Flotta Lauro all'incanto

Fiotta Lauro all'imanto Lo ha deciso Zanone per la società in gestione commissariale Fiotta Lauro all'imanto La Finlauro, che 10 mesi fa aveva firmato una convenzione di acquisto, cita il ministero ROMA — La flotta Lauro, attualmente in gestione commissariale, è di nuovo all'asta. L'ennesimo colpo si scena è stato deciso ieri dal ministro dell'Industria, il liberale Zanone. Si riapre cosi una partita che vede in lizza molti pretedentl. La Finlauro (la società costituita dalla Chandris Italia, dall'armatore genovese Luciano Occhetti e dal fornitore di bordo veneziano Giancarlo Ligabue), che dieci mesi fa aveva firmato una convenzione per l'acquisto (a 9 miliardi di lire) della società armatoriale napoletana, ha annunciato un ricorso al tribunale contro il ministero dell'Industria per inadempienza contrattuale. I legali della Finlauro rivendicano anche la validità del decreto di cessione della flotta sottoscritto il 22 aprile scorso dall'allora ministro dell'Industria, Altissimo. L'operazione di vendita venne però sospesa con l'avvio di un'indagine parlamentare. La gara si è riaperta, informa un comunicato ministeriale, perché «nelle ultime settimane sono state presentate alcune offerte sensibilmente migliorative rispetto a quella della Finlauro». Al fine di garantire la trasparenza dell'operazione e di tutelare gli interessi produttivi-occupazionali 11 ministro Zanone, anche per riguardo verso i creditori, ha ritenuto opportuno riaprire la trattativa che «avrà come base di partenza le condizioni della migliore delle offerte finora pervenute». Negli ultimi tempi la flotta Lauro si è fatta improvvisamente appetibile. All'offerta della Finlauro si sono affiancate in rapida successione altre tre consistenti proproste. Alla fine di settembre è sceso in campo l'armatore di Torre del Greco, Giovanni Di Maio, pronto a versare mezzo miliardo in piti del 9 miliardi offerti dalla Finlauro. Ai primi di novembre, con un rilancio di 9 miliardi e 100 milioni, si è fatta avanti una cordata formata dall'imprecatore napoletano Eugenio Bontempo, dall'armatore Salvatore Pianura e dalla finanziarla pubblica Fime. E la settimana scorsa sono entrati in gioco gli armatori siciliani Matacena (titolari dei traghetti Caronte sullo Stretto di Messina), con un'offerta tonda di 10 miliardi. L'asta partirà, da questa cifra. Soddisfazione alla flotta Lauro per. questa decisione, che 'testimonia la vitalità dell'azienda». L'ex impero dell'armatore napoletano è costituito da sette navi, di cui sei merci e una sola da crociera, la ben nota 'Achille Lauro», attualmente in servizio in Sudafrica, anche come grande Casinò navigante. Nei prossimi giorni la «Lauro» si trasferirà In Australia per le ultime fasi delle regate di Coppa America. e. p.

Luoghi citati: America, Australia, Italia, Lauro, Messina, Roma, Sudafrica, Torre Del Greco