Marchesi: «L'emergenza continua»

Matthew «L'emergenza continua» I bianconeri debbono battere l'Atalanta peffefedre 4àl'tunnel delle delusioni Matthew «L'emergenza continua» Assente Cabrini, ancora convalescenti Briaschi, Scirea e Soidà - Sonetti: «Anche noi cerchiamo punti» TORINO — La Juventus si ripresenta al suo pubblico dopo l'eliminazione in Coppa e la sconfitta con il Napoli con l'intenzione e l'obbligo di non fallire più. L'Atalanta, sulla carta, è la squadra giusta per permettere un pronto rilancio in vista soprattutto della prossima gara, l'atteso confronto dell'Olimpico con la Roma, una delle tappe cruciali nella corsa allo scudetto. Ma Rino Marchesi non si fida dei bergamaschi che arrivano a Torino senza gli stranieri Stromberg e Francis, entrambi acciaccati. La formazione di Sonetti non ha brillato molto quest'anno ma c'è un risultato che preoccupa i fans juventini, vale a dire quel pareggio per 1-1 sul campo del Napoli, una credenziale di valore assoluto per questa provinciale. Per di più Marchesi, pur confortato dai progressi di condizione di Platini, Laudrup e Serena, deve ancora rinunciare a Cabrini e Scirea (e a due alternative di rilievo come Soldà e Briaschi). Caricola e Pioli danno le dovute garanzie ma è innegabile che anche oggi non scenderà in campo la vera Juve. «L'emergenza continua — dice il tecnico — anche se, grazie alla sosta, ho avuto tempo di effettuare qualche recupero sul piano della condizione. L'Atalanta non va sottovalutata, è una squadra preparata e quadrata che cercherà di ottenere almeno , un punto. E' una partita importante, non direi delicata. Noi dobbiamo riprendere la nostra marcia, in casa non vinciamo dalla seconda giornata, con l'Avellino. Non voglio però fare pronostici sulla domenica. A me interessa il risultato della Juve, che il Napoli abbia un turno favorevole è un altro discorso». L'Atalanta è stata la prima squadra da professionista di Rino Marchesi. Vi ha militato dal 1956 al 1960 e proprio nell'ultima stagione, il 20 febbraio, i bergamaschi con l'attuale allenatore della Juve in campo vinsero a Torino 1-0 con rete di Zavaglio. Due anni dopo i nerazzurri vinsero 3-2 al Comunale, è l'ultimo successo esterno dell'Atalanta con la Juventus. In quegli anni, durante un incontro di Coppa Italia, Marcitesi segnò sette rigori alla Juventus. Uno nei tempi regolamentari (l'incontro fini 2-2 dopo i supplementari) e sei nei tiri di rigore che allora potevano essere calciati anche dallo stesso giocatore. Nella porta bianconera c'era Vavassori. «Queste cose — ricordo Marchesi — mi sono servite per rammentare ai ragazzi quanto sia sempre stata solida e battagliera questa squadra. Una società che ha sempre amato lanciare i giovani». Fra i bianconeri ricordiamo che provengono o sono passati dall'Atalanta Scirea, Soldà, Cabrini, Bodini. Nessuno sarà in campo oggi. E se per Scirea e Cabrini, dopo tanti anni, si tratta ormai di una partita come un'altra, per Soldà non è certo così. Anche perché il giovane libero prelevato quest'estate dalla società lombarda si è infortunato pochi giorni prima di Scirea e ha perduto la grande occasione di di¬ mostrare di essere davvero il suo erede (finora in campionato ha giocato solo in mediana). Ci saranno invece nell'Atalanta gli ex bianconeri Osti, Limido e Prandelli. E giocherà pure leardi, rivalutato da Sonetti dopo un periodo di quarantena. Il tecnico dei nerazzurri afferma: «Non è detto che l'Atalanta debba perdere per forza. Abbiamo bisogno di punti e ci batteremo al massimo». Prandelli & C. sono pronti a disputare una partita tutto pepe. Franco Battolato

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