Un'asta per San Filippo

Un'asta per San Filippo La «chiesa dei fidanzati» vittima del degrado e dell'incuria Un'asta per San Filippo In vendita mobili, quadri e tappeti: i fondi saranno destinati al restauro per iniziativa di Italia Nostra e degli antiquari - Esposto il Paliotto, capolavoro del Piffetti TORINO — Ancora una volta i privati scendono in campo, con fantasia e impegno economico, per salvare il patrimonio artistico dal degrado che il tempo e la quasi totale assenza di interventi hanno prodotto su monumenti ed edifici. In questo caso, la vittima dell'incuria è la chiesa di San Filippo, in via Maria Vittoria, nata nella seconda metà del '600 e percorsa dal segno del Guarlni prima e del Juvarra poi. Una grande chiesa nel cuore della città e nel cuore dei torinesi, che da sempre amano sceglierla per celebrare 11 matrimonio, tanto da essere ormai nota come la «chiesa dei fidanzati». San Filippo versa in condizioni gravi, anzi gravissime; tra i tanti problemi che affliggono l'antico tempio le pesanti infiltrazioni d'acqua che infieriscono inesorabili sugli stucchi. Italia Nostra da anni sta lottando per sollecitare interventi e, in questa battaglia, ha trovato nelle ultime settimane un prezioso alleato. Si tratta del gruppo ..Amici dell'arte e dell'antiquariato» che, con la collaborazione dell'Associazione piemontese antiquari e il patrocinio di Regione e Comune, ha organizzato un'asta di antiquariato nell'oratorio Venerdì (ore 21) e sabato (ore 17 e 21) andranno in asta, a prezzi di base inferiori dal 15 al 30 per cento alle quotazioni di mercato, mobili, argenti e Sheffield, dipinti, oggetti d'arte, ceramiche, maioliche, porcellane, stampe, disegni e tappeti. Spetterà al pubblico (che potrà visitare l'esposizione a partire da martedì dalle 16 alle 22) giocare al rialzo con un occhio agli oggetti proposti e un altro allo scopo dell'iniziativa. I Filippini hanno deciso di ricambiare l'interessamento per le sorti della più vasta chiesa torinese, esponendo il Paliotto dell'aitar maggiore, uno dei capolavori del Piffetti. I padri sono solo «usuari* del tempio e non dispongono ovviamente delle risorse finanziarie per le opere di consolidamento e restauro. La vicenda della reale proprietà della chiesa è quanto mai complessa: dopo lunghe ricerche si è definitivamente appurato che la proprietà appartiene all'Intendenza di Fi. nanza e non al Demanio. Ma il problema di chi sia tenuto ad intervenire per ar restare il degrado non è stato ancora risolto: l'ente proprie tario o gli usuari? Mentre le pastoie burocratiche infliggono ulteriori ferite alla chiesa, alcuni torinesi hanno scelto di compiere un piccolo gesto e di non attendere per sempre. m. cas Gli oggetti d'arte in vendita saranno esposti al pubblico dal 25 al 29 novembre, ore 16-22

Persone citate: Juvarra, Piffetti, Sheffield

Luoghi citati: Italia, Torino