Su 350 parrocchie spira «il vento di Loreto»

Su 350 p€ssvQ€€hie spirai «il vento di Loreto» Su 350 p€ssvQ€€hie spirai «il vento di Loreto» Tre torinesi sono morti sulla Torino-Piacenza DIPINTI DEL'900 ITALIANO Duemila delegati si anno di discussione I cattolici s'interrogano. Senza paure, né ipocrisie, né timori o prudenze. Duemila delegati e tre giorni di confronto vogliono riversare sulla città «il vento di Loreto», cioè di quell'incontro che ha visto la chiesa muovere i primi passi sulla strada della riconciliazione. Quell'atmosfera il cardinal Anastasio Ballestrero vuole portarla nelle trecentocinquanta parrocchie torinesi! Cosi, un anno fa, è partita la grande avventura che tra venerdì 21 e domenica 23 novembre si concluderà in un convegno. Tre i settori di questa profonda Indagine: riconciliazione dentro la Chiesa e con Dio, nell'educazione delle persone, nel confronto col mondo. Per scandagliare a fondo la realtà della chiesa torinese s'è scetta la via dei questionari. Ne sono state distribuite alcune migliaia. Subito dopo è scattata la gigantesca catena di dibattiti e In¬ è' 3 è3 confronteranno in tre da ventimila fedeli - Il c contri: in tutte le comunità, nelle parrocchie, anche nelle case. E da ottocento gruppi sono arrivati i contributi scrìtti frutto di ferventi discussioni che hanno coinvolto almeno ventimila persone: analisi lucide e coraggiose delle mille sfaccettature di che cosa vuol dire essere cattolici oggi in una città come Torino. «La partecipazione è stata altissima — spiega don Franco Peradotto, vicario generale della diocesi — segno che s'è parlato di problemi veri, sentiti, urgenti». Confessione pubblica, ma anche occasione per denunciare ritardi o stimolare più coerenza, per confermare vecchi impegni o scoprirne di nuovi soprattutto In direzione dell'attività sociale. Nei mille incontri che hanno riscaldato questo anno diverso del cattolici sono emersi, poco alla volta, i temi da approfondire. e giorni di dibattito su cardinale Ballestrero ri E sono nati gli «stands» nei quali si articoleranno le discussioni del prossimo convegno. Sono quattordici: la pace e la collera; il diritto di chiedere perdono; i cuori ancora prigionieri; credere e pensare; la fede parla; l'altare frontiera; una, santa, cattolica, apostolica, qui; tutti casa o chiesa; ogni uomo è mio fratello; l'età dei non ancora; la famiglia difficile; fortunati e no; il ghetto e la piazza; economia o lavoro? Attraverso queste lenti d'ingrandimento la Chiesa cerca la pace ai suo interno e nel mondo. Si comincia un altro venerdì con una «veglia di preghiera» in duomo. Si va avanti con lavori di gruppo in quattordici luoghi diversi della città. Ci saranno tutti: dai delegati (circa ottocento), ai parroci o vicari, ai rappreseentanti delle comunità religiose, dei movimenti laicali: insomma «gli stati-generali» al completo. Sabato 22 no¬ quattordici temi, individrivolgerà uno speciale mes vembre don Franco Ardusso e il professor Angelo Detragiache svolgeranno due relazioni. Il cardinale concluderà il giorno dopo. Sarà sicuramente un momento di grande entusiasmo, di coraggiose provocazioni, di nuove sensibilità. Sulle «strade della riconciliazione» i cattolici si imbatteranno infatti con stranieri ed emarginati, divorziati o separati, fortunati e no. vittime della crisi economica e persone che vivono in modi diversissimi la loro fede, situazioni vecchie e nuove povertà, ingiustizie consolidate o problemi rimossi da troppo tempo. Tutta gente che chiede maggior attenzione, più tempo, atteggiamenti diversi. Ci sono fratture da sanare, steccati da superare, frontiere da abbattere. E non è affatto facile. Come d'altronde non lo è mal stato. 'Il mondo cattolico e quello torinese in particolare — seri- duati nel corso di un ssagggio alla diocesi ve Bruno Manghi, segretario provinciale Cisl sulla "Voce del popolo" — mi ha dato l'impressione di essere ricco di potenzialità che non sfrutta, di non essere capace di dialogare al suo interno. La mia esperienza in altre regioni mi ha fatto scoprire una realtà molto più serena, meno divisa di quella che Ilo trovato a Torino. Forse c'è davvero bisogno di inventare una riconciliazione col mondo moderno, abbandonando la nostalgia per qualcosa che non è mai esistito, superando gelosie e particolarismi». Appuntamento rischioso, dunque, che può diventare ricco di suggerimenti. Per affrontarlo nel migliore dei modi 11 cardinal Ballestrero rivolgerà uno speciale messaggio alla diocesi. 'Sarà — conclude don Pe rad otto — la base di riflessioni per le famiglie, per le parrocchie, per le associazioni, per i gruppi». Tre torinesi sono morti e altrettanti sono rimasti feriti in due incidenti stradali avvenuti nel pomeriggio di ieri sull'autostrada Torino-Piacenza. . Il primo incidente s'è verificato in provincia di Alessandria dove un'«Alfa Romeo» guidata dal vigile urbano Antonio D'Orsi, di 35 anni, via Baveno 4, e con a bordo la moglie, Margherita Montenitro, la bisnonna Rosalba Santucci, 85 anni, e il cugino Luigi Blccari, 37 anni, abitante quest'ultimo a Val- della Torre, per cause imprecisate è uscita di strada dopo avere urtato il guard-rail. Luigi Biccari è morto sul colpo; la bisnonna Rosalba Santucci è spirata poco dopo all'ospedale di Alessandria, dove pure sono ricoverati 1 coniugi D'Orsi con prognosi da 25 a 40 giorni. Il secondo Incidente è avvenuto poco dopo a VlUanova d'Asti. Qui una «127» guidata g. m.r. liMK'di 17 noyéiiibrv'; óre 2 I ■ Ioli) 1 lo'lèl \nil)iisc'i:|lori. jorin'i. Kposr/KMk (l.i -iuwdì |-3 ,i ,ì,„ih-iik-.i li,. ,iu iiir-, da Antonino Zangrande, 37 anni piazza Repubblica 5, che aveva al suo fianco e sui sedili posteriori il suocero Domenico Sorrentino, 62 anni, Beinasco, via P od gora 9, e Giovanni Zangrande, 42 anni, via San Francesco d'Assisi 14, è finita fuori strada. Domenico Sorrentino è morto sul colpo; Giovanni Zangrande ha riportato lesioni giudicate guarìbili in pochi giorni, mentre Antonino Zangrande è rimasto illeso. echi di cronaca Pianoforti-Yamaha pianoforti Kawai e altre grandi marche Pr»al 01 Ingrosso comprensivi di Irasporto, sgabello, accordatura a domicilio. Oararuta t acini - tecnico In Torino. Possibili.* di notaselo a riscatto, partendo da pruni scontati su pianoforti nuovi di fabbrica, «tastoni di pagamsnto sema faewriwaart, lino a S ami Oltre 100 modelli esposti e provabili verticali o a coda, su un'area di 1000 mq. MagaxrJrio musical* Morula Bra (Cn) Irai. Bonito, tal. 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