«Non vogliamo Buscetta in aula» di Francesco Santini

«Non vogliamo Buscetta in aula» A Catania i difensori del boss Greco si oppongono alla deposizione del pentito «Non vogliamo Buscetta in aula» DAL NOSTRO INVIATO CATANIA — In principe di Galles, Michele Greco, U «papa» di «Cosa nostra», fuma un mezzo sigaro toscano e sembra In gran forma. .L'importante — dice ad un'emittente privata — è essere tranquilli dentro.. Un bel sorriso e liquida 11 cronista. Un gesto rapido dell'Indice e quattro uomini in toga gli sono accanto. E' in gabbia, ma alla prima udienza del processo per l'assassinio del consigliere Chinnici che riparte da zero, il capo della cupola mafiosa ha 1 modi spicci del padrino e subito riprende colore. E' arrivato, pallido, In manette:"!! soprabito di cammello buttato sopra i polsi nel segno della vergogna. Un appuntato e due graduati, accanto a lui, nel gabblotto. Fuori, militari in divisa, ufficiali e persino un cane poliziotto condotto a ispezionare il suo posto, in corte d'assise d'appello, prima che si desse 11 via all'udienza. Ed ora ecco Michele Greco, mobilissimo nello sguardo, grintoso negli occhi, che non muove un muscolo quando il presidente ri corda il magistrato Rocco Chinnici trucidato a Palermo con un'auto-bomba. E' la prima udienza per la strage. La Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado che, a C'altanissetta, gli aveva Inflitto l'ergastolo e Greco è pieno di speranza. Arrivano Vincenzo Rabito e Salvatore Scarpisl. I due coimputati siedono ad un passo da Michele Greco. Un'Inferriata leggera 11 divide, ma 11 «papa» della mafia non li degna di uno sguardo. Sono considerati gli esecutori materiali della strage. Per tutta l'udienza mai, neppure per sbaglio. Incroceranno gli occhi del capo. Fuori. Catania è nel traffico d'ogni giorno. Ai confini dell'emergenza mafia, la città s'è svegliata ieri con la piazza Giuseppe Verga divisa dalle transenne. Il presidente Giacomo Grassi è un uomo paziente e puntuale. Ascolta tutti, non interrompe. Soltanto un quarto d'ora dopo l'una è ca¬ tegorico: .Avvocati basta, è già tardissimo.. I legali di Greco s'oppongono al ritorno di Tommaso Buscetta e di Salvatore Contorno dagli Stati Uniti in Italia per ripetere, a Catania, quanto hanno già detto nell'aula bunker del maxiprocesso di Palermo. La difesa del capo della mafia vuol fare in fretta. Nadia Aleccl, avvocato di parte civile, con un sorriso domanda: .Colleghi della difesa, come mai questa volta non chiedete la lettura in aula di tutti i documenti?.. L'avvocato Mirabile, che difende Michele Greco, non risponde. Parla l'avvocato Trantino, parlamentare del movimento sociale. Accenna a -interessi oc¬ culti, sul processo, «o manovre, a servizi.. S'alza ancora l'Aleccl: .Non ci sono interessi nascosti in quest'aula — grida — siamo qui per fare il processo, per accertare la verità, non ci sono coperture di sorta: che la corte faccia tutte le indagini necessarie, che siano citati Buscetta e Contorno, che vengano qui, dagli Stati Uniti, a ripetere quanto hanno detto e confermato anche dinanzi ad altre corti.. Va provato, per l'omicidio Chinnici, Il teorema della cupola. Tommaso Buscetta e Salvatore Contórno deèfSmò esporre dinanzi ai giudici d'appello di Catania la loro tesi. Il primo deve dire che nulla accadeva a Palermo senza U consenso di Michele Greco. Che non si poteva, quindi, trasformare una strada in una via di Beirut con un'automobile che esplode con un comando-radio a distanza, senza che il capo della cupola, il «papa» della mafia, avesse dato il suo assenso. Il secondo deve ripetere quanto sa sul fondo Favarella, deve tornare a dire che nelle campagne di Croceverde Giardini la morfina base veniva trasformata in eroina pura. Al centro del processo resta Bou Chebel Ghassan, l'uomo che preannunciò la strage, che indicò In Michele Greco e in suo fratello, Salvatore, Il «senatore», 1 mandanti del¬ l'assassinio e In Rabito e Scarpisl gli esecutori materiali. Il presidente ha letto Ieri in aula la lettera che Ghassan ha spedito all'Inizio d'ottobre alla magistratura. Dice che lo vogliono uccidere, ripete che con Rabito e Scarpisi aveva trattato una nave carica d'armi e di droga. Aggiunge: .Rabito e Scarpisi avevano l'aria dei miserabili. Il denaro per la nave doveva venire da Michele Greco.. Il giudice istruttore Giovanni Falcone, nell'istruttoria-bls sul delitti politici di ..Cosa nostra», ha stralciato, per il giro delle arnii e della droga, la posizióne dei Greco e li ha assolti per questo episodio. Ghassan adesso Insiste e l'avvocato Trantino Ieri, In aula, ha tratteggiato una storia oscura di servizi segreti Trantino ha appena finito di parlare. Esce dall'aula, dichiara: .Sulla morte di Chinnici c'è una pista alternativa, un collegamento tra democrazia cristiana e servizi segreti contro un giudice scomodo.. Cita, ma senza connessioni logiche, un episodio, una visita di Salvo Lima, deputato europeo, a Chinnici nel corso della quale il leader degli andreottiani in Sicilia si lamentava per la .persecuzione giudiziaria, contro gli uomini del suo partito. Trantino non dice di più: è un po' poco per difendere Greco, troppo per accusare chi non è neppure chiamato in causa. Francesco Santini Catania. Michele Greco (a destra) parìa in aula con un avvocato