La Borsa si raffredda

La Borsa si raffredda La Borsa si raffredda Indice -0,29% - Fiat in controtendenza - Non sottoscritto il 75% dei diritti Or risparmio MILANO — 81 contano sulla punta delle dita le riunioni del 1986 che hanno registrato un giro d'affari inferiore ai cento miliardi di lire. E' U caso della seduta di ieri, a conferma dell'apatia e dell'incertezza dell'attuale fase del mercato mobiliare. La lenta marcia della Borsa, dopo i timidi segnali affiorati in questa settimana, sembra già esaurita. Ieri, i venditori sono tornati a prevalere sulla scena di Piazza Affari e solo la discreta, ma continua, azione degli operatori istituzionali (pure dei fondi) ha impedito che il listino tornasse ad accusare vistosi arretramenti. La riunio- . ne, comunque, si è chiusa con 1 un calo, pur modesto (-0,29% a quota 716,29), Intanto, complici gli scioperi dei bancari, slitta di qualche giorno la liquidazione di fine mese. FIAT — Unico titolo-guida in controtendenza, l'ordinaria della capogruppo torinese prosegue nella lenta risalita. Ieri, in chiusura, è stato segnato un prezzo di 14.100 con qualche correzione al ribasso nel dopo (ma è stata mantenuta quota 14 mila lire). Meno marcato il rimbalzo dell'Ili, ascesa oltre le 28 mila lire. SNIA — Anche la società milanese del gruppo Fiat compie il salto nel parabancario e lo fa, come è ovvio, con la collaborazione della Gemina. E' stata costituita una società (al 90% Snia, al 10% Gemina) che opererà nel campo del factoring. Intanto resta Invariata la quotazione della Snia Fibre, al di sotto del prezzo di collocamento di tremila lire, a riprova del malessere che colpisce i titoli di nuova emissione. DE BENEDETTI — La frontiera più delicata è. in ogni caso, rappresentata dalla scuderia De Benedetti. Non a caso il gruppo che più si è impegnato nella Borsa (e con le azioni di risparmio) soffre di più l'ondata di ritorno. Per quanto riguarda le ordinarie va rilevato che le operazioni marciano in maniera soddisfacente: il 96,3% della Tecnost è stato sottoscritto; stessa sorte per il 98% delle risparmio convertibili e per il 99% delle nuove ordinarie. Assai diversa è la sorte per le emissioni di risparmio: inoptato il 75% (ovvero 32,4 milioni su 43,1 milioni emesse) delle risparmio non convertibili Cir; 1,9 milioni di Cofide (però su 88 milioni di titoli); ben 16,5 milioni, su 20, di Latina risparmio. Il problema, insomma, è grave e non a caso De Benedetti lo sta affrontando anche in sede politica (ma i progetti finanziari per il rilancio sono già quasi pronti). BANCHE — Cresce il monte dividendi del Credito Italiano. Il presidente dell'istituto dell'Iri, Alberto Boyer, ha anticipato che la banca dovrebbe assicurare un dividendo unitario invariato (90 lire) alla base azionaria allargata dall'aumento di capitale da 320 a 500 miliardi di lire. Oggi, tra l'altro, verrà varata l'operazione di aumento mista della Comit, da 630 a 1050 miliardi di lire. Mentre è stata annunciata la felice conclusione dell'operazione di classamento del 25% del capitale ordinario Interbanca, premèssànfler la quotazione dell'azione in Piazza À'ffa- ri- u. b.

Persone citate: Alberto Boyer, De Benedetti

Luoghi citati: Latina, Milano