Pinerolo, almeno una piscina

Pinerolo, almeno una piscina Viaggio nel piccolo-grande mondo dello sport in provincia Pinerolo, almeno una piscina Non esiste nemmeno un impianto per i 1500 potenziali praticanti, ma c'è incertezza sul costruirne uno o utilizzare quello privato, attualmente chiuso - Intanto se n'è andato un angolo di storia; abbattuto il vecchio stadio Barbieri PINEROLO — Lo sport a Pinerolo è ricco di tradizioni e risultati, qualche volta anche di sponsor. Ma vive da qualche tempo un problema ancora Irrisolto: manca una piscina per i 1500 potenziali praticanti del nuoto. Quella usata in precedenza, il Veliero, è stata chiusa dal proprietario, alle prese con costi troppo elevati. L'altra è a Luserna, quindi piuttosto scomoda e. soprattutto, non in grado di reggere a un'utenza cosi elevata. C'è, è vero, un progetto per una nuova piscina, inserita nel complesso che sta sorgendo nella cosiddetta zona F3 all'immediata periferia della città, ma è al centro di molte polemiche: gli amministratori si chiedono se l'investimento sia* corretto, o se non sarebbe meglio tentare un accordo per riaprire il Veliero. I passi In questo senso non hanno finora portato a nulla di definitivo, ma, col passare del tempo, le proposte del Comune e le richieste del proprietario si sono avvicinate e c'è una ragionevole speranza di concludere la trattativa. Intanto se n'è andato un altro brandello della storia sportiva pinerolese: le ruspe si sono abbattute sulle vecchie, macilente tribune dello stadio Barbieri, radendole al suolo. L'impianto andrà rifatto ex-novo, con una spesa di un miliardo e mezzo. «Entro sei mesi nasceranno le nuove tribune, gli spogliatoi, i servisi. Una soluzione radica le, ma necessaria per metterci in regola con le norme antincernito» dicono in Comune. C'erano anziani con gli occhi lucidi, mentre i legni della vecchia tribuna si schiantavano: e non bastavano, a vincere i ricordi, le speranze del Pinerolo nuovo corso, ricco e probàbilmente competitivo. Per ora la squadra gioca a Villar Perosa, qui sperano di salutarlo in C2 nel nuovo «Barbieri», dove oltre al terreno principale sono ritagliati altri due campetti per gli allenamenti. La mappa del calcio si completa con tre impianti di quartiere, più quello già costruito nella F3. Altri due sono in fase di progettazione: più avanzata per la frazione Riva, ancora allo stato embrionale per Baudenasca. n fenomeno sport a Pinerolo si traduce in queste cifre: 40 società, 9000 iscritti, cioè un cittadino ogni 4. Per costruire il nuovo impianto polivalente (200 mila metri, con spazi per calcio, atletica, bmx, softball, tiro con l'arco, più palazzetto e, come detto, forse piscina) il Comune ha deciso uno studio approfondito sui potenziali praticanti. I risultati hanno sorpreso: a livello agonistico gli sport più seguiti sono il softball, tra le donne, e le bocce tra gli uomini. Ma i dati vanno letti con attenzione, come spiega l'assessore Vittorio Arblnolo: «Chi può dire se tutti gli iscritti ai circoli di bocce svol- Dario Martin terzo PINEROLO — La grande speranza dello sport pinerolese si chiama Giancarlo Strazzacappa: 17 anni, allievo, ha raggiunto i 7,20 nel salto in lungo, laureandosi campione italiano della specialità. Lo pronosticano, a tempi brevi, in nazionale A, anche se la concorrenza è folta. Buone possibilità anche per Patrizia Bojglio e Dario Cassimi, nella velocita e negli ostacoli. Il ciclismo è passato per ottimi dilettanti (Vaira e Mensa ad esempio), fino a Maurizio Viotto, professionista che soltanto l'anno scorso ha appeso la bicicletta al chiodo dopo aver onorevolmente partecipato al Girò d'Italia. Il calcio resta legato alla leggenda dei tre fratelli Martin, alfieri del Torino anni '20. Più recentemente la società, dopo aver conosciuto anni difficili, è tornata a buon livello: di qui sono passati il portiere Frison (già del Torino) e l'attaccante Bertuzzo (promessa mancata dell'Atalanta prima e della Juventus poi). i o, l Veloce e il Fornaci, bene organizzati*. Comunque 1 problemi per gestire il movimento sportivo non mancano. Le palestre — oltre venti, otto delle quali in istituti della Provincia c scuole medie — sono occupate fino a tarda sera; il campo di atletica è omologato per i lanci, ma non per corse e salti, sicché Pinerolo non può ospitare manifestazioni a un certo livello. Va sparendo l'antica cultura dell'equitazione (qui nacque il metodo Caprini): la società che gestiva un'apprezzata scuola ha dovuto chiudere i battenti per problemi economici; resta un gruppo ad Abbadia, specializzato, però, nei soli percorsi di campagna, ma in settembre sfrattato dal maneggio che dovrà lasciare 11 posto a un ufficio postale; gli sponsor scarseggiano, anzi, sono diminuiti: la crisi di molte aziende ha inciso, il fenomeno-Plnerolo calcio non fa primavera. Eppure i risultati non mancano: le squadre di pallavolo giocano in B e C, quindi ad ottimo livello. L'atletica laurea mini-campioni: «Certo, limpossibilità di gareggiare in casa crea qualche problema. Ma gli allenamenti li possiamo fare, e speriamo anche in una futura omologazione dell'impianto» spiega i! factotum del gruppo sportivo, Pierluigi Primo. Il glorioso Condor continua ad allevare ciclisti e a mietere successi tra gli amatori: «Quest'anno 35 in 60 gare: un risultato davvero eccezionale, che ci ripaga di molti sacrifici economici* conferma il responsabile della società, Ernesto Costa. Ma basta un piccolo viaggio nelle valli per scoprire altre, originali realtà sportive: l'hockey (su prato a Luserna e su ghiaccio a Torre Pelllce) ha raggiunto 1 massimi livelli, pur con alterne fortune. Si dirà che in certe specialità la concorrenza è poca: ma aver spezzato, a tratti, il monopolio trentino-lombardo (come successe a Torre Pellice) è già di per sé un risultato lusinghiero. Giampiero Pavido n , , a : rt i i a : i - gano, in effetti, attività sportiva? Questo sema nulla negare alla grande diffusione di questo sport, che, del resto, può contare su due circoli, il