Non quadrano i conti della Cee il passivo sale a 1900 miliardi

Non quadrano i conti della Cee il passivo sale a 1900 miliardi Diventa più difficile l'intesa sul bilancio per il 1987 Non quadrano i conti della Cee il passivo sale a 1900 miliardi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Riuniti a Bruxelles per approvare in seconda lettura il bilancio comunitario per il 1987, l ministri dei Dodici si sono trovati di fronte a un «buco» per l'86 (l'esercizio, quindi, che sta per concludersi) senza le risorse necessarie a colmarlo. Il problema già non facile di far quadrare i conti per l'anno prossimo, nell'inevitabile braccio di ferro autunnale con il Parlamento europeo, si complica e richiede cure non facili: i medici sono molti, ciascuno con la sua opinione. In ogni caso appare chiaro che anche quest'anno sono le ingenti spese per la politica agricola comunitaria (due terzi del budget) a determinare scelte, strategie e anche contrasti. A settembre la Commissione aveva già denunciato, per il bilancio 1986, un «buco» di 776 milioni di Ecu che è oggi salito a 1300 (circa 1900 miliardi di lire). E' imputabile soprattutto a minori dazi e prelievi; e già si parla di un reale squilibrio finale di 1778 milioni di Ecu. La richiesta da parte della Commissione Cee di un bilancio rettlficativo è stata respinta dai ministri dei Dodici, i quali hanno invitato l'esecutivo comunitario a «/ore fronte alle proprie responsabilità» nel quadro del poteri di cui dispone. 'Un bilancio rettificativi) avrebbe danneggiato i fondi strutturali», ha osservato il sottosegretario al Tesoro Carlo Fracanzani, che ha guidato la delegazione italiana nella seduta notturna (i lavori si concludono stamane). La Commissione potrà fare qualche «economia», e assorbire cosi parte del disavanzo. Ma il resto si rovescerà sull'anno prossimo, peggiorando quella che è già una situazione abbastanza tesa. Sul bilancio 1987 approvato dai ministri in prima lettura (35.945 milioni di Ecu, cura 52 mila miliardi di lire) U Parlamento , di fjj( : asburgo aveva apportato il mese .scordo significative modifiche: formalmente il bi¬ lancio aumentava soltanto di 13 milioni di Ecu. in realtà si accrescevano di 536 milioni le cosiddette spese non obbligatorie (cioè, per esempio, le spese strutturali), a danno degli interventi «obbligatori» per l'agricoltura. Inoltre il Parlamento aveva proposto un finanziamento di 2500 milioni di Ecu per avviare il destoccaggio, primo passo in una cura radicale della polìtica agricola. Un milione e mezzo di tonnellate di burro, 1,3 di latte in polvere, 16,4 di cereali, 590 mila tonnellate di carne bovina: le «montagne» invendute, che invecchiano nei magazzini comunitari, sono costate 12 miliardi di Ecu (oltre 17 mila miliardi di lire); in realtà, sovente avariate, valgono molto meno. Le sole spese di stoccaggio sono di 3832 milioni di Ecu, circa 5500 miliardi di lire: più del fondo sociale o di quello regionale, che si aggirano entrambe sui 2500 milioni di Ecu. Dì qui l'iniziativa di Strasburgo, affiancata da una richiesta di riduzione delle quote del latte che i ministri dell'Agricoltura, hanno già respinto. La stessa fine tocca ora ai fondi per avviare il destoccaggio, che secondo il Parlamento avrebbe consentito già l'anno prossimo risparmi con cui fronteggiare almeno in parte il crescente disavanzo comunitario. Sul tavolo dei Dodici c'è la proposta di tagliare sostanzialmente il bilancio approvato dal Parlamento (38.458 milioni di Ecu. se si includono i 2500 per il destoccaggio). Se dovesse passare senza modifiche, ì ministri approverebbero un bilancio (da sottoporre il mese prossimo a Strasburgo) di 36.245 milioni di Ecu; un bilancio che, rispetto alle risorse proprie disponibili, lascerebbe ancora un margine di 730 milioni di Ecu. Margine, si sottolinea a Bruxelles, puramente teorico: le spese dell'onnivora politica agricola saranno di almeno 3500 milioni superiori a quelle iscritte a bilance, „ lo Galvano

Persone citate: Carlo Fracanzani, Galvano

Luoghi citati: Bruxelles, Strasburgo