Alla marcia contro il fisco si ritrovano 30 mila a Torino

Alici marcia cantra il fisca Alici marcia cantra il fisca si ritrovano 3Q mila a Torino I manifestanti hanno «740» con la scritta: organizzatori: «Non TORINO — Signor Gaddi, sulle migliaia di volantini che avete distribuito alla 'marcia anti-fisco' c'è scritto: «Non et fermeremo qui!-. Quale sarà la prossima iniziativa? Sergio Gaddi, padre della "marcia dei contribuenti", è in piazza Carignano, dinanzi alla sede del Parlamento subalpino, attorniato dagli amici. Dopo le relazioni al Lux (tenute dagli economisti Sergio Ricossa, Antonio Martino e Gianni Marongiu), dopo il corteo per via Roma, via Santa Teresa, via-XX Settembre, via Cernaia, piazza Castello, i 'contribuenti' sfilano davanti all'enorme urna di tela bianca e depongono i fac-simile dei modelli 101 e 740 con la scritta: «ATeno fisco=Più libertà-. «Che faremo adesso? — ripete Gaddi —. Incalzeremo il sfilato davanti a un'enorme urna di tela e vi hanno deposto i fac-simile dei modelli «101» e «Meno fisco uguale più libertà» - La partecipazione di liberali, missini e di Palmella - Gli ci fermeremo qui» - In preparazione un «libro bianco» con le linee di riforma tributaria Palazzo. Trentacinquemila persone hanno chiesto «Quarantamila, almeno 40 mila...-, corregge un signore. «La Questura dice 30-, incalza un collega giornalista. «Che c'importa di contarli? — riprende Gaddi — Io dico: 35 mila persone, una in più, una in meno, hanno sfilato per chiedere un fisco più giusto, più semplice e migliori rapporti tra sistema tributario e cittadini. Il Palazzo non può non tenerne conto-. Non sta più nella pelle. Saluta, abbraccia, ringrazia. «Soddisfatto?-, chiedono gli 'intimi'. «Malgrado i dubbi, le insinuazioni, la gente è con noi. Eravamo venti in tutto, all'inizio. E siamo riusciti a portare in piazza un numero di persone 5-6 volte superiore a quello che sabato ha partecipato alla manifestazione del pei con Cicchetto. Eppure, non siamo un partito; non abbiamo migliaia di iscritti e finanziamenti pubblici-. — Non si sente a disagio perché alla testa del corteo promosso c'è lo stato maggiore del Movimento sociale? «JVot non abbiamo invitato nessun partito. Ci siamo rivolti ai cittadini. C'è sempre chi approfitta; chi cerca di incunearsi nelle manifestazioni degli altri. Non vorrei usare quella parola con la quale si indica un uccello...-. Un signore appoggiato al muro: «Di pure: avvoltoio!-. — E la partecipazione del radicale Palmella? Gaddi: «E' un parlamentare da sempre contro-corrente. Ci è simpatico. Poi non è certo uomo del Palazzo-. — Ma è stato contestato vi¬ vacemente, quando si è inserito nel corteo. «Bisogna dire da chi-, interviene l'avvocato Borghese. — Da chi? «Dai missini, non da noi-. «Ci sono anche i liberali, i radicali-, sostiene Sergio Ricossa. ordinario di Politica Economica a Torino. «A chi partecipava non abbiamo chiesto la tessera; è una manifestazione non certo apolitica, ma apartitica. Speriamo che altre città ci imitino-. — Ed ora, in programma...? «Innanzitutto, un libro bianco con le linee essenziali della riforma tributaria. Nessuno si illuda. Ci vorranno anni per cambiare le cose. Alcune si possono fare subito, per altre occorre attendere. Ma bisogna iniziare adesso-. — Cosa può fare il Parlamento domattina, se vuole? «Ad esempio, stabilire che i crediti d'imposta si possono compensare coi debiti-. Gianni Marongiu. ordina rio di Diritto Tributario a Genova («non ho la tessera di alcun partito, né intendo prenderla-), mette l'accento su un altro problema: «L'Ita Ha è il Paese che agevola maggiormente le famiglie in cui esistono due o più fonti di reddito. A quando una legge più attenta ai nuclei monoreddito?-. — Come reagiranno, ora governo, partiti, Camere? Il pli, partito di governo, è presente in forze: il vicesegretario Sterpa, l'ex segretario Biondi, il senatore Bastia nini. Sterpa: «Siamo qui per testimoniare una protesta Mario Tortello (Segue a pag. 2-7" col.)

Luoghi citati: Genova, Torino