI — Per i magistrati e gli avvocati del Foro partenopeo i rapporti si fanno sempre più tesi. Non erano molti coloro i quali, una volta rientrato dopo oltre 60 giorni lo sciopero dei penalisti napoletani, ritenevano finalmente superata la dura polemica che aveva messo gli uni contro gli altri giudici e avvocati in ordine agli annosi problemi della giustizia. Si era trattato, evidentemente, solo di un «armistizio.. Ieri l'altro, infatti, i motivi di fondo della disputa sono riemersi clamorosamente nel corso di un incontro, a Castelcapuano. fra i rappresentanti della camera penale è ì componenti del Comitato antimafia del Consiglio superiore della magistratura. Questi ultimi erano reduci dal viaggio in Sicilia e in Calabria, dove appunto avevano discusso intorno ai problemi della dimostrare al Comitato an giustizia, esplosi in forme patologiche sotto l'incalzare dei colpi della mafia, della camorra e della 'ndrangheta, organizzazioni criminose sempre più agguerrite a dispetto dei maxi processi, conclusi o in corso di svolgimento. Del Comitato antimafia del Consiglio superiore della magistratura facevano parte i membri laici: Carlo Smuraglia (presidente). Fernanda Contri. Gomez D'Ayala e Silvano Tosi; e i membri togati (cioè appartenenti all'Ordine giudiziario) Nino Abbate e Giuseppe Borre. La delegazione degli avvocati partenopei era composta dal presidente Gustavo Tansini, dal segretario Angelo Peluso e dai consiglieri Raffaele Esposito. Claudio Botti e Giovanni Fariello. I penalisti sono partiti subito all'attacco, mettendo timafia del Csm che co sotto accusa i giudici napoletani. Una raffica di critiche centrata sui maxiprocessi, i quali — a dire degli avvocati — limiterebbero la tutela dei diritti della difesa, sulla composizione dei collegi giudicanti, sulla sospensione dei termini di custodia cautelare durante la fase dibattimentale, sul funzionamento dei tribunali della libertà. Insomma, un lungo elenco di lamentele per rappresentare i nodi che intralciano il cammino dell'amministrazione della giustizia a Napoli. Ma. a quanto è dato di capire, ai penalisti premeva soprattutto di denunciare al Comitato antimafia del Csm i numerosi casi di cittadini indiziati di reati e trattenuti a lungo nelle caserme e nelle camere di sicurezza delle questure dove sarebbero sottoposti a torture medioevali per strappare loro «confessioni spontanee.. ntro di noi hanno detto E ancora: 35 processi pendenti nei confronti di personaggi politici che sono amministratori pubblici. Per nessuno di questi procedimenti la magistratura ha emesso, almeno sinora, un provvedimento restrittivo a carico dei presunti responsabili di reati consumati nella loro veste di pubblici amministratori. Come dire che la giustizia è più eguale per i potenti... Gli avvocati hanno infine denunciato al Comitato antimafia una ventina di casi di incompatibilità. Si tratterebbe, più precisamente, di rapporti di stretta parentela tra magistrati in servizio a Napoli e penalisti e civilisti del Foro partenopeo. La legge, come è noto, vieta ad esempio che un avvocato eserciti la propria professione nello stesso Foro in cui il padre esercita la professione di magistrato. soltanto menzogne» I componenti del Comitato antimafia, venuti a Napoli per rendersi conto .in locodei riflessi che le imprese della camorra hanno sull'apparato e sul funzionamento della giustizia, non si sarebbero forse mai aspettati di dover ascoltare denunce cosi gravi lanciate a piene mani dai più qualificati esponenti della camera penale nei confronti dei magistrati napoletani. Nel pomeriggio hanno ascoltato numerosi magistrati. Anche questo secondo incontro è andato avanti per quasi cinque ore. Un sol giudice, avvicinato dai giornalisti, si è limitato a dichiarare: «Le accuse rivolte dai rappresentanti degli avvocati alla magistratura napoletana sono soltanto menzogne. Lo abbiamo dimostrato durante il nostro incontro con il Comitato antimafia-. Mario Cicelyn

Luoghi citati: Calabria, Napoli, Sicilia