Incendio nell'ex lanificio in fumo 4 miliardi a Biella

INTERNO INTERNO A Treviso si uccide per calunnie ex direttore della Civica A Vallemosso distrutto fabbricato che ospitava diverse aziende Incendio nell'ex lanificio in fumo 4 miliardi a Biella Anno 118 - Numero 294 - Lunedi 3 N Le fiamme nello stabile dell'ex industria tessile «VVenti famiglie sono state fatte evacuare nella notte dai Ignoti l'accusavano di farti in biblioteca TREVISO — L'ex direttore della biblioteca civica di Treviso, Lucio Puttin, di 39 anni, si è ucciso perché sconvolto da una campagna di calunnie. Puttin era stato direttore della biblioteca civica di Treviso dal 1977 al 1982, successivamente era stato promosso a dirigente del dipartimento Cultura del Comune. Nei primi giorni di ottobre a un quotidiano locale era arrivata una lettera firmata da un inesistente signor Martinelli che denunciava la sparizione dalla biblioteca di preziosi libri e stampe antiche. In seguito altre lettere avevano accusato direttamente Puttin di essere coinvolto nella sparizione di libri e stampe. Immediata l'inchièsta da parte dell'amministrazione comunale che aveva nominato una commissione che aveva sospeso in via cautelativa Puttin dall'incarico. Turbato da queste vicende Lucio Puttin ieri è andato nel suo ufficio e si è sparato un colpo di pistola alla tempia. unipcVdmhcSd Vallemosso (Biella). L'ex lanificio Vittorio Bozzo distrutto dall'incendio, 4 miliardi di danni ittorio Bozzo» vìgili del fuoco BIELLA — Vallemosso, uno dei maggiori centri lanieri del Biellese, ha vissuto ieri notte ore di apprensione per un gigantesco incendio che ha distrutto l'ex lanificio Vittorio Bozzo. Una ventina di famiglie, precauzionalmente, sono state evacuate e hanno potuto far ritorno a casa solo dopo diverse ore. Secondo una prima stima i danni superano i 4 miliardi. L'immobile, 10 mila metri quadrati, in piazza Stazione, quasi nel centro del paese, ospitava attualmente diverse industrie che davano lavoro a una sessantina di dipendenti, n fuoco ha colpito particolarmente la manifattura Europa, la filatura Tex Line e la filatura Alabama che fanno capo a Giorgio Tempia, 49 anni, di Vallemosso e Romano Buzzano, 47 anni di Valdengo, 1» dipanatura Fan tastai di Sandra Marangon, 32 anni, di Vallemosso, e la manifattura TM, di Virginio Milani, 35 anni di Quaregna. A dare l'allarme è stato Riccardo Strobino, 22 anni, che abita con la famiglia in un condominio ad una cinquantina di metri di distanza dall'industria. Racconta: •Ero appena tornato a casa quando mi è sembrato di sentire un crepitio come di tegole rotte. Ho guardato fuori e ho visto una colonna di fumo che si alzava dai tetti della fabbrica. Ho svegliato mio padre e abbiamo telefonato ai vigili del fuoco, ai carabinieri, e poi ai titolari delle varie aziende». Giovanni DindeUi, 49 anni, abita da un anno con la famiglia in una casetta di via Bacconengo a una decina di metri da uno dei magazzini del complesso industriale: 'Per fortuna eravamo ancora tutti alzati. Sono uscito nel giardino e ho visto il fuoco che avanzava verso di noi. Qualcuno aveva già telefonato ai vigili e allora in attesa che arrivassero, ho preso la pompa che usiamo per annaffiare l'orto e ho incominciato a bagnare due pini che confinano con il muro della fabbrica e il tetto». Da Biella sono arrivate subito le prime due squadre di vigili del fuoco che data l'estensione del fronte da circoscrivere hanno subito chiesto rinforzi C'era bisogno di mezzi particolari e soprattutto molto potenti per sopperire alla gravissima mancanza d'acqua. Nel Biellese non piove da quasi tre mesi e c'è una preoccupante siccità. Dicono 1 vigili: «Verso le 5 del mattino abbiamo avuto paura di non riuscire ad arginare l'incendio che si stava pericolosamente avvicinando ad un condominio di via Bernardino Sella. Cosi abbiamo chiesto che fosse evacuato mentre da Novara e Alessandria arrivavano altri uomini e altri mezzi». Questa volta è stato possibile utilizzare due cannoncini allacciati ad un'autobotte da 14 mila litri e con l'ausilio di due autoscale, il fronte dell'incendio è stato aggredito da tutte le parti. Verso le 7 del mattino era finalmente sotto controllo. In totale sono stati impiegati contemporaneamente 17 automezzi e una quarantina di uomini, ma c'erano già In preallarme squadre anche a Torino. Dice uno degli imprenditori. Romano Buzzano: 'Proprio 18 anni fa l'alluvione ci aveva messo a terra e avevamo dovuto ricominciare tutto da capo. Ora stavamo lavorando in pieno e questa tegola proprio non ci voleva. Comunque non ci arrendiamo e ci risolleveremo». Maurizio Aitisi