Più affari tra Italia e Algeria

Più affari tra Italia e Algeria «4 I colloquiarti Craxi del ministro degli Esteri, ^ahin% Più affari tra Italia e Algeria Si è parlato anche di collaborazione per favorire pace e stabilità nel Mediterraneo ROMA — Il ministro algerino degli Esteri Taleb Ibrahimi ha iniziato ieri sera la fitta serie di colloqui previsti nella sua visita ufficiale a Roma Incontrando a Palazzo Chigi Craxi, con il quale ha focalizzato i temi della collaborazione politica ed economica fra i due Paesi, messa a punto nel corso del viaggio compiuto il mese scorso dal presidente del Consiglio ad Algeri. I dettagli di questa nuova fase dei rapporti bilaterali, come è definita dalle autorità algerine, saranno perfezionati oggi in un duplice colloquio fra Andreotti e Ibrahimi che renderà poi visita anche al presidente Cossiga al Quirinale. n punto centrale della nuova iniziativa formulata ad Algeri da Craxi è rappresentata dalla creazione di un «gruppo di appoggio», fra i Paesi europei che s'affacciano sul Mediterraneo e al¬ cuni Stati arabi, per Incoraggiare la stabilità e la pace nella regione. Alle stesse esigenze rispondeva anche la visita appena conclusa a Roma del ministro degli Esteri egiziano Meguld, il quale dopo aver consegnato a Craxi un messaggio personale del presidente Mubarak, ha concluso una serie di accordi economici e finanziari che, aumentando gli aiuti italiani, vanno incontro alle esigenze del Cairo. Anche nel corso della visita del ministro algerino devono essere perfezionate intese di carattere economico e finanziario per la costituzione di società miste in alcun settori di comune interesse (impiantistica, pesca, prodotti di consumo) mentre all'inizio di dicembre una missione di operatori governativi dovrebbe definire alcuni progetti di collaborazione industriali che interessano, fra gli altri, la Pirelli e la Fiat, per la costituzione di una joint-venture per l'assemblaggio di autoveicoli. Questo attivismo della politica mediterranea dell'Italia si era concretizzato nei giorni scorsi anche con la venuta a Roma del ministro jugoslavo Dizdarevic, con la visita a Malta di Craxi e Andreotti nel corso della quale era avvenuto l'incontro a sorpresa con il Ubico Mansour, che ha provocato esplicite riserve nel partito repubblicano. Dopo un polemico fondo pubblicato dalla «Voce repubblicana» nel quale si sosteneva che -il disgelo con Gheddafl è stato deciso unilateralmente da Craxi e Andreotti-, ieri alcuni parlamentari del pri hanno presentato un'interpellanza al governo per conoscere i temi del colloquio La tesi espressa dal partito repubblicano è che «i movimenti della diplomazia italiana vanno inquadrati nel contesto della linea di solidarietà europea nella lotta al terrorismo, perché l'apertura americana a Khomeini non giustifica le aperture europee a Gheddafi o Assad-. Il revival mediterraneo della politica italiana sarà anche al centro del periodico vertice italo-francese che si svolgerà venerdì a Parigi. Paolo Patiuno