Duello in tv tra filosofi di Ugo Buzzolan

Duello in tv tra filosofi Da ieri su Raitre la seconda serie di «La clessidra» Duello in tv tra filosofi Vattimo ha polemizzato con Sini - Stasera «Il cammino delle idee» su Les Annales e Braudel .Dopo 2'orgia di show e di contenitori, all'inizio di ogni settimana riesce a farsi largo la cultura con la C maiuscola. Sono due trasmissioni simili nello spirito ma diverse nella struttura, La clessidra al lunedi e II cammino delle idee al martedì, entrambe su Raitre. La clessidra è alla sua seconda tornata (la prima era andata in onda nella tarda primavera). E' un esperimento audace che solo qualche anno fa sarebbe sembrato impossibile anche perché giudicato antitelevisivo. E' un serrato dibattito filosofico su vari argomenti, ma tutti riguardanti 11 pensiero, oggi. Da una parte c'è Gianni Vattimo, docente di filosofia teoretica, e dall'altra un ospite, illustre collega: il confronto viene regolato dal fluire della sabbia di una clessidra luminosa che limita gli interventi a tre minuti. Ieri sera Vattimo ha polemizzato con Carlo Sini, lunedì prossimo discuterà con Pier Aldo Rovatti, e infine con Italo Mancini e con Claudio Magris. n cammino delle idee è invece una serie di interviste a personalità dellintelligenza europea che stanno fra cultura umanistica e cultura scientifica: martedì scorso c'è stato l'incontro con Karl Popper, stasera il capitolo è dedicato alla scuola storiografica Les Annales e alla Maison des Sciences de l'homme di Pari¬ gi, con Jacques Le Goff, Maurice Aymard e Alberto Tenenti in primo piano: si parlerà della grande lezione di Fernand Braudel e del metodo della storia cosiddetta globale perché legata a molteplici discipline. Le obbiezioni a programmi di questo tipo sono prevedibili: troppo difficili, e rivolti soltanto ad una piccola frazione di pubblico, rischiano oltre a tutto l'accusa di costi¬ tuire per la Rai un alibi culturale. Il che può essere anche vero. Ma io penso che sia La clessidra sia II cammino delle idee siano da considerare con netto favore. In un panorama tv come quello attuale — sempre più pericolosamente incline alla commercializzazione, allo sbracamento o, nella migliore delle ipotesi, alla mistura dei generi e alla confusione dei temi — ben vengano trasmissioni di impegno serio, trasmissioni sanamente specialistiche che suggeriscono alla platea motivi di approfondimento e di riflessione. Difficili? Forse, ma reagiscono al troppo facile imperante, e reagiscono, bisogna dire, senza nessun tono di cattedra spocchiosa. Sicuramente non ci sarà la platea di Fantastico, eppure io sono convinto che ci sia piti gente di quanto si supponga: non solo addetti ai lavori, studenti, intellettuali ecc., ma via via anche spettatori attirati proprio dalla rubrica anomala, dalla proposta insolita. La clessidra offre un duello verbale altamente stimolante, un sottile gioco incessante e penetrante di dialettica che sforza l'ascoltatore al ragionamento; e II cammino delle idee offre nelle lucide esposizioni degli intervistati le linee fondamentali della cultura europea di questi ultimi decenni. Sicuramente sarebbe auspicabile che tra queste rubriche (queste e similari) e la media della programmazione tv non ci fosse il forte salto in effetti esistente, e che il distacco potesse venir colmato almeno in modo parziale; d'altronde ritengo che non sia più da accettare il concetto di trasmissione per tutti, retorico e utopico concetto che promuove soltanto l'abbassamento di qualità. Ugo Buzzolan