Firenze è la capitale del documentario

Firenze è la tapitale del documentario Si apre il 28 novembre il ventisettesimo Festival dei Popoli con 72 opere in concorso Firenze è la tapitale del documentario La rassegna dedicherà anche un omaggio alla Gaumont - Inaugurazione con un convegno internazionale di «antropologia urbana» ROMA — La rassegna internazionale del film di documentazione sociale in programma a Firenze dal 28 novembre al 6 dicembre è quest'anno preceduto da un Convegno internazionale di antropologia urbana, dal quale dovrebbe partire una ricerca che sarà poi condensata in un documentario prodotto dal Festival dei Popoli. La convivenza nelle grandi aree sarà dibattuta, dal 25 al 28 novembre, daesperti e studiosi attraverso i temi dell'immigrazione, del lavoro e dell'organizzazione del territorio. Nei nove giorni die il Festival dei Popoli dedica alla sua ventisettesima Rassegna del film di documentazione sociale, saranno proiettate 72 opere provenienti da trenta Paesi. Il cartellone dell'appuntamento toscano prevede, inoltre, la conclusione della triennale selezione di «cinema e jazz-, una retrospettiva del documentario finlandese e un omaggio alla Gaumont che il 6 dicembre presenterà in anteprima per l'Italia due episodi su Fantomas girati da Louis Feuillade tra il 1913 e il 1914 per la casa francese cìie ha da poco festeggiato i suoi novant'anni di attività. Finora la Rassegna del film di documentazione proponeva esclusivamente opere inedite per l'Italia. Da quest'anno invece si è deciso di aprire la ribalta fiorentina anche a quelle opere meritevoli che qualche operatore del settore può avere già avuto occasione di vedere in qualche altra manifestazione. > Questa apertura — osserva Franco Lucchesi, presidente del Festival dei Popoli — non ci impedisce comunque di presentare, per un buon settanta per cento, opere inedite in Italia. E ciò è dovuto al prestigio della nostra rassegna che, a differenza di altre manifestazioni, riserva al film di documentazione il ruolo di protagonista. D'altra parte il nostro festival si svolge a chiusura della stagione cinematografica e non potevamo pretendere ,41 monopolio esclusivo di'tutta la produzione documentaristica di qualità». Quindici sono quest'anno i documentari in concorso: Acta General del Chile di Miguel Littin (Cile); Eau/Ganga di Viswanadhan (India); The four horsehmen: you cannot cali this peace di David Munro (Gran Bretagna); Francois Simon la présence di Ana Simon e Louis Mpuchet (Francia); I love dollars'di Jóhqii van der keuken (Olanda); Inughuit di Staffan e Ylva Julèn (Svezia); Loving Krishna di Alien Moore e Akos Kostor (Usa); Mangui, onze ans peut-étre di Jacques Doillon (Francia); Matkakuvia Maasta - Travelogues from the earth di Timo Linnasalo (Finlandia); Mother Teresa di Ann Petrìe e Jeannette Petrie (Usa); Are we winning, Mommy? America and the cold war di Barbara Margolis (Usa); Ojcowizna the patrimony di Ireneusz Engler (Polonia); Routine Pleasures di Jean Pierre Gorin (Usa, Rft, Francia, Inghilterra); Satyajit Ray di Shyam Benegal (India); Storie di cinema e di emigranti: arriva Frank Capra di Gianfranco Mingozzi (Italia). Questa produzione sarà giudicata da una giuria di registi ed intellettuali nella quale figura anche Carlo Lizzani. Inoltre quest'anno per i film in concorso è stato istituito un premio del ministero della Pubblica Istruzione che verrà attribuito da una giuria formata da studenti delle Scuole medie superiori di Firenze. Nell'ambito del festival è previsto un seminario internazionale sul documentario in Italia che tratterà i problemi connessi alla produzione e distribuzione del cinema di documentazione. e. b.