Galeotta la caviglia

Galeotta la caviglia Galeotta la caviglia Ha novantanni In ogni tempo ci sono attrici che si spogliano e attrici che suggeriscono. Non si è ancora compiuto uh anno dall'invenzione del cinema ed ecco che nel 1896 la coppia Pirou e Léar spia in Francia Le coucher de la mariée. Si tratta della ripresa d'uno spettacolino da boulevard che ha tenuto il cartellone a Parigi per sei settimane. Tutto si riduce a un deshabillé di Louise Willy, la quale toglie prima la confezione con i fiori d'arancio poi l'abito candido, rimanendo in busto ad armeggiare con la sottoveste. Ma è ormai tempo d'indossare una camicia da notte in tela e d'infilarsi nel lettone stile Luigi XV. Tre minuti, 660 metri di pellicola, un piano da «profiteUr». Le couclièr de la morite viene accompagnato dal lanciò d'una dozzina di cartoline postali sul medesimo piccante argomento. La catena di montaggio del successo piccante ha dunque novantanni di età. Nessuno stupo- la ricetta del «suc re che immediatamente dopo in piena Place de l'Opera si aprissero con generiche lusinghe peccaminose due locali per le film Non passano che poche stagioni anni e da Torino arriva Amor pedestre di Fabre. L'obiettivo non risale mai oltre 11 ginocchio, la storia si delinea rapida ed eccitante attraverso ellissi fantasiose. Galeotta è una caviglia tornita, che due scarpini lustrissimi prendono a «fissare» intenzionalmente. Ci si segue, ci si avvicina sul tramw'ay, ci si sfiora con una promessa certissima. Ma anche arrivano due scarpacce maritali che sfidano gli scarpini i quali chiaramente tremano nel momento del duello. Crollano persino sotto un colpo che per fortuna risulta di taglio^,el La caviglia tornita non è rimasta. Indifferente. Sarà dolcissima la convalescenza. Quando nell'inquadratura finale la gonna si sfila e cade sui piedi aprendo le grandi manovre dell'amore, in platea passa allora come adesso un pesante e tuttavia sano sentore di sensualità. Altra classe rispetto allo spogliarello della signora maritata. Nel periodo emergente del sonoro non sono mancate le sfrontate esibizioni Oggi chi ricorda più Lupe Velez detta la Sputafuoco Messicana e il suo spiccio sex-appeal, quello stesso che il marito Johnny Weissmuller non gradiva nella vita allorché la signora si alzava le vesti sul capo per ballare più libera nei festini hollywoodiani? E chi fa. più classifiche di priorità tra Hedy Lamarr e Clara Calamai onde sapere chi ha mostrato per prima il seno Integralmente nudo? Rimane nella memoria la danza di Marlene Dietrich appoggiata alla sedia con le gambe divaricate ne L'Angelo Azzurro, un'apparizione che induce anche chi non conosce il tedesco a capire che quello splendore sta cantando di essere tutta sesso da capo a piedi Rimane nel cuore la sequenza della camera da letto de La regina Cristina dove Greta Garbo tocca o sfiora gli attrezzi e le pareti che sono stati origine e testimonianza della sua passione: esprimere Insieme la gioia cesso piccante» Greta Garbo, una delle grandi attrici che, senza spogliarsi, emanavano, sensualità del possesso e la paura della perdita dà l'idea del talento anche sensuale della gelida impareggiabile diva scandinava. Difficile che attrici dall'intimità facile percorrano la strada della mitologia cinematografica. Non ci si perde, in platea, per qualcosa che tutte le mogli e tutte le colleghe posseggono. Si ha voglia di sognare e allora si sogna per la luminosità intensa e per il riflesso biondo di Ingrid Bergman in Per chi suona la campana, per il vestito di raso nero e il guanto lentamente sfilato da Rita Hayworth in Gilda, per Marilyn Monroe che non si cura di coprire le gambe scoperte dallo sbuffo della metropolitana in Quando Ut moglie è in vacanza perchè cosi il sesso non conta in quanto equivale all'innocenza. Le nostre maggiorate del dopoguerra non si sognerebbero neppure di denudarsi per intero. Silvana Mangano in Riso amaro, Gina Lollobrlglda in La donna più bella del mondo, Sophia Loren In Boccaccio 70 occupano la schermo grazie alla bellezza provocante non al sesso sciorinato (per anni Sophia s'angoscerà d'un fotogramma a seno nudo per la versione orientale d'un fumetto). A Lana Turner bastava un golf ino d'angora per suggestionare. Oggi i film tendono a risparmiare sui costumi. Piero Pei ona Francesco AJberonì • Lucia Alber\ o Àrmani », Enrico BaL-JPippo Boti m , ic LJppB'Serena Fulietta MIli • EoscoUgo TJòe IonLuc Serena Fogl ulietta Mai Ili • Enni osco Pi Ugo Togi Jòe Ven Ionica Lucia Pippo Bai\ • Giorgio Bocca • Dino Bwò Rotrirtrv ferrivi . A'om)n r~\0 CE ' RIZZOLI--^^ P '

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