Scandalo Iran: Reagan sacrifica i «fedelissimi»

Scandalo Iran: Reagan sacrifica i «fedelissimi» Il Congresso indaga mentre si prepara un rimpasto Scandalo Iran: Reagan sacrifica i «fedelissimi» In pericolo Poindexter, Regan e Shultz - Le pressioni di Nancy, sostenuta da Kissinger - I democratici: fornite a Teheran armi per 18 miliardi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Lo scandalo Iran ha messo in luce una serie di clamorose fratture all'interno della amministrazione Reagan. Tre stretti collaboratori del Presidente rischiano di pagare le conseguenze del .Teherangate», come lo definiscono i democratici: il direttore del consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca Poindexter, il capo di gabinetto Regan e il segretario di Stato Shultz. I primi due hanno organizzato lo scambio armiostaggi; Shultz è sotto accusa per aver aggravato la posizione del Presidente rendendo pubblico il suo dissenso. Poindexter, il più probabile capro espiatorio. Regan e anche Shultz potrebbero essere costretti a dimettersi entro Natale, o al più tardi subito dopo il messaggio sullo stato dell'Unione di Reagan, il documento programmatico di politica estera dell'inizio del nuovo anno. Secondo ex funzionari del governo americano, la rosa dei loro potenziali successori è già pronta in parte. D. primo candidato è il senatore uscente Paul Laxalt, ex governatore del Nevada. il più intimo amico del Presidente, che non nasconde di puntare alla Casa Bianca nell'88: il suo maggior merito in politica estera è di aver assicurato la pacifica transizione da Marcos alla Aquino nelle Filippine. Tra i favoriti è anche il sottosegretario alla Difesa Lehman, il responsabile della Marina militare: fu già in lizza per occupare la carica di Poindexter lo scorso dicembre, quando McFarlane si dimise. Si parla anche dell'anziano coordinatore dei negoziati di disarmo di Ginevra Nitze. che da quasi mezzo se- colo è un protagonista della diplomazia americana. Tra i sostenitori di un rimpasto drastico preme la moglie Nancy, che ha la maggiore influenza sul Presidente, e che nei momenti di crisi si assume la responsabilità delle decisioni più difficili. La First Lady è rimasta indignata dagli scambi di accuse e dalle proteste di innocenza che da ieri sui giornali e alla televisione hanno per protagonisti i membri del gabinetto: li ha definiti •uno spettacolo indecente-. Nancy Reagan ha trovato un forte alleato in Kissinger, invitato in segreto alla Casa Bianca per consultazioni l'altro ieri: Kissinger, indicato dal senatore democratico Nunn come uno dei .saggi» che potrebbero tracciare le nuove linee della politica estera americana, ha esortato Reagan ad agire in fretta. Lo stesso avrebbe fatto Nixon in un memorandum riservato. Dopo il fiasco del PresidenEnnio Caretto (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

Luoghi citati: Filippine, Iran, Nancy, Nevada, Teheran, Washington