« Petroli, una frode protetta » di Claudio Cerasuolo

« Petroli, una frode protetta » Il pm: Giudice e Loprete gestirono collegialmente la truffa « Petroli, una frode protetta » Le richieste dell'accusa si conosceranno lunedì - Le «amicizie pericolose» dei due generali al vertice delle Fiamme Gialle TORINO — Le richieste di pena per Raffaele Giudice, ex comandante generale della Finanza e per Donato Lo- iprete. ex Capo di Stato l^^l^ore. saranno formulate lu-Fnedl dal pubblico ministero Vittorio Corsi, impegnato nella requisitoria al processo per lo scandalo dei petroli. Ieri il rappresentante dell'accusa, che ha parlato per oltre sei ore. ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto a trattare congiuntamente le due posizioni processuali, a suo avviso, inscindibili: «Da parte di Giudice e di Loprete, c'è stata una conduzione collegiale dei vertici delle Fiamme Gialle, tesa a garantire protezioni al contrabbando dei petrolieri, sollecita a trasferire gli ufficiali scomodi e "non allineati" che potevano minacciare le truffe costate allo Stato 300 miliardi di imposte evase tra il 74 e il 78». •Impossibile dividere in maniera netta e precisa — ha detto ancora 11 pm — le responsabilità dell'uno e dell'altro. A volte, per vanificare le indagini su una certa azienda, come nel caso della prima verifica del 1972 alla Sipca del petroliere e amico Bruno MusselU, si attivava il "canale" Loprete, a volte il "canale Giudice", come nel caso delle indagini del colonnello Aldo Vitali sui Depositi Costieri Alto Adriatico (soci MusselU, Milani e Gissi), indagini condensate nel famoso "appunto Vitali" del gennaio 76, una potenziale bomba per i petrolieri, disinnescata con il tempestivo allontanamento del troppo intraprendente Vitali da Venezia». l^n^Gjss^jS^attire.-Ga-, Flassl, ir consulente é faccen-; Amicizie pericolose. Per il dottor Corsi sono i legami dei due generali con 1 petrolieri MusselU. gli ex ufficiali Vin- o o a l dlere Primo Bolzani. Gissi lasciò 11 Corpo per diventare imprenditore, utilizzando le amicizie di ex colleghi. Ha affermato il pm: « Gazassi ha ammesso: "Abbiamo strumentalizzato l'amicizia di Gissi per Loprete". Quando arrivava una pattuglia nelle aziende di Gissi e Calassi, bastava far sapere che loro erano ex ufficiali del Corpo e i finanzieri facevano marcia indietro, o, se erano abituati a richiedere un compenso per il loro silenzio, ribassavano la richiesta di tangenti. Al dibattimento. Gissi ha ammesso che la sua confidema con l'ex capo di Stato Maggiore, che era stato suo professore all'Accademia, risaliva al 76. Tuttavia ha specificato: "Già nel 72 avevamo avuto un incontro, promosso da Mussel11". L'incontro a treawennea Roma, a casa di Loprete: c'era stata la prima verifica alla Sipca e MusselU chiedeva protezione. E' soltanto il primo di una lunga serie di favori che Loprete fece a Musselr li». MusselU, a sua volta contraccambiò, accedendo ad una richiesta di Loprete. che insisteva per presentargli il generale Giudice. Commenta il dottor Corsi: •MusselU ci ha spiegato i motivi per cui cercava di evitare quella presentazione. Immaginava che Giudice gli potesse chiedere aiuto per il figlio, che navigava in cattive acque con una sua azienda, la Punta. Richiesta che puntualmente Giudice gli fece: MusselU fece avere alla Punta 400 milioni in buohi benzina». L'appunto Vitali. E' il famoso rapporto del colonnello Aldo Vitali, che nel gennaio del '76 segnalava i traffici sospetti dei Depositi Costieri Alto Adriatico di Porto Marghera. Nell'analisi di Corsi emergono Inquietanti particolari: • Vitali chiese al capitano Ciccone del centro occulto di Padova, informazioni su uno dei soci dei Costieri, certo Mussele, alias MusselU. Per tutta risposta Ciccone gli inviò notizie irrilevanti». L'anonimo veneziano. Continua nella sua analisi il pm: •Il 21 febbraio arriva al Comando Generale, della Finan-, za un anonimo, firmato da' "onesti'ì-funzionari della Do-, gana di Venezia, che si lamentavano di Vitali, e invocavano indagini sul suo conto. L"'anonimo veneziano" è la scusa che serve a Loprete e Giudice per ritorcere contro l'ufficiale la minaccia che incombe sui Costieri. Da inquisitore, Vitali diventa inquisito, e oltre al trasferimento, si becca pure un giudizio negativo nelle note carattteristiche». Claudio Cerasuolo

Luoghi citati: Gissi, Padova, Roma, Torino, Venezia