Chi ha marciato contro il fisco?

INTERNO INTERNO Operai, dirìgenti, artigiani, professionisti, commercianti e pensionati nel corteo di Torino Chi ha marciato contro il fisco? «Ora il Palazzo dovrgente -1 discorsi dei TORINO — Cerano tutti. Operai, dirigenti e artigiani, professionisti, commercianti e pensionati. Erano trentamila, ieri mattina, a marciare per il centro contro il fisco. Trentamila persone d'accordo a dire che pagare le tasse va bene, ma «io Stato i nostri soldi li spreco»; che soltando un sistema fiscale onesto può pretendere onesta. Una manifestazione strumentalizzata? Nemmeno per idea: la giustizia fiscale non è di destra o di sinistra, è giustizia e basta. E gli evasori, non c'erano anche loro in mezzo a quella folla? No, perché soltanto chi paga ha diritto d'arrabbiarsi: -I vegetariani non protestano se la carne costa troppo». Il -Movimento di liberazione fiscale- di Sergio Gaddi, insomma, ieri mattina ha vinto la scommessa. E Gaddi commenta: -E' stato un successo, una manifestazione di democrazia della società civile che farà riflettere il Palazzo-. Dal -Palazzo», per la verità, alla -Marcia dei contribuenti- son venuti in pochi. Non c'erano i partiti e neanche i sindacati. Alle dieci, a sentire il comizio introduttivo a! cinema Lux, sono entrate soltanto due delegazioni ufficiali: una liberale, con Sterpa, Bastianini e Biondi, una missina, con Rubinacci e Martinat. A - titolo personale- e un po' in ritardo sono arrivati Rossi di Montelera della de e il socialista Fiandrotti. A corteo incominciato s'è poi fatto vivo Pannella. contestato dalla destra (-va via, non ti approprierai anche di questo-), osannato dai marciami. E lui — -bravo Marco.'- — è rimasto 11. sorridente, in testa alla sfilata sino alla fine, a mezzogiorno, davanti a Palazzo Carignano. E davanti a Palazzo Carignano («é stato qui il primo Parlamento d'Italia, è un simbolo, noi siamo con lo Stato-) i trentamila -contribuenti' han-depositat^!fiì3:un'e£ norme urna di stoffa, la loro, protesta formale: volantinifac simile di modelli 101 e 740 accuratamente compilati. Poi. tutti a casa, ordinati, tranquilli e soddisfatti. La cronaca della domenica antitasse incomincia alle dieci in punto con il comizio, il cinema Lux, in galleria San Federico, è già pieno: 1300 persone, di più non possono entrarne per ragioni di sicurezza. Ma l'organizzazione ha pensato a tutto: ci sono altoparlanti fuori, in via Roma, in piazza San Carlo. Quando Sergio Ricossa, ordinario di politica economica a Torino, prende la parola per il primo intervento, in galleria è già ressa. -Noi non sicmo né qualunquisti né evasori. Quelli che non pagano veramente le imposte non hanno motivo per venire qui- dice il professore, e scatena il primo appaluso. -Abbiamo avuto adesioni importanti, qualificate. La nostra è uno. protesta civile, dev'essere un modello di compostezza e credibilità-. Ricossa parla e fuori ancora arriva gente. Alle dieci e un quarto sono già ventimila persone. -Da anni cerchiamo soluzioni al problema fiscale. Ora diciamo: lo Stato spenda meno per spendere meglio. Lo Stato non deve considerarci carne da manette»: la voce esce forte e chiara dagli altoparlanti e in strada è l'ovazione. Grida, ancora applausi Ancora -contribuenti- si ammassano in piazza. Ormai saranno trentamila, ipotizza un funzionario della Digos. «Stampa Sera» di ogè uscita in 500 STAMPA SERA Michele Torre direttore responsabile Carlo Bramardo vicedirettore Editrice LA STAMPA SpA. Presidente Giovanni Agnelli Vicepresidente Vittorio Caissotti di Chiusano Amministratore Delegato e Direttore Generale Paolo Paioschi Amministratori Enrico Auteri Luca Corderò di Montezemolo Umberto Cuttica Giovanni Giovannini Carlo Masseroni Francesco Paolo Mattioli Sindaci Alfonso Ferrerò (presid ) Luigi Demartini Giovanni Peradotto A Slabiltmonlo tipografico La Slampa Via Marenco 32, Tonno Stampa m tac-simite G E C SpA. via Tiburlina 1099, Roma Slampa in lac-simile STS S p A. Quinta strada 36. Catania © 1988 Editrice LA STAMPA SpA. Registrazione Tribunale di Tonno n 613/1926 CERTIFICATO ti. 861 DEL 12-12-1905 à riflettere», dicono gli organizzatori della protesta - Delegazioni liberali e del msi - Pannella contestato dai missini, è applaudito dalla professori Ricossa, Martino e Marenghi - Gli slogan: «Meno tasse, più libertà», «La giustizia fiscale non è né di destra né di sinistra» £ , à o e a o . a o i e i i a I promotori della marcia SergiDal Lux. prende la parola Antonio Martino, ordinario dì economia a Roma, e anche nel suo intervento echeggiano gli slogans: -I motivi della protesta sono seri e fondati. Il rigore fiscale è necessario in uno Stato libero, l'ha insegnato Adam Smith duecento anni fa. Ma soltanto un fisco onesto può pretendere l'onestà del cittadino. L'alternativa alla riforma fiscale è la rivd&ài'Jìscàle-. Fuori è il tripudio: -E'vero, la rivoltaci vuole- ai agita un gruppetto. -Guardali II, non pagano certo tutte le tasse che pago io, hanno il coraggio di protestare e adesso incitano anche alla violenza- commenta un lavoratore dipendente arrabbiato. Ma subito intorno lo zittiscono. Il professor Martino non è un guerrafondaio, non era quello il senso. Alle 10 e quaranta al microfono è Gianni Marongiu. ordinario di diritto tributario a Genova: -La marcia di oggi si conclude davanti a Palazzo Carignano e c'è un motivo: quella è stata la sede del primo Parlamento italiano». Dalla platea del cinema lo interrompe Roberto Gremmo, consigliere provinciale della lista -Piemont». Urla: -Evviva il Piemonte! Evviva il Parlamento subalpino». Ma l'economista spiega che la Storia non l'han fatta soltanto i piemontesi. Poi continua: -Abbiamo scelto piazza Carignano per dimostrare che noi stiamo dalla parte dello Stato. Solo, chiediamo un fisco più equo. E respingiamo l'etichetta di evasori, perché gli evasori non marciano, si acquattano». Fuori, è vero, non s'acquatta nessuno. Poco prima delle 11, in testa lo striscione bianco e blu del -Movimento di liberazione fiscale», i trentamila formano il serpente umano. Piazza San Carlo, via Alfieri, via XX Settembre. Sfilano i pensionati coi loro cartelli (-pensionati tartassa¬ ggi 24 novembre 1986 00.989 esemplari Pubblicità gio Gaddi e Sergio Ricossa (sopra, da sinistra) e Marco Pannella ti»), sfila una delegazione dei lavoratori metalmeccanici autonomi Failm-Cisal («meno fisco = più libertà-). Via Pietro Mìcca, piazza Castello, via Accademia delle Scienze e piazza Carignano. Su migliaia di teste, cartelli colorati: -Non siamo mucche da mungere-, -Siamo stufi di donare sangue-. Tra la folla qualcuno s'affanna a distribuire manifestini: -Se il fisco è la nuova schiavitù combattila. Iscriviti al partito radicale». Ragazzi del movimento sociale fanno propaganda: -Pagare il giusto, rifiutare gli sprechi del regime. Con il msi-dn contro la piovra fiscale». C'è proprio di tutto, alla -Marcia del contribuente». Mancano invece gli ambulanti di caldarroste: peccato per loro, con questo freddo avrebbero fatto affari d'oro. "Eva Ferrerò

Luoghi citati: Catania, Genova, Piemonte, Roma, Slabiltmonlo, Torino