Non c'è pace per l'ascolto tv di Maria Grazia Bruzzone
Non c'è pace per l'ascolto tv «Altro rinvio per FAuditel, sistema elettronico di rilevamento Non c'è pace per l'ascolto tv Saranno rispolverate le vecchie indagini telefoniche -1 tanto attesi controlli comuni dell'«audience» dovevano scattare già lo scorso settembre - Ora si parla di gennaio, ma senza certezze ROMA — Tre mesi senza dati ufficiali sull'ascolto televisivo. D'autunno poi, quando comincia la stagione e Rai e privati lanciano la nuova programmazione dopo la pausa estiva. Non è mai accaduto. La causa: un ennesimo rinvio dei rilevamenti elettronici dell'Auditel. La madornalità della situazione in un periodo in cui sugli ascolti si decidono gli stanziamenti pubblicitari della stagione a venire è cosi grande che ha cos: retto l'Unione degli inserzionisti (TJpa) e l'Associazione delle agenzie pubblicitarie (Assap) a rispolverare le vecchie indagini telefoniche, varando in fretta e furia una nuova tornata che partirà il 1° dicembre. La notizia non è ancora ufficiale. Il rinvio sarà formalizzato solo questa mattina in una riunione del comitato tecnico dell'Istituto di ricerche, che mette per la prima volta in comune gli sforzi di tutte le emittenti, pubbliche e private. I rilevamenti comuni tanto attesi sarebbero dovuti scattare, finalmente, lo scorso settembre. I moderni Meters piazzati nelle case di 632 famiglie italiane (poi sarebbero diventate 2300) possono scandire minuto per minuto le quote dell'ascolto televisivo, pacificando i contendenti e fornendo una base sicura agli investitori di pubblicità. «/I primo slittamento l'ha causato la Sip, che doveva mettere le spine che collegano al telefono le scatole nere dei misuratori — si giustifica Pancini, direttore dell'Auditel — per contratto dovevano essere installate in un mese, a partire da maggio. Ma alla fine dell'estate non ce n'era neppure una». La nuova data del decollo diventa cosi 11 15 novembre, annunciata in pompa magna durante il Convegno Nazionale della Pubblicità che si svolge a Roma a fine ottobre. E poi? Poi non succede niente. «All'unanimità il consiglio dell'Auditel ha deciso il rinvio accettando la richiesta di accertamenti presentata nel comitato tecnico» dice Felice Lioy. direttore dell'Upa-Assap. In pratica un istituto imparziale, il Politecnico di Torino, dovrà verificare la tara¬ tura dei delicati apparecchi che dovranno intercettare la sintonia dei televisori con i vari canali tv preparando dettagliate schede tecniche. Rinvio a quando? Gennaio, probabilmente. Pancini non vuole dirlo con esattezza. Troppe sono state ormai le dilazioni. «Visto quello die è in gioco, meglio che le garanzie siano le massime possibili», sottolinea. E gli utenti pubblicitari? «Hanno aderito alla richiesta di verifica anche se non possono dirsi soddisfatti», dice ancora Lioy. Le nuove indagini « telefoniche», per quanto imperfette, tapperanno insomma il buco. Dispiaciuta è anche Eurotv: -Ci fidiamo di più delle macchine. La memoria umana è labile e il nostro marchio che compare sui programmi insieme a quello dell'emittente locale genera confusione», dicono alla reteconsorzio proprietà della Parmalat. Una cosa è certa. Solo con la fatidica interconnessione ai privati — spiega Lioy — il Meter potrà realizzare interamente le sue promesse elettroniche: fornire la misura esatta dell'ascolto non solo dei programmi, ma degli spot pubblicitari, sottraendoli alla sorte incerta a cui li ha costretti il telecomando. E stabilire per questa via il giusto prezzo degli spazi pubblicitari: tanto Canale S alle otto di sera, tanto Rai 2 alle dieci e trenta, tanto al mattino su Rai 1. E cosi via. Una vera rivoluzione. Maria Grazia Bruzzone
Persone citate: Felice Lioy, Lioy, Pancini
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