Granata: Cravero sarà il libero a tutto campo

Granata: Cravero sarà il libero a tutto campo Granata: Cravero sarà il libero a tutto campo TORINO — Dicono che il Milan giochi come il Beveren. Ma il Torino sa che il clima di campionato non è quello di Coppa: e i rossoneri al Comunale hanno già fermato sullo 0-0 la Juventus chiudendo ogni spazio vitale ai bianconeri. La sconfitta di Brescia brucia ancora in casa granata. Lorieri, imputato senza colpe specifiche domenica scorsa, sa di aver gli occhi puntati addosso e spera di disputare 90' senza ombre o strascichi polemici. Ma tanti sono i motivi di questa sfida che rientra nel novero delle classiche e coincide con gli 80 anni della società granata. Dossena, ad esempio, dopo aver pareggiato mercoledì sui campi europei il duello a distanza fra numeri 10 con l'interista Matteoli, è atteso alla verifica nel confronto con Donadoni, enfant prodige del calcio italiano al rientro nel Milan. Per lui gli esami non finiscono mai. E dopo il dualismo con Matteoli eccogli servito quello con il rossonero. Cravero, infine, vedrà, se è possibile giocare libero a tutto campo come mercoledì o se il numero 9 sulle spalle gli impedirà il minimo movimento. Radice, sapendo che qualche giocatore (più di tutti Zaccarelli) potrebbe risentire dello sforzo infrasettimanale, non annuncia la formazione. Lascia capire che se Zac gli darà stamane tutte le garanzie di tenuta sarà Ferri a star fuori per lasciar spazio a Sabato (squalificato mercoledì). Cravero è pronto a giocare come con il Beveren: «Afa non illudiamoci, il Milan è più forte dei belgi.. L'allenatore granata è ancora più rispetto so degli avversari: 'Il Milan è in ripresa, ha risolto i problemi di scelte, sia tattiche che di uomini. Sembra che Liedholm voglia schierare una punta, infoltiranno il centrocampo con una zona mista. Negli ultimi anni sono sempre stati alla nostra portata, abbiamo conseguito molti risultati positivi. Ora sono usciti dal ciclo negativo. Berlusconi ha fatto una campagna acquisti grandiosa. Ecco, ormai per fare i presidenti bisogna essere un Berlusconi. Altrimenti ci vuole un gruppo di persone a dirigere una società». Il tecnico non aveva molta voglia di «scoprirsi, ieri mattina nella saletta stampa del Filadelfia. Ha preferito ricordare che del suo Milan, quello che allenò in una burrascosa stagione meneghina di alcuni anni fa, sono rimasti ancora Baresi, Tassotti e Evanl. Che Donadoni e Massaro possono mettere il Toro in difficoltà perché sono veloci. Che il Milan ha sicuramente imparato la lezione di Marassi con la Samp, per il Toro sarebbe inutile tentare di imitare i blucerchiati. Ma lo dice con il sorriso sulle labbra, forse è proprio quello dei liguri l'esempio da seguire per superare i rossoneri. Quindi Radice porta la squadra in ritiro ad Asti e annuncia: «Ci dispiace non poter pre senziare alla messa di domani ^stamane, n.d.rj al Filadelfia, sentiamo tutti questa ricorrenza, una decina di questi anni appartengono anche a me.. Franco Battolato Nel riquadro in alto Donadoni e Dossena, titolari in nazionale, oggi rivali.

Luoghi citati: Asti, Brescia, Filadelfia, Sabato, Torino