La Rai: niente scuse all'Iran

La Rai: niente scuse all'Iran L'azienda solidale con Pippo Baudo e la troupe di Fantastico La Rai: niente scuse all'Iran Teheran ripete: l'errore va rimediato -1 mujaheddin: Khomeini cercava un pretesto ROMA — Ieri alle 20.15, cioè a poco meno di mezz'ora dall'inizio della trasmissione, il direttore generale della Rai, Biagio Agnes, si è recato sul set di Fantastico per tranquillizzare la troupe sull'incidente diplomatico tra Italia e Iran causato sette giorni fa dalla scenetta su Khomeini. Agnes ha portato a tutti la solidarietà dell'azienda e, in particolare, ha confermato a Pippo Baudo la decisione dei vertici Rai di non fare cenno alla vicenda durante la trasmissione. La visita di Agnes ha chiuso una giornata caratterizzata da un clima di incertezza e di perplessità al teatro Delle Vittorie. Sarebbe stato op portuno far intervenire du rante la trasmissione Pippo Baudo per tentare di chiude re con scuse formali l'incidente diplomatico? O invece sarebbe stato meglio ignorare l'episodio, visto che ormai la questione è diventata un caso diplomatico, non più di competenza della Rai quanto del ministero degli Esteri? In mattinata la linea scelta pareva essere quella del silenzio. Alla Farnesina facevano sapere di non avere nulla da aggiungere dopo le dichiarazioni dei giorni precedenti. Nel pomeriggio però la situazione pareva mutare. Un portavoce dell'ambasciata iraniana faceva sapere attraverso l'agenzia Ansa che il governo iraniano era in attesa di un atto di riparazione da parte del governo italiano. «A Fantastico — ha detto il portavoce dell'ambasciata iraniana — è stato commesso un errore: è stata offesa la sensibilità religiosa di tutto il nostro popolo. Questo errore va riparato. Solo cosi sarà possibile tra Italia e Iran quella riconciliazione che prevede l'annullamento delle decisioni di ritorsione prese fino a oggn. Il governo iraniano, è stato spiegato, non crede che la scenetta Interpretata dal trio di Fantastico sia solo uno scherzo, non si consola pensando che anche il presidente del Consiglio Craxi è stato fatto oggetto di satira nello stesso programma, non ritiene che le scuse presentate fino ad oggi siano sufficienti a riparare l'offesa, non accetta l'idea che la Rai e i suoi varietà non dipendano in alcun modo dal governo. «Finché la televisione italiana si è limitata a presentare l'Iran in una luce politicamente negativa abbiamo sopportato — ha detto il portavoce dell'ambasciata — ma adesso sono stati toccati i nostri sentimenti religiosi e non possiamo sopportare più». Di parere diverso i «mujaheddin del popolo», il gruppo più agguerrito della resistenza iraniana. «Lo sketch di Fantastico su Khomeini non può essere ritenuto un'offesa all'Islam. In realtà Khomeini aveva bisogno di un pretesto dopo lo scandalo rivelato in questi giorni delle armi acquistate dagli Usa .tramite Israele, un pretesto per erigersi ancora a unico difensore dell'Islam. Noi, che siamo musulmani come lui, abbiamo valutato la scenetta come un semplice scherzo'. Ma un nuovo problema diplomatico rischia di far salire la tensione di questi giorni. Due gruppi di cittadini iraniani, oppositori del regime khomeintsta, sono trattenuti da giorni all'aeroporto di Fiumicino: provenienti da Dubai, uno degli Stati del Golfo Persico, e diretti il primo gruppo in Canada e il secondo in Svezia, non possono proseguire il loro viaggio perché sprovvisti dei visti d'ingresso nei due Paesi. Il primo gruppo è composto da una coppia, la figlia di un mese e un loro cugino. Il se condo è invece formato da nove persone tra cui una donna incinta ricoverata attualmente nell'ospedale di Ostia e un bambino di quattro anni. La Lega internazionale per la difesa dei diritti democratici in Italia ha rivolto un appello a Craxi perché difenda 11 diritto d'espatrio di questi iraniani. Ma per il momento sussiste ancora il rischio per questi profughi di essere reimbarcati su un aereo per Dubai e rispediti al domicilio di partenza. Il caso insomma si è ulterioramente complicato. Probabilmente, anche per questa ragione che viene ad aggiungersi ai tanti e reali motivi di frizione tra Italia e Iran, ieri sera intorno alle 20, poco prima della visita di Agnes, dopo un fitto scambio di telefonate tra Pippo Baudo e il direttore della prima rete Emmanuele Milano è prevalsa l'idea di non fare alcun cenno al caso durante Fantastico. Mentre il trio preparava una scenetta su come nascono i bambini, Venditti provava la sua canzone, e il balletto si lanciava nel suoi numeri acrobatici, Pippo Baudo, il volto stanco e la voce spenta, spiegava di non aver niente da dire. «Non so se sarebbe meglio chiedere a nome della Rai le scuse all'Iran oppure no. Comunque in questo caso il mio personale pensiero è ininfluente. Si tratta di un incidente diplomatico che travalica la mia competenza'. s. r.