Londra, guerra all'Aids

Londra, guerra all'Aids Campagna da 40 miliardi: Non morite d'ignoranza Londra, guerra all'Aids Anche gli «etero» invitati a usare profilattici se cambiano partner LONDRA. — «L'Aids non ha pregiudizi. Uccide tutti*. Questo uno dei minacciosi slogan della colossale campagna di informazione annunciata ieri dal governo britannico per combattere la sindrome da immunodeficienza acquisita. Verranno spesi 40 miliardi di lire per bombardare la popolazione britannica di informazioni: dalle inserzioni sui giornali ai giganteschi cartelloni stradali, dal filmati televisivi agli opuscoli nelle farmacie, dai libretti consegnati a tutte le famiglie, alle campagne indirizzate specialmente ai giovani. Il linguaggio è esplicito. Spesso volutamente brutale. «Aids: non morire d'ignoranza*, si intitola un libretto che sta per essere distribuito in 22 milioni di case. ■17. virus continua a diffondersi — ha affermato ieri in Parlamento il ministro per la Sanità Norman Fowler —: se la popolazione non impara a proteggersi avremo ben presto un alto numero di contagiati. L'arma più efficace è una campagna di educazione pubblica. Il linguaggio sarà diretto: il messaggio deve colpire il segno*. Vi sono stati finora 580 casi di Aids in Gran Bretagna, ma secondo gli esperti il numero è destinato a raddoppiare ogni dieci mesi. «La nostra campagna dice alla gente: non cambiate partner sessuale, ma se lo fate usate profilattici* — ha affermato il ministro Fowler — ed il messaggio per i tossicodipendenti è: "Non bucatevi, ma se lo fate non usate in comune le siringhe". Per ora l'Aids è confinato a gruppi relativamente piccoli. Ma se non agiamo potrebbe diffondersi alla intera popolazione eterosessuale». Tra le misure annunciate c'è la creazione di un ente sanitario nazionale per l'Aids. La sindrome da immunode¬ ficienza acquisita sta avanzando in modo preoccupante in tutto il mondo. Sono 34.448 i casi segnalati fino al 14 novembre, indica una statistica pubblicata proprio ieri a Ginevra dall'Organizzazione mondiale della Sanità, che rivela un sostanziale incremento rispetto alla cifra di 33.217 casi (aggiornata a ottobre) resa nota giovedì a New York da Halfdan Mhler, direttore generale dell'organizzazione. La ripartizione per continenti mostra che in Africa si segnalano 1069 casi, in America 29.273, in Asia 68, in Europa 3694 e in Oceania 344, e indica che i soli Stati Uniti raggruppano il 77 per cento dei casi segnalati nel mondo. Le cifre in possesso dell'Oms vengono fornite dai singoli governi, ma non da tutti; per questo motivo, l'estensione effettiva del flagello Aids riveste proporzioni assai superiori a quelle indicate.

Persone citate: Fowler, Norman Fowler