L'Unionquadri chiede un decreto legge per avere subito la previdenza integrativa

L'Unionquadri chiede un decreto legge per avere subito la previdenza integrativa L'Unionquadri chiede un decreto legge per avere subito la previdenza integrativa L"ha proposto il presidente dell'organizzazion TORINO — Un decreto legge per realizzare subito la previdenza integrativa. Lo ha chiesto Corrado Rossitto. presidente deil'Unionquadri. nel corso di un convegno nazionale promosso dalla sua organizzazione (presenti anche esponenti dell'Anqui, l'altra grande associazione professionale dei quadri aziendali), al quale hanno partecipato autorevoli esponenti del mondo politico, imprenditoriale, dell'Università. La riforma complessiva delle pensioni resta un'«ara0a fenice», è stato detto. Da qui, la richiesta al governo e alle forze politiche di stralciare la parte che riguarda le norme sulla previdenza integrativa e prevedere la detassazione delle quote di reddito destinate a formarla (l'Unionquadri ha anche annunciato di aver raggiunto un accordo con l'Istituto nazionale delle assicurazioni. Ina, circa la costituzione di un fondo pensione integrativa di categoria per i quadri su base volontaria). Rossitto. tra l'altro, denuncia «fa sfrumentalizzazione del concetto di solidarietà in materia previdenziale portato avanti dalle organizzazioni sindacali e da alcuni settori politici che continuano a giustificare la permanenza di un iniquo sistema retributivo pensionistico, per cui di tatto viene portato a carico di una sola categoria l'obbligo del versamento contributivo sulla intera retribuzione, mentre la pensione viene calcolata solo su una parte della stessa». E Carlo Cappellani, presidente dei quadri aderenti all'Anqui, chiede un decreto legge che ristabilisca -criteri di giustizia» nel ricalcolo delle pensioni di chi è già a riposo. Insiste Rossitto: «£' necessario sancire legislativamente il principio che il plafond di retribuzione imponibile sia lo stesso di quello della retribuzione pensionabile e la necessità che venga urgentemente realizzalo un eflicace sistema di previdenza integrativa che permetta ai quadri di garantirsi complessivamente una pensione eguale all'ultima retribuzione». La proposta di' Rossitto è stata ripresa dagli esponenti di partito presenti al convegno. Nadir Tedeschi, responsabile del settore politiche industriali della de, ha espresso parere decisamente favorevole, poiché «/a rilorrna generale tarda a realizzarsi e determina l'esigenza, se ne esistono le condizioni e nell'ambito di una larga intesa, di intervenire tempestivamente con stralci su alcuni aspetti importanti della previdenza come quella integrativa». Così il senatore liberale Attilio Bastianini. Anche Luigi Arisio, capo storico dei quadri Fiat ed ora deputato repubblicano, concorda sull'operazione, a patto che essa «non costi un soldo allo Stato». Inoltre, sostiene Arisio, «/a previdenza integrativa sarà più importante per i nostri tigli e per coloro che sono all'inizio della car¬ CHE TEMPO FARA' e, Rossitto, nel convegno riera di quanto non lo sia per chi oggi ricopre posti di responsabilità». Una previdenza integrativa di tipo collettivo preoccupa, invece, il segretario del pei torinese, Piero Fassino, membro della direzione centrale del partito: »Un sistema collettivo inserirebbe elementi di rigidità che contrastano con le esigenze di flessibilità della contrattazione». Il dirigente comunista, tuttavia, afferma di essere favorevole alla previdenza integrativa a carattere individuale. Al convegno torinese ha partecipato anche il professoi Guido Zangari. ordinario di diritto del lavoro presso l'Università di Siena, il quale ha sostenuto che «se nel rinnovi contrattuali non verrano definite norme specifiche per i quadri In applicazione della legge 190, le clausole contrattuali potranno essere viziate di nullità per contrasto con una norma di legge imperativa». Egli ha sollecitato. Infine. l'Unionquadri a farsi iniziatrice di una proposta di legge — anche di Iniziativa popolare —. diretta alla costituzione nelle aziende e. prioritariamente negli enti pubblici economici, di un Comitato d'Impresa rappresentativo delle diverse realtà aziendali, sul tipo di quelli previsti in Francia con la legge Auroux del 1982, al quale attribuire compiti di proposta e consultivi sulla -politica sociale» dell'azienda. nazionale di Torino Mario Tortello

Luoghi citati: Francia, Siena, Torino