La Bundesbank non riduce I tassi

La Bundesbank non riduce I tassi Dollaro in calo a 1389 lire La Bundesbank non riduce I tassi FRANCOFORTE — La Deutsche Bundesbank ha mantenuto invariati il proprio tasso di sconto e il tasso lombard rispettivamente al 3,5% e al 5.5% alla fine della regolare sessione quindicinale tenuta a Francoforte dal consiglio direttivo. L'esito della riunione era stato largamente previsto dalla maggioranza degli analisti nonostante alcuni avvertissero di un possibile intervento sui tassi da parte della banca centrale nell'intento di ridurre la liquidità che è cresciuta ben oltre gli obiettivi dell'istituto. Nel primi 10 mesi dell'anno, la massa monetaria è aumentata in Germania ad un tasso annuo del 7,75%, superiore alla fascia del 3,5-5,5% fissata dalla Bundesbank come obiettivo per 186. L'istituto centrale tedesco sembra tuttavia disposto a tollerare, almeno per il momento, questa situazione: «La Deutsche Bundesbank tollererà l'eccessiva crescita della massa monetaria del Paese per ragioni nazionali e superiori, scrive il bollettino finanziario di Francoforte, citando un alto funzionario della banca centrale. La Bundesbank non ridurrà l'espansione monetaria aumentando i tassi d'interesse anche se la crescita della liquidità dovesse raggiungere un livello dell'8% per la fine dell'anno, la banca centrale sosterrà la stabilità o magari una lieve diminuzione dei tassi d'interesse tedeschi. Molti analisti dicono che la banca ricorrerà probabilmente ad altri mezzi, quali l'aumento delle riserve obbligatorie delle banche e la riduzione delle possibilità di accedere allo sportello di risconto presso la banca centrale, per ridurre la massa monetaria. Questa politica rafforzerebbe l'importanza del maggiore strumento che In banca possiede sul mercato del denaro, l'accordo di riacquisto titoli, dicono gli analisti. Ieri intanto il dollaro ha chiuso ancora in ribasso sul mercato italiano dei cambi, dove è stato quotato 1389,90 lire (media Uic) contro le 1394,45 lire di mercoledì. La discesa del dollaro è proseguita anche sulle principali piazze finanziarie europee. A Francoforte la moneta statunitense è stata fissata a 2,0075 marchi contro i 2,0198 marchi della quotazione precedente e a Parigi è passata da 6,5930 franchi a 6,57 franchi. In apertura del mercato statunitense il dollaro veniva indicato in ulteriore flessione rispetto a marco, franco francese e lira. Lira sostanzialmente stabile invece nello Sme dove ha ceduto solo marginalmente nei confronti di marco e fiorino. La valuta tedesca è stata quotata a 692,505 lire contro le 692,43 del precedente fixing ma la Banca d'Italia ha venduto 44,8 dei 49 milioni di marchi trattati ufficialmente. Il fiorino olandese è stato quotato a 613,085 lire contro le 612,985 di ieri mentre, il franco francese ha segnato 211,515 lire contro 211,51. Fuori dallo Sme, la sterlina è scesa a 1961,3 lire contro le 1976,1 di mercoledì mentre il franco svizzero è salito a 832,275 lire Karl Otto Pochi, presidente della Banca centrale tedesca

Luoghi citati: Francoforte, Germania, Parigi