Maggie boccia la pace di Alfonsìn» di Mario Ciriello

Maggie boccia la pace di Alfonsi» Londra respinge l'apertura sulle Falkland fatta da Buenos Aires Maggie boccia la pace di Alfonsi» «Non abbiamo intenzione di negoziare sulla sovranità, l'ultima parola spetta agli abitanti» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Immediatamente, sbrigativamente! senza comode pause per comode riflessioni diplomatiche, la signora Thatcher ha respinto la doppia proposta di Buenos Aires: e per una «cessazione formale delle ostilità- e per l'avvio di un «negoziato globale-. Il dossier Falkland-Malvine resta pertanto aperto. A oltre quattro anni dalla guerra anglo-argentina, Londra non vuole ancora scrivere la parola «pace». Un'ostinazione che giustifica con la necessità di arrestare ogni tentativo argentino di discutere la «sovranità» sulle isole. Settantaquattro giorni durò quel conflitto nell'Atlantico meridionale, un conflitto del tutto inutile, scatenato dal tradizionale espediente di tutti i regimi militari In difficoltà, l'irredenti¬ ¬ smo. Da allora, dalla sudata vittoria britannica contro un avversario coraggioso e tenace, tutto è cambiato. Sono scomparsi generali e colonnelli, l'Argentina ha Alfonsln, Il quale ha dichiarato ieri a Washington: «L'Argentina ha imparato molte, crudeli lezioni. Anche se c'è chi crede ancora nell'autoritarismo, la nazione marcia adesso sulla strada della democrazia-. Margaret Thatcher non è Insensibile alla necessità di Irrobustire in ogni modo Alfonsln e tutte le nuove forze democratiche: ma non vuole retrocedere di un passo sulla «questione sovranità». Sovranità che ha riaffermato, poche settimane orsono, Imponendo, a partire da febbraio, una «zona di protezione ittica- attorno all'arcipelago, zona che corrisponde quasi esattamente alla Militari/ Protection Zone di 150 miglia. E' un atteggiamento molto criticato, anche in Inghilterra, non soltanto per ragioni diplomatiche, ma anche per l'eccessivo onere della «fortezza Falkland» sul bilancio britannico. Ieri ai Comuni, Margaret Thatcher ha detto chiaro e netto: «Non abbiamo intenzione alcuna di negoziare sulla sovranità. Il governo di Sua Maestà resta fedele al principio in base al quale l'ultima parola spetta agli abitanti delle Falkland* (questi abitanti sono circa 1800). Poco prima, un ministro del Foreign Office aveva definito la nuova offerta argentina nulla più che •diplomazia del megafono*. Sono parole che scoraggiano molti alleati e amici di Londra, compresi gli Usa, che pochi giorni fa avevano appoggiato una mozione dell'Osa, l'Organizzazione degli Stati Americani, per un «negoziato giovale*. Questo «negoziato globale- auspicato ormai da quasi tutti, le Nazioni Unite in testa, dovrebbe ovviamente cercare una soluzione, sia pure cauta e graduale, alla «questione sovranità», dovrebbe lanciare un ponte fra le aspirazioni argentine, la fermezza Inglese e l'ansia dei falklanders di restare british. Con il tempo, un compromesso è possibile, ma Margaret Thatcher non vuole neppure dischiudere la porta. La signora ricorda che l'Inghilterra ha già cessato da tempo, formalmente, le ostilità, e che è pronta a parlare di tutto: meno che di sovranità. L'Argentina ha rinunciato a fare della trattativa sulla sovranità una pre-condizione a ogni altra intesa. Ma esige che il nuovo negoziato affronti «tutti gli aspetti* della disputa sulle Falkland. Per Londra, e «lo stesso piatto presentato con un nome diverso*. . . „ Mario Ciriello

Persone citate: Alfonsi, Margaret Thatcher, Thatcher