L'Inps vuole scovare tre milioni di evasori
L'Inps vuole scovare Ire milioni di evasori Conta di recuperare duemila miliardi L'Inps vuole scovare Ire milioni di evasori L'operazione annunciata ieri dal presidente - Le notifiche in primavera ROMA — L'Inps sta preparando una grande operazione di recupero-crediti. Tre milioni di diffide saranno inviate la prossima primavera a contribuenti che risultano morosi: società, ditte individuali, industriali, commercianti, artigiani, liberi professionisti, arnministratori di condominio ed anche privati cittadini che hanno alle dipendenze collaboratori domestici. Annunciato ieri dal presidente dell'Inps Giacinto Militello al direttivo della Cgil, il piano scatterà tra marzo ed aprile '87. Dovrebbe fruttare all'istituto previdenziale complessivamente più di 2 mila miliardi di lire, cioè in media circa 700 mila lire per ogni pratica. E' un dato molto significativo, perchè vi è da supporre che il mancato pagamento dei contributi obbligatori per legge rappresenti di fatto una regola per troppi datori di lavoro. Tre anni fa — HI novembre '83 — il Parlamento approvava il condono previdenziale dopo che erano stati bocciati quattro decretilegge del governo. La sanatoria consenti a centinaia di migliaia di datori di lavoro di mettersi in regola, versando nelle casse dell'Inps alcune migliaia di miliardi. La legge numero 638 concesse consistenti benefici: l'abbuono degli interessi legali e delle pesanti sanzioni civili ed amministrative, nonché la dilazione fino a nove rate del pagamento delle somme dovute. A distanza di un cosi breve tempo si è scoperto che la piaga dell'evasione non è debellata. Nei prossimi quattro mesi il lavoro per l'Inps sarà enorme. Il personale dell'istituto dovrà in - particolare aggiornare con il computer le posizioni contributive degli ultimi dieci anni di tutti i datori di lavoro, quindi scovare gli evasori e infine spedire le diffide. E si dovranno evitare gli errori — soprattutto riguardanti le colf — che un anno fa provocarono vivaci contestazioni e code agli sportelli dei datori di lavoro. I contribuenti che non terranno conto dell'ultimatum dell'Inps rischieranno di pagare sanzioni salate (superiori anche a tre volte l'importo dovuto), nonché di essere sot¬ toposti a processo penale. Anche per i pretori di ogni parte d'Italia si annuncia un superlavoro. In caso di omesso versamento dei contributi dovuti, l'Istituto previdenziale dovrà chiedere l'emissione di decreti ingiuntivi. Va ricordato che ogni anno gli ufficiali giudiziari notificano in media circa 350 mila di questi atti. Pertanto è probabile che l'azione di recupero degli oltre 2 mila miliardi si concluderà in tempi lunghi. Milite-Ilo ha spiegato ieri che l'operazione rientra tra le manovre della nuova legge finanziaria attualmente all'esame del Parlamento che, accogliendo per la prima volta le richieste dell'Istituto, ha riconosciuto la separazione tra assistenza e previdenza. Il presidente dell'Inps ha tenuto a sottolineare che l'Istituto si è impegnato «con il ministro del Lavoro De Michelis ad attestare il fabbisogno dell'ente a 33 mila 400 miliardi rispetto agli iniziali 36 mila miliardi circa. La differenza sarà colmata con un'azione straordinaria dell'Istituto in direzione del recupero crediti'. Pierluigi Franz
Persone citate: De Michelis, Giacinto Militello, Pierluigi Franz
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