Un appello a Cossiga per avviare la riforma delle nostre istituzioni

Un appello a Cossiga per avviare la riforma delle nostre istituzioni Un appello a Cossiga per avviare la riforma delle nostre istituzioni Si chiede che il Repubblica sollec MILANO — Oggi, al Circolo della stampa, convegno della «Alleanza per la riforma delle istituzioni* (Apri) e apertura della raccolta di firme per l'appello che la stessa associazione intende presentare al presidente della Repubblica: chiedere di sollecitare il Parlamento a discutere le riforme istituzionali. Il tema ha di recente suscitato particolare attenzione. Circa duecento esponenti pedirfcf eeuropei e nazionali, di tutti i partiti tranne cótnùnistì' e demoproletari) hanno firmato un'iniziativa di Pannella in tal senso; il pei ha auspicato l'adozione del sistema monocamerale; la de ha annunciato la presentazione di suoi progetti. «L'Apri si occupa di questo problema dall'83 — ricorda il presidente, professor Mario Unnia, consulente aziendale e studioso di questioni industriali — proponendo: sistema elettorale non proporzionale; elezione diretta del presidente del Consiglio, del presidente della giunta regionale e del sindaco: riduzione del numero del parlamentari e referendum costituzionale abrogativo» Dopo l'introduzione di Unnia («Ri-formare per cambiare*), il professor Giuseppe Tamburrano ribadirà che tale riforma permetterebbe di liberare il governo dai pesanti vincoli delle coalizioni, che sovente lo rendono prigioniero delle segreterie dei partiti; in situazione simile si trovano i sindaci e i presidenti delle giunte regionali. In proposito, il piofessor Piero Craveri, consigliere regionale radicale di Napoli, porterà la sua testimonian¬ Presidente della iti il Parlamento za sulla paralisi dell'area campana. Antonio Baslini, imprenditore e deputato liberale, ribadirà che il suo partito è a favore di un sistema elettorale sul modello francese, e che tale modifica, togliendo ai partiti «laici* la possibilità di continuare a vivere ciascuno sulla propria «piccola rendita*, sarebbe determinante per spingerli ad unirsi. Infine, il professor Salvatore Sechi: «Che cosa chiediamo al Primo Cittadino Francesco Cossiga*. Coordinatore, il giornalista Giampaolo Pansa. Nell'appello a Cossiga si ricorda tra l'altro che il dibattito sulla riforma delle istituzioni «da circa un decennio ha coinvolto intellettuali, partiti, gruppi sociali ed è stato oggetto di un inventario e di proposte concrete da parte di una Commissione Bicamerale». Ma, si prosegue, i lavori «sono stati consegnati da quasi due anni senza che, fino ad oggi, né il calendario parlamentare né l'agenda di governo ne prevedano un esame e tanto meno delle conclusioni operative». Intanto, si fa notare, è in aumento «un fenomeno inquietante: la crescente insofferenza dei cittadini verso il sistema politico». «Noi non disponiamo dei mezzi dei partiti di massa prosegue Mario Unnia — né abbiamo la possibilità di mobilitare le folle come fanno i radicali. Cosi, l'obiettivo è di raggiungere qualche migliaio di firme, il più possibile qualificate. La raccolta terminerà a fine gennaio; subito dopo andremo a Roma, dal presidente». Ornella Rota

Luoghi citati: Milano, Napoli, Roma