Comitati anti-tasse in tuff'Italia

Comitati anti-tasse in tuff'Italia Comitati anti-tasse in tuff'Italia «Non ci fermeremo» - Una manifestazione a Genova in dicembre - Proposta di legge di iniziativa popolare TORINO — Più di trentamila cittadini hanno partecipato domenica alla marcia antifisco. Lo dicono in questura, lo conferma il comando dei vigili urbani. Il novanta per cento del manifestanti erano di Torino e cintura. Un centinaio di persone sono arrivate in treno da Genova, altre da Roma, Bologna, Ancona e dal Piemonte. Ceto medio in maggioranza ma anche lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi mescolati al Uberi professionisti... ' commercianti, artigiani, piccoli imprendito-l ri Dei politici soltanto la delegazione del msi composta da sei deputati si è data da fare: alla partenza del corteo con un blitz che non ha incontrato resistenze la delegazione ha conquistato la prima fila dietro lo striscione. Con loro è rimasto Marco Pannella giunto in ritardo. C'era anche U socialista on. Filippo Fiandrotti, stupito di Incontrare tra la folla «tanti compagni*. Tra le adesioni che uno degli oratori, l'economista Sergio Ricossa, ha letto durante U suo intervento al cinema Lux, quella del difensore civico Alberto Bertuzzi e quella del sindacato autonomo del lavoratori finanziari: -Stanchi di non poter operare come dovrebbero contro gli evasori, quindi nostri amici*. Programmi — In un volantino distribuito durante la marcia c'è scritto -Non ci fermeremo». Cosa significa? Spiegano i leader del movimento di liberazione fiscale: • Vuol dire che se il governo non prenderà provvedimenti nel senso richiesto la protesta continuerà». Il prossimo appuntamento? -A Genova entro la prima decade di dicembre. Si sta formando un comitato simile al nostro che organizzerà una marcia. An¬ che a Milano si stanno muovendo. L'obiettivo è di costituire una rete di comitati sparsi in tutta Italia e coordinati dal nostro centro torinese». Progetto di legge — Il •movimento» torinese ha preparato un disegno di legge di riforma fiscale. Prevede la semplificazione della denuncia dei redditi sia per i lavoratori dipendenti sia per gii autonomi. Al primo punto la determinazione dell'imposta suddivisa per scaglioni di reddito: fino a 20 milioni, aliquota del 10 per cento: da 20 a SO mi¬ lioni, aliquota del 20 per cento; da 50 a 150 milioni, aliquota del 30 per cento; oltre i 150 milioni, aliquota del 40 Detrazioni: -Per ogni dichiarante spetta una detrazione fissa d'imposta di lire 500 mila; per ogni familiare a carico spetta una detrazione di lire 16.500 al mese; tale detrazione è raddoppiata se il coniuge è a carico o manca». Altre modifiche riguardano la determinazione del reddito dei fabbricati, la deduzione dal redditi agrari, d'improsa e di lavoro autonomo, il termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi. E' chiesto anche che il contribuente possa detrarre dalla denuncia ciò che U fisco gli deve e che adesso gli viene restituito dopo anni e in misura ridotta rispetto agli indici di inflazione. Spiegano quelli del «movimento»: -Se il governo si ostinerà a ignorare il problema, limeremo la bozza di proposta e il testo definitivo sarà illustrato ai cittadini. Quindi inizieremo a raccogliere le 50 mila firme necessarie per farlo approdare in Parlamento». Pier Paolo Benedetto

Persone citate: Alberto Bertuzzi, Filippo Fiandrotti, Marco Pannella, Pier Paolo Benedetto, Sergio Ricossa