Il dollaro in picchiata marco ancora record

Il dollaro in picchiata marco ancora record I RANCATE I MERCATI SOTTO PRESSIONE Il dollaro in picchiata marco ancora record Parigi in soccorso del franco ROMA — Dollaro in parabola discendente e marco in ascesa: queste le caratteristiche della giornata di fine settimana e di fine mese, nella diffusa convinzione che l'andamento proseguirà nella stessa direzione la settimana prossima. Il dollaro è stato quotato a 1370,275 lire alla media Uic, perdendo quasi nove punti dalle 1378,9 di giovedì e ben 25 punti (—1,8%) dalle 1395,425 di una settimana fa. A Francoforte è stato fissato a 1,9773 marchi, contro 1,9898 dell'altro ieri e 2,0152 dello scorso fine settimana (-1,9%). I . I Sembra esaurita la spinI ' I ta che aveva portato ad una rimonta del dollaro per effetto dell'intesa per la stabilizzazione dei cambi annunciata da Stati Uniti e Giappone un mese fa. L'ex-cancelliere tedesco Schmldt l'ha definita parlando a Tokyo poco più di un'operazione di relazioni pubbli' che, senza reale incidenza sul logoramento di fondo che .11 'dollaro Subisce a causa dWhcfl "situazione finanziaria ed èco-11 nomica americana. Oltre al ristagno dell'economia e al tendenziale ribasso dei tassi di interessi Usa, pesa sul dollaro la crisi politica che ha colpito Reagan a causa della vendita segreta di armi all'Iran. Mentre il dollaro sembra avviata verso i minimi toccati a metà ottobre, 11 marco prosegue l'ascesa sulla lira, centrando un nuovo valore massimo a 693,125 lire, b69gliHcocsceorifecvetefmtdsmvbfs battendo il record di ieri di 692,95. In una settimana ha guadagnato 65 centesimi di lira pari allo 0,1%. HLa Banca d'Italia non è intervenuta durante le contrattazioni ufficiali nel corso delle quali sono stati scambiati 14 milioni di dollari e 64,9 milioni di marchi. Gli operatori del mercato valutario di Parigi hanno Invece riferito che la Banca di Francia è intervenuta al fixing vendendo 15 milioni di dollari e 200 milioni di marchi nel tentativo di stabilizzare il franco all'interno del Sistema monetario europeo. La crisi politica che attraversano gli Stati Uni' ti, per lo scandalo della vendita di armi all'Iran, costituisce una minaccia per l'economia dell'Europa, se essa dovesse tradursi in un nuovo brusco calo del dollaro. L'effetto di un dollaro più debole sarebbe negativo per 1 «Dodi- ci» e potrebbe comportare una revisione al ribasso delle previsioni per il 1987. In queste condizioni, l'Europa dovrà preoccuparsi, ancora più di adesso, di «fare da sola», come si rileva negli ambienti comunitari. Gli esperti della Cee rilevano che il calo del dollaro si traduce, da una parte, in un calo delle importazioni degli Usa dalla Cee e in un aumento delle esportazioni dagli Usa nella Cee e, d'altra parte, in una riduzione dei prezzi agricoli mondiali. Inoltre, un calo del dollaro rischia di creare tensioni nello Sme, per il rafforzamento del marco all'interno del sistema europeo, con consguenti tensioni fra monete forti e monete deboli. L'occasione per queste riflessioni è offerta da un intervento al comitato Cee economico e sociale, 11 Ces, del commissario responsabile per gli affari economici, Alols Ffeiffer, che ha chiuso la sessione mensile dell'organo ^pnsultlvo della, Comunità euroipawr in cui sie-i dono rappresentanti di tutte le parti sociali. Nel suo intervento, il commissario Pteiffer ha sottolineato — si apprende da fonti comunitarie — che la Cee deve comunque contare solo sulle proprie forze per consolidare la ripresa economica, confermare la riduzione del tasso di inflazione e lottare contro la disoccupazione, attraverso la «strategia cooperativa» che impegna le forze sociali In uno stesso sforzo. Quattro anni di cambi marco-dollaro

Persone citate: Reagan