L'atomo più sicuro passa per l'Italia

Roma, concluso a Villa Madama il seminario internazionale degli scienziati Roma, concluso a Villa Madama il seminario internazionale degli scienziati L'atomo più sicuro passa per l'Italia Annunciata la nascita di una Commissione internazionale di controllo - Il professor Zichichi: «Il nostro Paese può ospitare i grandi progetti per il futuro» - I rapporti con gli esperti americani, russi e cinesi ROMA — Cosa andrà a dire alla Conferenza nazionale sull'energia, quando infine si terra, Antonino Zichichi non lo rivela. Ma un bell'anticipo Io ha fornito convocando a Villa Madama, sponsor il nostro ministero degli Esteri, un seminario internazionale di scienziati, «La risposta degli esperti alla grandissima confusione del dopo Cernobil» Dopo tre giorni di lavoro, sabato il Gotha della scienza nucleare ha annunciato la nascita di una Commissione internazionale di sicurezza, ha lanciato il progetto Archimede, ha rilanciato l'Eloisatron (il grande acceleratore di particelle da 250 chilometri di diametro), ed ha proclamato la volontà di intensificare la collaborazione per la fusione nucleare, l'atomo -pulito. Tutto ciq, con la diretta partecipazione dei nomi più famosi e competenti di Stati Uniti, Unione Sovietica, Cina ed Europa. Professor Zichichi, lei ha appena riunito a Roma i 25 massimi esperti mondiali per discutere di uso pacifico e si' curo dell'energia nucleare, Avete preso delle decisioni, ormai note, ma a quali risai tati siete giunti a proposito del rischio nucleare? •E' emerso che il rischio nucleare non è uri problema locale ma universale. Per questo abbiamo formato una commissione sulla sicurezza, e per ' questo occorre stabilire una rete mondiale di monitoraggio continuo su quel che avviene nel pianeta, per poter intervenire istante per istante'. E su Cernobil, o prima ancora su Three Miles Island? •Come ha detto il professor Lee, se gli operatori di Three Miles Island e di Cernobil fossero rimasti con le mani in tasca, non sarebbe successo nulla. La prima raccomandazione che viene forte da questo seminario, è che bisogna curare la formazione del personale. Occorre mettere nelle centrali atomiche, ad ogni livello, personale selezionato con estre- iacgnpA'ma curai. S*Ja cosa più «empìf-Kce da fare, ma sinora non è <stata fattói. '.^S?'* • Vuole spiegarsi meglio? •Non c'è bisogno di essere filosofi per capire che il pericolo di incidente negli arsenali di guerra è molto più grave che negli arsenali di pace. Come mai non è successo nulla di veramente grave negli arsenali di guerra? Perché li il personale è selezionato ad un maggior livello di qualità. Negli incidenti alle centrali atomiche è il personale che ha fatto acqua, non ha corrisposto al livello tecnologico. E' questo il vero dramma, e su questo bisogna intervenire con estrema severità.. Saliamo ai grandi temi, professore. Voi scienziati ormai vi conoscete tutti, senza distinzione di frontiere. Discutete, dialogate, lavorate insieme. Ma non riuscite a farvi ascoltare dai rispettivi governanti? Perché non lanciate un ultimatum al potenti? •Gli scienziati del mondo, Est, Ovest, Nord e Sud, hanno firmato in diecimila il manifèsto di Erice, in cui si denuncia l'assurdità del mondo in cui viviamo, imbottito di bombe e praticamente privo di potenza costruttiva: oggi la potenza dell'uomo è planetaria per la sua capacità distruttiva, ma non è planetaria per la capacità costruttiva. Credo, però, che la responsabilità non sia soltanto politica, perché anche chi governa ha bisogno di proposte concrete, non di chiacchiere. Il Laboratorio mondiale è nato come conseguenza del manifesto di Erice, «Stampa Sera» di ogè uscita in 51 STAMPA SERA Michele Torre direttore responsabile Carlo Bramardo vicedirettore Editrice LA STAMPA SpA. Presidente Giovanni Agnelli Vicepresidente Vittorio Caissotti di Chiusano Amministratore Delegato e Dlret- tare Generale Paolo Paloschi Amministratori EniiCO Autori Luca Corderò di Montezemolo Umberto Cuttica Giovanni Giovannini Carlo k/tasseroni Francesco Paolo Mattioli Sindaci Alfonso Ferrerò (presid.) Luigi Demartini Giovanni Peradotto -A Stabnimenlo tlpooralico La Stampa Via Mar eneo &. Tonno . Stampa in fac-aimila. G.E.C. SpA via Tiburtina 1099. Roma Stampa in lac-simile: S.T.S. SpA. Quinta strada 35. Catania © USO Editrice LA STAMPA SpA. Raoatnaont TlibunaH di Torino n. 613/1KS C6BTIFICATO N. Ml IvIHv* D6L1J'12"18*5 ■ 'Omi^ in cui gli scienziati decidevano appunto di avanzare proposte concrete, ed ora abbiamo progetti concreti di collaborazione mondiale su grandi temi. B: assurdo, ad esempio, che il pianeta sia sotto costante controllo, avvolto da una rete di rilevamenti e satelliti spia, ma soltanto per motivi militari. Archimede è un sistema che tiene sotto controllo il pianeta per motivi di sicurezza, pacifici.. Ma Reagan e Gorbaciov vi danno retta? •La sfida è lanciata, e la reazione è positiva Reagan parla di offrire ai sovietici la collaborazione in progetti di difesa spaziale, Gorbaciov dice di voler aprire i laboratori, e Andreotti sostiene pubblicamente, nei massimi consessi politici mondiali, le nostre tesi: il segreto va cancellato, e la collaborazione scientifico-tecnologica va fatta seriamente. Cernobil è anche effetto del segreto, perché nessuno fuori dall'Unione Sovietica sapeva come era fatta quella centrale. Ora, questa commissione internazionale permetterà di sapere come si fanno le cose: al di fuori di altre strutture complesse burocratico-politiche, ma come gruppo di scienziati che vogliono intervenire in modo diretto, direi garibaldino. Questa è la nostra sfida: Questa è la prima volta nella Storia che l'umanità ha il potere di scatenare l'apocalisse. Lei sembra ottimista, ma spieghi perché bisogna guardare con fiducia al futuro. O no? Cosa ci aspetta? •E' vero, non c'è precedente nella storia del mondo in cui la potenza dell'uomo abbia raggiunto livelli planetari. Secondo me però, è proprio questa consapevolezza che renderà l'uomo responsabile davanti a tale drammatica realtà. L'ottimismo è un fatto irrazionale come il pessimismo, ma spero di avere ragione, perché la coscienza dell'uomo ha per me un valore fondamentale. Forse questo passerà alla storia come un periodo in cui imperversarono i barbari, ma furono fermati: i barbari del Duemila, che imbottirono il pianeta di bombe e vissero di mistificazioni culturali. E' probabile che la svolta sia proprio qui: che tutti si rendano conto che bisogna abbandonare le vecchie frontiere, e sentirsi tutti viaggiatori della stessa navicella spaziale» Veniamo a casa nostra. Lei ha un filo diretto molto forte con il nostro governo, in particolare Andreotti; vuol costruire Eloisatron in Sicilia ed ha già convinto il presidente della Regione a stanziare duemila miliardi; vuol porre il centro di Archimede in Italia, ed anche per questo ha già convinto la Cina ed è a buon punto con russi e americani. Professor Zichichi, dove vuole arrivare? •Il mondo politico, come ogni altra componente dell'umana esistenza, ha persone in gamba e persone no: pertanto dobbiamo selezionare gli uomini politici che capiscono le cose e condividono queste grandi scelte. Indubbiamente Andreotti è uno di questi, politicamente porta avanti il nostro discorso; è stato persino accusato di utopia, per aver dato retta ai "pazzi scienziati": però quelle cose ora le dicono Gorbaciov e Reagan, e dunque Andreotti aveva ragione nel portare avanti la nostra lineai •Dove voglio arrivare è molto semplice: mi interessa realizzare progetti che rappresentino la parte piU valida dell'applicazione scientifica. Perché la scienza viene scambiata come fonte di mali da Inferno dantesco: e invece no, la scienza è espressione dell'intelligenza umana intesa a difendere l'uomo. Se riusciremo a fare questa grande trasformazione culturale, avremo vinto: per farla, però, occorre avere influenza sulla pubblica opinione e quindi avere dalla nostra parte i politici più sensibili.. E Archimede e Eloisatron? Perché proprio in Italia? •E perché no? Se l'Italia si fa promotrice di questi progetti, non vedo perché non potrebbe ospitarli. Oltretutto l'Italia sinora non ha mai avuto nulla dei grandi progetti europei. E' bene che cominci ad avere qualcosa.. Le rigiro una domanda, alla quale secondo il professor Budwine è preferibile che risponda uno scienziato italiano: quale potrebbe essere la prossima grande scoperta che rivoluzionerà la storia umana? «Se to sapessi, le risponderei andando a Stoccolma. Ma penso che la grande scoperta che ci aspetta sia la supermateria. Sono fermamente convinto che esiste la supermateria. E l'Eleisatron serve a questo..