Elezionia Lima Verso lo scandalo

elezioni Verso lo scandalo Destituita la Commissione elezioni Verso lo scandalo LIMA — I controversi risultati delle elezioni amministrative di domenica scorsa in Perù rischiano di provocare uno scandalo politico: ieri sono stati destituiti tutti i membri della Commissione elettorale di Lima, accusati di violazione di corrispondenza e infrazione alle norme del processo elettorale. Il provvedimento è stato preso dalla Corte elettorale peruviana, un organismo autonomo che è subito stato aspramente criticato da parlamentari del partito Apra, al governo. Il presidente della Commissione elettorale della capitale, Luz Aurea Saenz Arana, ha contestato la sua destituzione. denunciando -interessi politici» Le contestazioni e le denunce di brogli e irregolarità nell'andamento dello scrutinio sono partite dall'opposizione, soprattutto dalla Sinistra Unita e dal Partito Popolare Cristiano, di destra. In questi giorni, la Commissione elettorale della circoscrizione di Lima — la più importante ai fini politici — sta completando lo spoglio delle schede per designare il nuovo sindaco, carica molto ambita. La Sinistra Unita, guidata dall'attuale sindaco di Lima Alfonso Barrantes Lingan (che aspira a un secondo mar.d-Uo) aveva chiesto l'annuilamento delle elezioni nella capitale a causa dei brogli. Come i conservatori, la sinistra accusa il presidente Alan Garda di ingerenza diretta nella campagna elettorale in favore del candidato governativo. Jorge del Castillo. Il Partito Popolare Cristiano ha chiesto la sospensione dello scrutinio: l'i4pra sostiene che la destituzione della Commissione elettorale di Lima è una decisione « inopportuna e arbitraria». La Corte elettorale ha giustificato il provvedimento sostenendo che è stata violata corrispondenza che conteneva verbali dello scrutinio di esclusiva competenza della Corte.

Persone citate: Alan Garda, Alfonso Barrantes Lingan, Arana, Saenz

Luoghi citati: Lima, Perù