Colpi duri sulla Borsa

Colpi duri sulla Borsa Nuova riunione negativa, l'indice perde il 2,32 per cento Colpi duri sulla Borsa Preoccupazioni politiche, voci di difficoltà per alcuni operatori - Pesante eredità di aumenti di capitale - Compressi i titoli del gruppo Fiat e le Generali, tiene Montedison - La Recordati in Usa MILANO — E' un rovescio: l'indice Comit è scivolato ormai intorno a quota 700 (rilevazione finale 702,20) con una nuova caduta, più marcata che nelle prime sedute del ciclo di dicembre. Il listino, infatti, ha accusato un calo pari al 2,32%. E' un mercato emotivo, come sempre capita nelle fasi recessive, pronto ad accogliere le voci più catastrofiche. Si vende sull'onda delle emozioni. Intanto, grava sul mercato (questa viene considerata tra le principali cause di debolezza) una massa di aumenti di capitale e di collocamenti che, eredità dei mesi migliori, condiziona le possibilità di manovra di banche, fondi e altri investitori istituzionali. Può aver successo, in questo contesto, il collocamento della Safilo (sei milioni di titoli, importo di 60 miliardi) curato da Mediobanca. Tengono, con difficoltà, alcune emissioni sul capitale (in tutto 1920 miliardi per questo ciclo), anche se in questo settore trovano enormi difficoltà titoli come la Sip o la Meta. Eppure, la sensazione prevalente è che il mercato ha bisogno di una fase di assestamento e di interventi da parte del mondo societario in grado di rivitalizzare un tessuto troppo condizionato dalle massicce e indiscriminate emissioni. In questa situazione, vengono penalizzate le matricole, come è successo con la Snia Fibre che, pur annunciando risultati da primato per l'esercizio in corso, ha registrato l'onta di un esordio a 2715 lire contro un prezzo di collocamento di 3000 lire. FIAT — Tra i titoli più compressi nell'attuale fase tecnica risultano le azioni del gruppo torinese. In chiusura la Fiat ordinaria ha registrato un calo pari al 3,4% ed an- cor più pesante è stata la flessione delle privilegio, che hanno subito un calo vicino al 5%. La caduta non è certo legata alle prospettive finanziarie e industriali del gruppo (ultimo esempio l'accordo con rHitachl); la flessione, semmai, è motivata dalla pressione tecnica legata alla sistemazione dei premi (su cui già si profilano discussioni anche giudiziarie) e dalle follie della speculazione, che rischiano di comprimere il valore, tra lo sconcerto pure degli operatori esteri. GENERALI — Anche sul titolo della compagnia triestina, caduto fino al livello di 125 mila lire nel corso della mattinata, si registra una difficile situazione tecnica. La realtà è che troppi speculatori, piccoli e medi, si sono accodati a un gioco di grandi proporzioni che si è sviluppato nel corso del ciclo di ottobre. Le conseguenze sono pesanti per le mani più deboli. L'effetto Generali trascina altri titoli (i portafogli meno attrezzati devono disfarsi anche delle posizioni più solide). Scende la Previdente (-10.4%), l'Italia (-11% con un rimbalzo nel dopo del 3%). l'Uni poi e la Sai. MONTEDISON — Tiene meglio di tutti il titolo di Foro Buonaparte, saldo al listino e in grado di difendere quota 2890 lire nel dopo. Di fronte alla pressione della periferia, costretta alle vendite, c'è la raccolta da parte di mani solide (vicine al gruppo Ferruzzi, che ha registrato pure la buona crescita dell'Agricola) pronte a rastrellare le partite in circolazione. Nella scuderia di Foro Buonaparte, semmai, impressiona la difficoltà a mantenere la posizione della Meta (ieri arretrata del 5%) che ha in corso un grosso aumento di capitale. RECORDATI — Grosso colpo negli Usa del gruppo farmaceutico. La Recordati International acquisirà il 58,3% della Technogenetics americana per poco meno di 6- milioni M dqJI^l^, „,, l lub.

Persone citate: Buonaparte

Luoghi citati: Italia, Milano, Usa