Giornali radio per il video? di Simonetta Robiony

Giornali radio per il video? Tv-mattino, oggi si discute Giornali radio per il video? ROMA — Ma è proprio vero che dal 22 dicembre, un palo di telecamere fisse sistemate in via del Babulno faranno entrare per la prima volta la radio nella telavisione? E' proprio vero che la televisione del mattino riuscirà a far vedere la radio e a far sentire la televisione, capovolgendo mansioni e specificità che sembravano acquisite? Ieri sera, nel corridoi vecchiotti e polverosi della grande e storica sede della radio, all'angolo tra piazza del Popolo e via del Babuino, dietro un'apparente indifferenza, era tutto un gran parlare, scambiarsi opinioni, esprimere posizioni. Ufficialmente parlano solo 1 sindacalisti, ufficiosamente parlano tutti. Lo scudo dietro il quale cercano difesa 1 giornalisti della Rai è la professionalità: ma ha ancora un senso invocarla quando una ex-soubrette come la Currà fa informazione a «Domenica in» e un presentatore come Pippo Baudo fa altrettanto a •Fantastico»? Stamattina il Consiglio d'amministrazione dell'* zienda deve, infatti, riferire alla Commissione parlamentare di vigilanza proprio della televisione del mattino, una nuova fascia di programmi che dovrebbe cominciare Intorno alle 7,30 con un notiziario giornalistico e domani in una riunione che si prevede lunga e tormentata deve decidere come e quando darle l'avvio. Il progetto, però, è ancora nebuloso. Si Ignora se questa televisione del mattino sarà appannaggio solo della prima rete, la grande Raiuno di marca democristiana o invece sarà concessa anche alla seconda rete, quella socialista. Si ignora, nel caso che anche i socialisti abbiano la televisione del mattino, che cosa ci metteranno dentro: informazioni e varietà, come stanno preparandosi a fare su Raiuno la coppia Badaloni e Gardini o invece, rubriche di attualità, scienza, ginnastica e saper vivere, tanto per differenziarsi dalla concorrente sorella maggiore? Si ignora, nel caso che la televisione del mattino resti soltanto alla prima rete, se 1 socialisti siano contenti di soddisfare la perdita prendendosi in esclusiva la gestione dell'informazione notturna, secondo una vecchia e tradizionale spartizione per cui il pubblico di Raiuno, più tradizionalista, si al:» presto ma va a letto prima, mentre quello di Raidue, si alza più tardi ma tira le ore piccole davanti al video. Afflitti da tanti dubbi e tanti interrogativi 1 giornalisti della radio, abituati a considerare 1 notiziari del mattino il loro fiore all'occhiello sono preoccupati di vederselo strappare via dalla televisione, proprio da un programma al quale sono stati invitati a dare 11 loro contributo professionale. Salvatore D'Agata, direttore reggente del ORI e Paolo Orsina, direttore anche lui reggente del OR2, hanno infatti informato le loro rispettive redazioni che l'idea dell'azienda sarebbe quella di far collegare gli studi televisivi di via Teulada alle 7,30 con 11 OR2 e alle 8 con 11 ORI per la lettura di un notiziario lampo di tre minuti. Una telecamera sistemata in studio davanti al giornalista conduttore, un rapidissimo sommario del giornale radio letto in tutta fretta e, secondo l'azienda, il problema di chi dà le notizie televisive all'Italia appena sveglia, sarebbe risolto. Ovvia l'immediata protesta del sindacatone che riunisce tutti i giornalisti del l'azienda, l'Uslg-Rai che la menta la mancanza di un plano globale complessivo di potenziamento e rilancio dell'informazione. Ovvia l'alzata di scudi del telegiornale della prima rete che si vede tagliato fuori da quest'intervento estemporaneo dei colleglli della radio invi tati a rubargli il video e 11 mestiere. Ovvia anche la perplessità dei giornalisti della radio che hanno il sospetto di non essere utilizza ti al meglio con soli tre mi nuti di lettura di notizie e forse di non giovare neanche al prestigio della radio con questo loro apparizione lampo. Ma /mentre la redazione del giornale radio laico è estremamente prudente .nei confronti . dell'iniziativa perché l'assemblea dei suoi redattori si pronuncerà soltanto domani, la redazione del giornale radio de sembra essere assai più favorevole. Pregiudiziali per loro non ce ne sono. Per dire di si alle telecamere in via del Babulno gli basta qualche giornalista e qualche minuto di collegamento in più. Se le avranno, barba fatta, camicia candida e cravatta al collo i giornalisti radiofonici del ORI sono pronti a trasformarsi In giornalisti televisivi. Simonetta Robiony

Persone citate: Badaloni, Currà, Gardini, Paolo Orsina, Pippo Baudo, Salvatore D'agata

Luoghi citati: Italia, Roma