Il rimpianto di Scirea e Junior

Il rimpian to di Scirea e Junior Il rimpian to di Scirea e Junior La tendinite si è n'acutizzata, per 0 capitano della Juve si prevede un lungo stop di P. C. ALFONSETTI TORINO — Gaetano Scirea non è ancora fuori dal tunnel. Trentatré anni, da tredici alla Juve, confidava molto nella pausa del campionato per mettere la parola • fine» al tormento fisico che da settimane lo rende indisponibile. In cuor suo, anzi, aveva anche fissato la data del sospirato rientro, ovvero quella di domenica prossima in occasione della partita che i bianconeri disputeranno con l'Atalanta. .L'infiammazione al tendine sta scomparendo — diceva tre giorni fa il libero juventino — adesso sono tranquillo». Ma il vecchio capitano, temprato da una carriera di prim'ordine caratterizzata da una generosità mai venuta meno (quante volte è sceso in campo in condizioni che avrebbero fermato tanti suoi colleghi?) si era fatto tradire dall'entusiasmo. La tendinite, infatti, è male subdolo Scirea l'ha capito il giorno successivo quando, dopo una fitta improvvisa, si è reso conto che il malanno non era sconfitto. Dopo un consulto con 11 medico sociale, ecco la «sentenza», pronunciata da Marchesi: •Almeno per il momen to, di rientro purtroppo non se ne parla nemmeno — ha detto l'allenatore — forse sarà Salda a recuperare più in fretta. Domenica contro l'Atalanta giocherà nuovamente Caricola e all'Olimpico potremmo trovarci nella stessa situazione». Dunque, uno Scirea nell'inedita (almeno per il calcio) veste di capitano-non giocatore. Attentissimo, malgrado tutto, alle vicende della svia squadra nonostante l'Impossibilità di offrire un contributo concreto Scirea è uscito di squadra la Juve ha c- •linciato a perdere colpi: coincidenza fortuita? •Secondo tanti, chi sta fuori è sempre il più bravo, ma andrei piano a condividere certe tesi. Quanto alla classifica non drammatizzerei, in fin dei conti- accusiamo soltanto due punti di svantag¬ gtctrssddcudpNcfrdqpld a e ù o o ) o a a o, en ¬ gio. Ho vissuto momenti molto peggiori». n giocatore pesca tra i ricordi per suffragare la sua tesi •Qualche anno fa, nel girone di andata raccogliemmo soltanto 14 punii ma ci riscattammo nel ritorno quando ne conquistammo quasi il doppio. Mi pare che sia sufficiente per dimostrare che è un po' presto per fare tragedie. In fin dei conti abbiamo perso solo un incontro, con il Napoli, perché il Real Madrid ci ha eliminati ma non sconfitti». Aria di Nazionale, aria miracolosa: questo lo slogan del difensore. •Cambiare aria per qualche giorno ha fatto bene diversi. Laudrup, ad esempio, è tornato ricaricato dopo la partita disputata a Praga dalla Danimarca e questa è una premessa importante per noi. Una Juve al completo e in buona salute può fare ancora molta paura. Non ci voleva il nuovo infortunio a Cabrini ma, conoscendo bene Antonio e la sua voglia di giocare, credo che si rimetterà molto presto». Sconfitta con il Napoli a parte, la Juve ha dimostrato finora di saper mascherare bene i suoi guai. •Credo che questa sia essenzialmente una prerogativa delle grandi squadre. Per quanto mi concerne direttamente, debbo fare'sinceri complimenti a Caricola, che sta giocando veramente bene. Anche contro il Real Madrid, nonostante dovesse coprire un ruolo che non gli è abituale, ha manifestato grande validità». Gli umori del tifosi, però, stanno volgendo al nero e a farne le epese è stato March e jì. «Contettare l'allenatore è stato un errore perché finora il suo lavoro è stato condizionato dagli infortuni. Mi pare, però, che dopo quel piccolo incidente, provocato peraltro da una minoranza, l'atmosfera attorno a noi sia ritornata buona». I bianconeri si ritroveranno domani Purtroppo per Marchesi la sosta non ha svuotato l'Infermeria, anzi. E la Juve avrà ancora per compagna di viaggio la sfortuna. li brasiliano del Torino fa i conti con sfortuna ed errori: «Ascoli e Roma in casa, Napoli e Inter fuori, quattro sconfitte assurde» di GIORGIO OESTEFANIS TORINO — Junior insiste: «I punti che abbiamo attualmente in classifica non rispecchiano il nostro valore reale». Un discorso che il campione brasiliano ripete da almeno una ventina di giorni, che trova concreta conferma nei risultati delle ultime partite e chfi non può che far piacere alla tifoseria. «Comunque siamo appena a un quarto di campionato, c'è ancora tanto tempo: insisteremo cosi e staremo a vedere. Ho imparato che prima o poi giustizie e ingiustizie si compensano, in un campionato lungo come quello italiano». In particolare Junior recrimina sui punti persi in casa contro Ascoli e Roma e in trasferta a Napoli e Milano. La sconfitta contro l'Inter, poi, proprio non gli va giù. «Perché è stata ingiusta — ribadisce — Basta guardare i dati della partita: quanti corner abbiamo battuto, quante punizioni a nostro favore, quante conclusioni a rete. Abbiamo fatto molto più noi dell'Inter. Nel secondo tempo l'abbiamo completamente messa sotto. Purtroppo abbiamo segnato un po' troppo tardi e non c'è più stato il tempo per pareggiare. Loro stavano tutti davanti alla loro porta e Zenga, nel finale, è stato sicuramente il migliore della propria squadra. Oltretutto l'arbitro ha fischiato la fine con due minuti di anticipo rispetto a quanto indicava l'orologio dello stadio: abbiamo protestato, ma lui ha detto che aveva anticipato anche l'inizio». Le cronache milanesi, in effetti, hanno parlato di un Torino arrembante, per nulla in soggezione di fronte al blasone dell'avversario o al nome di qualche arosso campione messo in campo da Trapattoni. Lo stesso allenatore nerazzurro e alcuni suol giocatori non hanno lesinato i complimenti alla compagine granata. Tutto cid — e questo è probabilmente II rilievo più importante — nonostante l'assenta di Kieft, fino a prima dell'infortunio accusato di «saper segnare solo in Coppa Uefa perché non lo marcano» e nel giro di un paio di partite improvvisamente diventato il messia granata del gol. •Certo che la mancanza dell'olandese pesa molto — conferma Junior — Non solo per il suo valore Individuale, ma per 11 gioco di tutta la squadra. Avevamo faticato un po' per trovare 11 modo giusto di giocare e sfruttare Ma radona vede perdere il Real MADRID — Sorpresa nel campionato spagnolo: Real Madrid sconfitto In casa dall'Athletic Bilbao per 4-2.1 madrileni sono andati in vantaggio per 2-0 con una doppietta di Hugo Sanchez. I baschi hanno però fatto una grande rimonta: Edica ha segnato tre gol al 43', 68'e 80', poi Gallego ha fissato il ponteggio sul 4-2 all'83'. Alla partita ha assistito Diego Maradona che ha passato U fine settimana a Madrid in compagnia del connazionale Val dano. U Barcellona, vittorioso per 1-0 sol campo del Bette Siviglia, ha di nnovo sorpassato i tradizionali avversari in vetta alla classifica. Giallorossi a Be nel migliore del modi le sue doti, quando finalmente ci eravamo riusciti lui s'è infortunato. Adesso siamo praticamente daccapo. Se in trasferte tipo San Siro si può giocare con un centrocampista in più, in casa ci vogliono due attaccanti veri perché bisogna vincere. Abbiamo un'altra punta, Lerda, ma è molto giovane e c'è 11 rìschio di bruciarlo. Tutti i piani d'attacco da rivedere, dunque. E domenica il Torino va a Brescia, in casa dei penultimi in classifica con quattro punti (dietro c'è solo l'Udinese penalizzata) e presumibilmente votati al comandamento di non prenderle. Prevedibile una difesa in grande stile dunque, da parte dei padroni di casa, per superare la quale il Torino dovrà fare sfoggio di tutte le sue migliori qualità. «Bisognerà studiare qualche cosa — spiega Junior — Cercheremo di superare anche questo problema. Contro l'Inter ci slamo dati il turno Dossena ed io, ad appoggiare Comi: con la sicurezza di avere le spalle coperte da Sabato o Ferri ci possiamo sganciare con una certa tranquillità». llinzona, bianconeri c