Gelato al vino per rilanciare i Doc siciliani

Gelato al vino per rilanciare i Dot siciliani Gelato al vino per rilanciare i Dot siciliani Fromm e Freud Vita e morte dentro la mente Da mercoledì manifestalermo - Lo slogan: «Il PALERMO — «SI, è decisamente arrivato il momento di mettersi a correre. Non è più il tempo dei piccoli passi. Dobbiamo recuperare gli spazi perduti o mai conquistati». Con queste parole Diego Pianeta, presidente dell'Istituto regionale della vite e del vino, sintetizza il suo piano d'azione per rilanciare l'immagine dei grandi vini siciliani e per imporre sui mercati nazionali ed esteri quelli più nuovi ancora in cerca di affermazione. Pianeta è uno dei piti esperti manager dell'enologia siciliana e, nel contesto italiano, ha già un'ampia notorietà da vari anni. «L'importante è avere idee ed averle ben chiare», dice nel suo ufficio di viale della Libertà. Con l'aiuto di alcuni esperti in campagne promozionali pubblicitarie, l'Istituto vite e vino siciliano sta lanciandosi in una serie d'iniziative nel tentativo, finalmente, di.-far chiarezza sulla produzione enologica dell'isola: undici milioni di tazione enologica a Pa coraggio della qualità» Concluso a Firenze un incontro internazionale futuro di sciagure, che non gioiscono per le conquiste del figlio, anzi trovano opportuno frustrarle come manifestazioni che implicano connotazioni comunque negative. Queste donne non danneggiano in modo evidente I figli, ma sono portatrici di morte, una morte non fisica ma psichica. Unificazione e crescita integrale sono caratteristici te di tutti i processi vitali, non solo per quanto riguarda le cellule, ma anche per il sentimento e il pensiero. L'individuo biofilo si sente attratto per la vita, lascia le certezze per il nuovo. Rimorso e colpa non esistono, la vita assume connotati di gioia e amore. Nell'ambito del simposio personalmente ho portato il mio contributo a una tavola rotonda dal titolo «Grandezza e limiti del pensiero di Freud». Fra i partecipanti c'era anche Cesare Musatti, patriarca della psicanalisi in Italia. Sulla grandezza di Freud è inutile soffermarsi perché, come ha detto appunto Musatti, Freud ha aperto la conoscenza a un nuovo continente, l'inconscio. Freud fa parte ormai della cultura e le diffidenze interne altro non sono che il segno di una vitalità insita nella sua dottrina. Ma i limiti? Equi bisogna intendersi perché molte volte gli errori del pensiero sono legati in modo Indissolubile al proprio tempo. Darwin riteneva che si potessero trasmettere i caratteri acquisiti, così come Colombo non sospettò mai di essere approdato in un nuovo mondo. E Freud certo non poteva sottrarsi a questo destino quando non comprese che la sua concezione della psiche non sfuggiva alla sua stessa tipologia e che quindi non poteva assurgere a valore universale, a differenza della scienza nella quale certi principi non coinvolgono la soggettività del ricercatore. E questo fatto di non aver considerato la propria dimensione antropologica fu sempre contestato da Jung al maestro e amico di un tempo. Ma altre cose possono esse? re dette. La psicologia freudiana non offre mai uno spiraglio liberatore su forze soccorritrici e risanatrlci che l'inconscio faccia giungere a beneficio del malato; è una modalità che si sofferma al fatto minimo, ove tutto si orienta verso il passato, verso un inconscio visto come ricettacolo di immondi elementi rifiutati dalla coscienza. La psiche non si connota anche nel suo valore prospettico, manca una visione spirituale e filosofica della vita: Freud fu solo uno «specialista dei nervi»; e ciò maggiormente si evidenzia se ci accostiamo alla concezione freudiana dell'amore. Questo ò amore oggettuale, cioè la persona amata viene vissuta come esterna e opposta mentre l'amore dovrebbe unire interiormente due esseri tanto che cessino di divenire oggetti. Proprio il porre l'accento sulla relazione interpersonale, ci porta a parlare della visione freudiana dei due sessi. Freud costruì una psicologia del maschile, dell'uomo, individuando nella donna un essere che per natura doveva dedicarsi alla famiglia, incapace di competere con l'autorità genitorialo privo di autonomia. Si potrebbe obbiettare che Freud costruì una psicologia legata alla visione del suo tempo, ma proprio questo fu il suo «peccato». Lo slesso Fromm sottolinea che il pensiero di Freud non può avere alcuna possibilità di riscatto quando egli esprime la convinzione che una metà dell'umanità fosse biologicamente, anatomicamente e psichicamente inferiore. a o i ettolitri di vino l'anno, trecentomila addetti e la produzione di una ricchezza che negli ultimi 25 anni ha trasformato grandi aree della Sicilia, specialmente nella Sicilia Occidentale. Con nove vini a Doc di tutto rispetto, la Sicilia si affaccia dunque sui mercati consapevole che finora vi si è accostata in posizione di estrema debolezza, imbottigliando al massimo il due per cento dei suoi vini, pure in molti casi eccellenti. Da mercoledì a domenica, a Palermo, si parlerà essenzialmente di vini, dato che l'Istituto ha organizzato una -cinque giorni» a tutto campo con esperti provenienti da ogni parte d'Italia, enotecnici, giornalisti specializzati, amici del vino, in definitiva gli opinion leaders che ruotano attorno al composito ed affascinante settore dell'enologia non sfiorata neppure minimamente dalla vicenda del metanolo. La Sicilia vuole cosi avviare un cammino per portare le sue bottiglie sulle mense di milioni di consumatori, con lo slogan -Il coraggio della qualità». Mercoledì le manifestazioni saranno avviate da un rigoroso check-up di 220 vini prodotti in varie parti dell'isola, ammessi a partecipare alla selezione. Le 16 commissioni insediate dall'Associazione enotecnici italiani, e composte da esperti di indiscusso livello, assaggeranno i vini in lizza sotto il vigile sguardo del notaio Enrico Maccarone che, alla fine, attesterà la piena regolarità degli esami organolettici e di gusto. La selezione dovrebbe finire giovedì sera e venerdì il programma prevede un convegno-dibattito introdotto da Diego Pianeta e da Pino Khall, direttore della rivista Civiltà del bere, che ha fatto un po' da -gran consulente» dell'Istituto della vite è del Vtnò.cniàrnando a raccolta'in Sicilia il fior fiore dell'enologia italiana. Tra gli altri parteciperà al dibattito il senatore Paolo Dkou.hu vite presiede l'organismo preposto ai vini a Doc, denominazione di origine controllata. Sono anche previsti interventi del ministro per le Regioni Carlo Vizzini, del presidente della Regione Siciliana Rino Nicolosi e del presidente dell'Assemblea siciliana Salvatore Lauricella. L'Istituto della vite e del vino si aspetta molto dai politici, specialmente da quelli della Regione, perché la commissione Agricoltura dell'Assemblea siciliana dovrà esaminare un piano quinquennale per pubblicizzare i vini dell'isola con una spesa di 40 miliardi (otto miliardi l'anno). Non si tratta di una dotazione molto grande, ma pur sempre di una somma che dovrebbe permettere di diffondere il -buon nome» dei vini siciliani ben più di quanto sia accaduto fino ad oggi. Nelle giornate enologiche palermitane è anche previsto un gran finale in chiave popolare, con una degustazione di oltre 300 vini diversi (riceverà all'ingresso gli appositi tagliandi) e non mancheranno bei grappoli di -uva Italia» per i bambini, che in più avranno la possibilità (ma prevedibilmente lo faranno anche gli adulti) di assaggiare il gelato di vino, un'autentica novità. C)a venerdì scorso a ieri, si è tenuto a Palazzo Vecchio in Firenze un Incontro internazionale dal titolo «Dalla necrofilia alla biofilia. Linee per una psicoanalisi umanistica». Si è trattato di un simposio in onore di Fromm che ha inteso portare all'attenzione dei profani il lavoro e io studio, che questo psicanalista ha fatto durante tutto l'arco della sua vita, conquistando una grande fama e popolarità. Cerchiamo, però, di capire che cosa si intende per psicoanalisi umanistica. Lo psicologo Maslow, nel 1962, ha fondato un movimento di pensiero che postula una nuova modalità di porsi al cospetto delle problematiche psichiche, una modalità che incentra la sua attenzione sulla persona «in loto», in tutta la sua complessità. L'espressione «valorizzazione dell'esperienza» ci Indica la necessità della psicologia umanistica di non restringere il vissuto del paziente limitandolo in teorizzazioni e definizioni improduttive, anzi l'ascolto del paziente, la stessa sua storia hanno per assioma, da parte del terapeuta, la piena accettazione. Cosi come «valorizzare il significato» vuol dire ancora considerare l'altro, tralasciare l'oggettività per cogliere il senso di ciò che sta succedendo alla persona. L'uomo Inoltre non viene vissuto come preda dell'istinto di morte, immerso in una di mansione di lutto, sconfitta e amarezza per la vita; la psicologia umanistica sottolinea le qualità positive dell'essere umano, la creatività e la capacità di scelta. Essa si fonda sul principio della «valorizzazione delle qualità umane» che il terapeuta, perché realmente convinto della personale visione della vita cerca di attivare per realizzare lo «sviluppo potenziale dell'uomo». L'individuo, allora, è l'agente maggiormente responsabile della propria vita: una visione soggettiva, quindi, che non è sinonimo di isolamento, ma viene connotata sempre in rapporto agli altri. Ilo altro aspetto che potrebbe avvicinare 1 la ' psicologia umanistica alla psicologia analitica è determinato da una visione della terapia centrata sul «qui e ora»-, con questo non si vuole negare il valore delle esperienze passate, soprattutto quelle relative ai rapporti della primissima infanzia, ma mettere maggiormente l'accento su una modalità terapeutica che permetta al paziente di vivere meglio il presente. Molte possono essere le modalità di stare nel mondo e, in fondo possiamo evidenziare due tendenze che si tramutano in due contrastanti atteggiamenti: quello necrol.lo e quello biofila Quando parliamo di necrofilia e biolilia non sempre entriamo in una sfera patologica anche se è in essa che possiamo meglio evidenziare il nostro discorso. Il necrofilo è attratto dall'oscurità e dalla notte; ha una tendenza regressiva verso il grembo rassicurante e verso una remota esistenza inorganica o animale. La brama di certezze lo proletta più nel passato che net futuro, e la vita gli si prospetta sempre come fonte di insicurezza. I tratti caratteristici della personalità sembrano connotarsi come modalità particolari di essere sia nell'aspetto che nella gestualità. La pelle sembra morta, fredda e bianca, quasi che in ossa il sangue come elemento vitale non scorresse. Ma «portatori della morte» sono anche le persone che hanno un arieggiamento particolare verso la vita; quelle madri che centrano la loro attenzione sul difetti e le malattie dei figli, che pronosticano un Aldo Carotenuto Antonio Ravidà