Toro e Inter studiano l'Europa

Fra dieci giorni le due squadre superstiti in Coppa affrontano gli ottavi Uefa Fra dieci giorni le due squadre superstiti in Coppa affrontano gli ottavi Uefa Toro e Inter studiano l'Europa Trapattoni non si fida I del Dokla €he fa O-OÌ Radice: «Il Beveren è più furbo del Raba Eto, più compatto, meglio disposto in campo» - «Il calcio belga è molto evoluto tatticamente, occorrerà grande attenzione» - Il dilemma granata: senza Kieft, una o due punte? gnano, ma è altrettanto pericoloso nelle partite ad eliminazione diretta perchè è scaltro e concreto e non perdona gli errori». Preoccupato non era Radice, ma neppure cosi allegro da scommettere la cena sulla qualificazione del Toro. -Il Beveren è pia furbo del Raba Eto, più compatto, meglio disposto in campo. Mi viene in mente il Bastia, se devo fare un raffronto. Andai a vedere i francesi contro il Lavai, in campionato, e pensai che potevamo eliminarli. Rep mi sembrava un turista. E così quando perdemmo 1-2 fuori casa, fui certo che avremmo passato il turno. Invece il Bastia venne a vincere al Comunale. Voglio dire che spesso vedere gli avversari nel loro campionato può trarre in inganno: dovremo stare attenti, molto attenti perchè il Beveren sa attaccare anche in trasferta». dal nostro Inviato CARLO COSCIA BRUXELLES — Un viaggiò lampo per scoprire tutti i segreti del Beveren. Gigi Radice è arrivato in Belgio sabato pomeriggio e ieri mattina era già a Monza, a meditare su quel che ha visto sul campo di Waregem dove il Beveren ha vinto per 1-0 confermando la propria Imbattibilità in campionato. «Tornerò sabato prossimo per il derby fiammingo con l'Anversa: queste sono squadre che vanno osservate, valutate, studiate nei minimi dettagli perchè giocano un calcio molto evoluto sul piano tattico. Ho capito parecchie cose, vedendoli a Waregem, però ritengo sia utile ripassare la lesione sul loro campo per evitare brutte sorprese. Il calcio belga è validissimo nelle lunghe competizioni, i mondiali inse- Molti sono stati 1 discorsi, le valutazioni, gli inviti alla cautela che Gigi Radice ha affrontato l'altra sera dopo aver «scoperto» 1 prossimi avversari di Coppa. Ma ci è parso che le preoccupazioni, meglio 1 dilemmi, fossero legati più al Torino che al Beveren. Radice ha dato un'occhiata in casa altrui, però è tornato presto nella sua, con 11 pensiero che prima di conoscere le virtù degli avversari deve sfruttare al meglio le proprie. * Possiamo batterli, possiamo infilarli in velocità e partendo da dietro. Il Torino sta giocando un calcio attento, anche se a San Siro con l'Inter ha avuto qualche distrazione nel particolare. In Coppa finora abbiamo sempre offerto grosse prestazioni» ■ Il dilemma è il Torino, e un pezzo del dilemma è lo schema: una sola punta o due? «Con l'Inter là squadra mi è piaciuta, però devo pensarci bene. Ho fiducia in Lerda, anche se è ancora inesperto e contro questi marpioni del Beveren rischia di finire dentro la loro rete tattica. A Gyoer il ragazzo è cascato troppo nella trappola del fuorigioco». Gigi Radice ha messo a fuoco il dubbio ma non l'ha ancora risolto. La nostra impressione, cosi a caldo, è che il tecnico granata schiererà il Torino con una sola punta, fidando negli inserimenti improvvisi e rapidi del centrocampisti, •Francini è già una soluzione, da qualche partita il suo apporto in fase offensiva è efficacissimo. Ma contro il Beveren non basta, devo tentare altre strade. E' difficile filtrare nel folto centrocampo belga, e questo può avvenire partendo da dietro con manovre veloci». «Cecosiovacchi solidi di NINO SORMANI MILANO — Giovanni Trapattoni ha preferito rinunciare ad assistere alla gara della nazionale italiana per recarsi a Praga a visionare il Dukla, prossimo avversario di Coppa Uefa dell'Inter. Cosi ieri pomeriggio 11 tecnico nerazzurro ha potuto assistere all'incontro di campionato che il Dukla ha pareggiato sul .proprio campo per 0-0 con l'R. H. Cheb. Abbiamo raggiunto il tecnico per telefono. Trapattoni è rimasto Impressionato dalla formazione cecoslovacca, che anche se non ha segnato alcun gol ha giocato secondo il tecnico interista molto bene. • Ho visto il Dukla attaccare per tutti i 90 minuti dell'incontro — ha detto Trapattoni — anche con tre o quattro uomini contempo'raneamente lasciando pochissimi varchi e possibilità di replica agli avversari. Questi ultimi giocavano molto chiusi, ma se anche avessero voluto replicare e spingersi in avanti non avevano alcuna possibilità perché i praghesi hanno sempre mantenuto il possesso della palla. L'unico neo che ho riscontrato è la loro difficoltà a concretizzare la propria superiorità». Sarà quindi un avversario molto difficile per l'Inter che dovrà giocare con la massima concentrazione specie nella gara di andata a Praga se vuole conservare qualche possibilità di passare il turno. «Questa squadra — ha aggiunto Trapattoni — è molto forte e gioca con un ritmo assai elevato. Tutti partecipano alla manovra gol su rigore batt dissimi, hanno difficoltà Giovanni Trapalloni sia offensiva che difensiva ed esercitano una pressione costante. Inoltre è molto brava anche la difesa dove svettano su tutti il terzino Novak e lo stopper Fiala. Inoltre è molto pericoloso Griga, che è anche centravanti della nazionale cecoslovacca». Trapattoni vedeva per la prima volta direttamente la formazione di Praga all'opera. Nei giorni scorsi, però, aveva già avuto modo di visionare alcuni filmati delle recenti gare di coppa del Dukla. «Sono avversari di tutto rispetto — ha aggiunto —. Hanno avuto la forza di eliminare i tedeschi del Bayer Leverkusen, che comandano la classifica della Bundesliga e gli scozzesi dell'Hearts. Il fatto che nel loro campionato non vadano tanto bene non significa nulla. Sul piano del gioco assomigliano molto al Legia Varsavia da noi eliminato il mese scorso. Si tratta dì una formazione quadrata, compatta e molto potente fisica¬ uto in finale il Bo solo in zona gol» mente. Forse gli manca un 1 po' di fantasia, ma sul piano È atletico e tattico è una si- j| gnora squadra». •Penso che l'Inter abbia la | possibilità di superare an- | che questo turno — ha con- 01 eluso il tecnico nerazzurro 1 — però non sarà certo faci- jji le. Saranno due incontri | molto duri. Noi abbiamo la 1 fortuna di disputare la gara | di ritorno a San Siro, ma I sarà a Praga che ci gioche- i remo la qualificazione». Trapattoni esprime me- i glio il suo concetto: «Là do- jj vremo ripetere la gara di § Varsavia e scendere in cam- i po con grande determina- | zione e carica agonistica per I tenere testa ai loro attacchi jj e cercare magari di colpirli i in contropiede. Se dovessi- i mo riuscire a chiudere il 1 primo incontro con un risul- 1 tato di parità allora le cose | saranno più semplici. Noi | siamo portati a sottovaluta- | re le formazioni dell'Est eu- § ropeo e questo è sbagliato. \ Non dimentichiamoci infat- § ti che la scorsa stagione f proprio due formazioni del- § l'Est hanno vinto le due I principali coppe europee, la •: Dinamo Kiev e lo Steaua \ Bucarest, a conferma che il \ calcio danubiano è sempre } uno dei migliori in campo I internazionale». Oggi Trapattoni rien- j trerà a Milano, dove potrà finalmente vedere il filmato j della gara disputata sabato ; dalla nazionale italiana, j Con questo viaggio il tecni- : co nerazzurro è convinto di avere visto quanto basta per prendere le contromisure e cercare di superare il Dukla. Nesssuno andrà più a visionarlo prima della gara di andata del 26 novembre prossimo a Praga. m hemians Praga