Tre saggi per la conferenza energia

Tre saggi per la conferenza energia L'economista Baffi, l'oncologo Veronesi e il giurista Elia presidenti dei comitati Tre saggi per la conferenza energia Dovranno preparare le relazioni iniziali - Ancora polemiche per l'esclusione dei tecnici Enea DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — L'economista Paolo Baffi, l'oncologo Umberto Veronesi e il giurista Leopoldo Elia saranno i presidenti dei tre comitati tecnlciisnhe dovranno;(predisporre le relazioni introduttive alla Conferenza suilìecergia. Prima del «via» definitivo ai lavori preparatori, previsto per la settimana prossima, Zanone dovrà nominare gli altri membri delle commissioni. L'elenco stilato dal governo, ancora ri toccabile marginalmente e comunque non ufficiale, continua ad alimentare polemiche. Appare scontata l'esclusione dei tecnici Enea, Eni ed Enel, decretata d'accordo con una rappresentanza bicamerale, il comitato dei 12, sul presupposto che si tratti di studiosi in qualche modo vincolati alla politica energetica dei rispettivi enti. Ma la decisione ha suscitato un ve spaio. Dopo le proteste di Umberto'Colombo, presiden te dell'Enea, ieri i dirigenti dell'ente hanno definito -inaccettabile, la scelta e «te siva della dignità dei tecnici e dei ricercatori la presunta attribuzione di parzialità dell'ente nell'attuale dibattito sull'energia.. Protestano anche i ricercatori della Cgil («La scelto conferma. la logica di chi vede gli cut in alcune occasioni è bene non fidarsi, colpendo strutture e competenze non facilmente addomesticabili-). Dall'altro versante rispondono gli ecologisti della Lega per l'ambiente. L'esclusione è opportuna, dice Chicco Testa, perché -in tutti questi anni gli enti energetici hanno sempre dimostrato di non essere al servizio degli interessi del Paese-. La lista degli scienziati che faranno parte dei comitati (dovrebbero essere 36, ma il numero può essere ritoccato) è discussa anche sotto un altro aspetto. Ambientalisti, democrazia proletaria, esponenti della Sinistra indipendente come Nebbia, e con intensità minore il pel, lamentano un'insufficiente presenza di scienziati critici verso la scelta nucleare. n più scontento è il tmo- proletario Edo Ronchi: se-' condo i suoi conti, tolti gli scienziati che non si sono mai schierati ufficialmente, tra quelli che rimangono 11 rapporto è di 3 a 1 in favore dei: Jilonucleari. Da questo fronte composito è arrivata, la proposta, formulata dti-' rante i lavori del comitato dei 12, di chiamare nei comitati anche altri scienziati «verdi», come il professor Tiezzi, in aggiunta a quelli già presenti (Mattioli, Scalia, Giovenale, Cortellessa, Bettinl). Nel comitato bicamerale sono stati discussi anche nomi già inseriti nella lista. Per esempio quelli di Felice Ippolito («Ha ancora rapporti con l'Ansaldo, un'industria proiettata sul nucleare?-, chiede il radicale Tessari) e del professor Sennis: la presenza di quest'ultimo, dirigente del dipartimento protezione e sicurezza dell'Enea, secondo alcuni contraddice la decisione di escludere i tecnici degli enti energetici. A decidere saranno Zanone e gli altri sette ministri del comitato promotore della Conferenza.

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