Cervantes in tv va povero e solo di Ugo Buzzolan

Cervantes in tv va povero e solo Raidue, da stasera 9 puntate Cervantes in tv va povero e solo Duelli, amori, battaglie in mare e in terra, traversie di ogni genere, contrasti familiari, trionfi e umiliazioni: la vita di Miguel de Cervantes scorre agitata nella cornice fastosa e cupa della Spagna del '500. Non c'è da stupirsi se la tv spagnola ha realizzato una biografia kolossal in nove puntate che stasera approda a Raidue (ma sul tardi, dopo 11 ritorno di Mixer: in prima serata, inamovibile e interminabile, c'è sempre la serie poliziesca Affami Vice). La collocazione in ora quasi notturna potrebbe far pensare ad un programma raffinato e .culturale» destinato all'elite. Tutto il contrario. Questo Cervantes è uno sceneggiato che si presenta con la tipica struttura e gli accenti del racconto popolare (sorvolando sull'ambiguità dell'aggettivo) e che sta scrupolosamente e diligentemente nel solco della tradizione. Basta l'inizio per rendersi conto di cosa si tratta: In un'uiuiiensa pianura battuta dal sole Cervantes a cavallo va, povero e sfiduciato, verso Madrid; il protagonista, un corretto Julian Mateos, è truccato da vecchio, e si vede; attorno un gruppo di macchiette convenzionali. Sembra una sintesi dello sceneggiato: suggestivi paesaggi, ricostruzione d'epoca estremamente accurata, ingenuità di recitazione e di battute, ritmi un po' lenti come si usava una volta in tv. Tra l'altro non si capisce bene quale scopo abbiano queste monumentali biografie e a chi si rivolgano. L'illustrare le vicissitudini di Cervantes ha un senso — sul piano della divulgazione — se le vicissitudini restano in secondo piano e servono di sfondo al vero, sostanziale ritratto di Cervantes, autore, come tutti sanno, di quello che può essere considerato il primo romanzo moderno. Don Chisciotte (e autore anche di novelle, di versi, di commedie). Il guaio è che la dimensione dello scrittore sommo e del perché della bellezza e dell'importanza della sua opera nella Spagna e nell'Europa del sedicesimo secolo cede il posto ad un'altra dimensione, quella del bozzetto avventuroso, colorito, patetico, e superficiale, dove Cervantes — dato quasi per scontato il crearsi del suo grande mondo poetico e fantastico — è soprattutto protagonista di intrighi, sventure e miserie. Comunque piccole tracce di nuovo ci sono, la storia non passa invano: il copione si permette accenni alla torva Inquisizione, al libertinaggio dei cardinali, al potere dispotico del sovrano per cui negli anni della dittatura di Franco produttori, regista e attori sarebbero finiti in galera. E' già qualcosa. Proprio in questo, Cervantes può essere curiosamente paragonato all'altro seria! di stasera su Canale 5, Noni e Sud. che per l'ennesima volta ripropone un feuilleton ambientato durante la guerra di Secessione. Pure Nord e Sud è tradizionalissimo, non sgarra di un centimetro dal cliché del troppo mitico e troppo incensato Via col vento: tuttavia nell'antica zuppa ci sono ingredienti diciamo nuovi — perché anche l'industria americana deve adeguarsi ai tempi — ossia spirito antirazzista, critica dei duri sistemi militari, amori non più platonici ma robustamente sensuali con corpi nudi e amplessi ansimanti. Il che, naturalmente, non toglie che anche Nord e Sud resti un vecchio sceneg giato senza scampo. Ugo Buzzolan

Persone citate: Cervantes, Don Chisciotte, Julian Mateos

Luoghi citati: Europa, Madrid, Raidue, Spagna