Cory Aquino denuncia « i piani dei golpisti »

Alla vigilia della partenza per il Giappone Alla vigilia della partenza per il Giappone Cory Aquino denuncia « i piani dei golpisti » «Porterò la gente in pie una parte dell'eserci MANILA — Prima di lasciare le Filippine per una visita di 4 giorni in Giappone, il presidente Corazon Aquino ha denunciato ieri i piani golpisti di «presunti messia», minacciando, se necessario, di far scendere «to popolazione nelle piasse- in difesa del suo governo. E' l'ultimo episodio dello scontro in atto da alcuni mesi tra il presidente e il suo principale oppositore, il ministro della Difesa Enrile. e che rischia di sfociare in una nuova crisi, a meno di un anno dal rovesciamento del dittatore Marcos. La-signora Aquino ha dato ordine al generale Fldel Ramos. capo di stato maggiore dell'Esercito, di - «respingere iazza» - Le trame dei presuito chiedono la rimozione ogni attacco» contro il governo e ha condannato i piani di colpo di Stato, dei quali si vocifera negli ultimi tempi, a suo avviso «fomentati da un presunto messia, nominatosi da solo». Nel suo appello televisivo, la Aquino ha ricordato di essere salita in carica dopo la deposizione del dittatore Ferdinand Marcos. «per potere del popolo»: «Se necessario, però, vi chiederò ancora una volta di scendere nelle strade», ha detto. «Il popolo ha riposto in me una fiducia die non posso tradire». Notando che alla vigilia di ogni sua visita all'estero si diffondono voci di un colpo di Stato, la Aquino ha detto: «Mi irrita che alcuni ambienti diffondano queste voci, che sabotano i nostri- sforzi per qiisicifratcijìassisteffza degli altri Paesi». La scorsa settimana i giornali di Manila avevano rivelato l'esistenza di un complotto (dal nome in codice di «dio salvi la regina») tendente a rovesciare il governo e ad estromettere i ministri «inetti o di sinistra», mantenendo però la Aquino alla presidenza, come figura di prestigio. «Mi opporrò a qualunque tentativo di interferire con il mio governo» ha detto ieri il presidente. Ieri migliaia di persone sono sfilate nel centro di Manila per esprimere il loro sostegno al governo della Aquino. Il corteo (non meno di 15 mila persone) ritmava gli slogan «Cory si» e «costituzione si», e innalzava striscioni con la foto del presidente. Sabato la stampa filippina ha scritto che il generale Ramos ha scongiurato l'eventualità di un colpo di Stato, mentre la Aquino ha annunciato che Enrile le ha fornito la sua assicurazione che farà del suo meglio per evitare problemi, durante la sua assenza. Ieri però il «Manila Chroniche» scrive che 11 colpo di Stato continuerà ad essere una minaccia incombente. Paolo e (Ileana Abba e famiglie si uniscono al grande dolore della moglie e dei congiunti per fa scomparsa del notaio Aldo Blllia e ne piangono la perdita. — Torino, 9 novembre 1986. Adriana Suppo partecipano Gino e commossi Adriana Fabio e Roberto Dossi partecipano commossi al lutto della famiglia. Lucìa e Giuseppe Dcorsola profondamente commossi partecipano all'immenso dolore di Maria Teresa. Partecipano addolorati gli amici: Augusto ed Elvira Launo Terzo ed Anito Do Santi» Michele e Martuccio Bc.-ardo Mimmo e Mimma Lingua Luca e Liliana Blavatl * Giorgio e Fausta Cosso Paolo e Morlioeleele Longo Minge e Poeto Jennon Aaron e Nora Bangio i II Governatore, gii Officerà ed i Soci del Distratto Lione 108-IA partecipano con affetto al dolore della signora Maria Teresa per la scomparsa deii'lndtmenticabile DOTT. OR. UFF. Aldo Blllia . Offloor distrettuale — Torino, 9 novembre 1966. Anna, Aldo e Pucci con Elena a Luca profondamente addolorali partecipano al'grave lutto. Faooofdo e Poeta tssogBo partecipano al doloro della famiglia por la scomparsa del notaio BILLIA. Domenica e Gianluigi Motta partecipano al lutto dei familiari per la scomparsa dell'amico notaio BILLIA. I Lione del Suso Rooctometone partecipano al cordoglio dalla signora Maria Teresa e piangono lo perdita dall'amico Aldo Blllia fondatore del loro club — Suso, 9 novembre 19*8. • nti messia - Enrile di alcuni ministri fino a quando la signora Aquino non darà soddisfazione ad alcune delle lamentele formulate dagli ufficiali e rivela che Ramos ha discusso sabato della minaccia di colpo di Stato, durante una riunione di quattro ore con i vertici militari. Secondo il quotidiano, gli ufficiali chiedono la rimozione dei ministri considerati simpatizzanti dei comunisti, la costituzione di una commissione che indaghi sui casi di violazione dei diritti umani da parte dei comunisti, e una tregua più breve di quella proposta la settimana scorsa dai guerriglieri (che offrivano di deporre le armi per cento giorni). Dura lotta di suc,»il .. 51 n ■,~ .—: hii

Luoghi citati: Filippine, Giappone, Lione, Manila, Torino