Napoli, 100 mila giovani in corteo

Napoli, 100 mila giovani in corteo Per il lavoro e contro la camorra - L'adesione dei sindacati Napoli, 100 mila giovani in corteo NAPOLI — Giovani delle scuole superiori, ragazze dai vestiti colorati, pochi striscioni e, al posto degli slogan, canti: Napoli può anche essere tutto questo, un colorato corteo di quasi centomila persone che senza clamori attraversa la città manifestando per il lavoro e contro la camorra, blocca sul nascere un tentativo di incursione degli «autonomi» e coi fatti spegne ogni diffidenza nel sindacato, che pure, prima di aderire alla manifestazione, aveva a lungo tentennato. .Non vogliamo tutto e subito, ma risposte che lascino in vita la speranza, si», han detto l giovani a Bruno Trentin, segretario generale della Cgil, Fausto Vlgevanl, Eraldo Crea, Mario Scarpellinl che marciavano al loro fianco. .Noi siamo la Napoli — è scritto nell'appello finale del "movimento" — che vuole porre la questione morale come fatto essenziale per il rinnovamento della classe politica e dirigente della città.. La Napoli che rifiuta i percorsi obbligati del clientelismo, che richiama anche 11 sindacato a un ruolo più efficace di coordinamento. « Tra noi — raccontava ieri uno dei componenti la dele gazlone che dopo 11 corteo ha incontrato Trentin — c'è gente che, dopo essere passata attraverso i partiti, adesso da quattro anni partecipa a corsi di formazione profes¬ sionale per il taglio e il cucito.. Piazza Mancini, via Toledo, piazza dei Martiri, la Villa Comunale: il corteo ha cominciato a snodarsi intorno alle 9. In testa, quasi a sottolineare una presa di distanza dal gruppetti delle scuole, dalle rappresentanze dei disoccupati, gli striscioni della Firn e dei Consigli di fabbrica. Nel giorni scorsi, a Napoli, sul modo in cui questa iniziativa andava Interpretata era stato scontro duro. Parte del sindacato temeva che 11 corteo potesse degenerare, che da gruppetti dell'autonomia o dalle fasce più arrabbiate dei senzalavoro partisse la scintilla per incontrollabili episodi di violenza. Ma i timori sono svaniti presto: solo In via Chlaia, per qualche attimo, un gruppetto di autonomi che era In coda al corteo ha fronteggiato la polizia. Tutto è finito con un lancio di uova e qualche spintone. Eraldo Crea commenta: .Tra noi c'erano stati molti dubbi, e il motivo si può cogliere facilmente. Dopo aver perso negli ultimi cinque anni un milione di posti di lavoro, abbiamo messo in discussione la nostra organizzazione e i modi della rappresentanza anche nelle aree in cui siamo presenti per tra dizione. Adesso, immaginare anche un rapporto coi giovani, aprire loro le porte è sicu¬ ramente problematico..... Eppure dalla manifestazione di ieri è proprio questa la proposta che è parsa emergere con maggiore chiarezza: i coordinamenti giovanili della Campania chiedono al sindacato di vagliare la .Carta del lavoro-, quella serie di proposte messe assieme in decine e decine di assemblee tenute nelle scuole. .Per il 90 per cento — dice Bruno Trentin — gli obiettivi che i giovani esprimono sono anche i nostri, ma a preoccuparmi è quel 10 per cento che ci divide..... Su alcune richieste, su certi obiettivi non si può non essere d'accordo: la radicale riforma dei concorsi pubblici, della formazione professionale, delle scuole superiori. O ancora, l'esigenza di un eguale trattamento fra ragazzi e ragazze. Ma come acconsentire, per esempio, alla proposta di un «sostegno democratico al reddito dei giovani in cerca di prima occupazione' che, cosi formulata, sembra trasformarsi solo In una nuova definizione per una vecchia logica di assistenza? Continua Trentin: .In Italia i disoccupati ufficiali sono tre milioni: in realtà, quasi tutti lavorano come precari, saltuariamente, oppure in "nero". Non si tratta quindi di assistere ma di sostenere il reddito di queste fasce: Il confronto fra sindacalisti e rappresentanti del «movimento» non è stato facile, né disteso: da una parte, un'organizzazione che come ha detto Crea non vuol essere dipinta «come un piantigrado che preso per le orecchie adesso si piega al confronto coi giovani.. Dall'altra, gruppi che propongono richieste meno confuse rispetto al passato, ma cui è ancora difficile dare risposta. .11 più grande tradimento che potremmo farvi — dice Crea — sarebbe proprio quello di dirvi che le questioni sono semplici da risolvere.. .Cominciamo a discutere assieme, ciascuno con la propria autonomia — rispondono i rappresentanti degli studenti —. Poi apriremo un confronto con il governo.. Il solo dato positivo di questo primo incontro, al momento, sembra consistere proprio nella presa di contatto. Il «movimento» dei giovani napoletani ci riproverà fra una settimana. Gianni De Michells, ministro del Lavoro, è atteso a Napoli per giovedì prossimo: presiederà una riunione della commissione regionale per l'occupazione. Fra sindacato e giovani si apre adesso una nuova, inedita trattativa: si troverà di fronte, il ministro De Michells, una delegazione congiunta lavora tori-disoccupa- tl? ff.i.

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