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Aumenta la paura dopo il disastroso incendio a Basilea Aumenta la paura dopo il disastroso incendio a Basilea Svinerà, Fronda e Germania in allarme per la nube rossa Sostanze tossiche, ma in quantità limitate, si sono sprigionate dai depositi in fiamme della «Sandoz» - Strage di pesci nel Reno e vapori rossastri su una cittadina francese di confine BASILt» w3hi 3chweizer halle Basilea. La moria di pesci nel ReBASILEA — Sostanze tossiche, ma in quantità' molto limitate, si sono sprigionate dal deposito dell'industria chimica -Sandoz* a Schweizerhalle, nei pressi di Basilea, nell'esplosione avvenuta nella notte tra venerdì e sabato scorsi: ne dà notizia un comunicato della polizia che si basa sulla conclusione delle ultime analisi Reno in una zona vicina alla fabbriIl comunicato Ìndica che i campioni di aria prelevati sabato, subito dopo l'incidente, sono stati analizzati con i metodi più sensibili e hanno rivelato concentrazioni di sostanze tossiche a un livello estremamente basso, senza alcun pericolo sul piano sanitario. Secondo la versione fornita dalle autorità svizzere, nel Gorm. Occ _„'>j BASILEA 9&^X t» w* ZURIGO 3chweizer halle Lucerna ca dove c'è stata la fuga di gas deposito era contenuto del mercaptan, un gas poco tossico che può provocare un'irritazione delle mucose solo se Inalato a forti dosi Attualmente ci si interroga ancora sulle ragioni precise della morte di 1.500 pesci ripescati nel fiume Reno e di tutte le colonie di ripopolamento ittico nella vicina località di KttngenthaL Ma prende quo¬ ta la tesi che siano stati avvelenati da insetticidi che si sono riversati nel fiume insieme con le acque utilizzate per spegnere l'incendio. Intanto la polizia ha detto che 14 persone sono state ricoverate in ospedale dopo aver inspirato i fumi sviluppatisi dopo l'incendio del deposito della « Sandoz*. Frattanto aumenta la preoccupazione in Francia e in Germania per le ripercussioni internazionali dsl gigantesco rogo che, l'altra notte, ha distrutto l'industria farmaceutica, mandando in fumo 500 tonnellate di prodotti chimici. Se le autorità elvetiche parlano di cessato allarme a Basilea, la situazione viene seguita con ansia alle frontiere tedesca e fran- Sul fronte francese, l'allarme è provocato da una gigantesca nube rossastra, lunga 15 chilometri, che da ieri staziona sull'abitato di SaintLouis, il primo paese al confine con la Svizzera. Il sindaco Theo Bachmann accusa le autorità confederali di aver ritardato nel dare l'allarme. Sia la Germania sia la Francia hanno intanto mobilitato le loro strutture sanitarie e d'emergenza per seguire l'evolversi della situazione. E la pioggia crea nuovi problemi per i terreni avvelenati *>b.