Bombe zoofile in Inghilterra di Mario Ciriello

Bombe zoofile in Inghilterra Un manuale dell'Animai Liberation Front insegna a fabbricare bombe Bombe zoofile in Inghilterra DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Come se non bastasse la minaccia dei terroristi, vi si aggiunge adesso quella del radicalismo zoofilo. L'Animai Liberation Front (Alf) è sceso sul sentiero di guerra, ha deciso di escalare i suoi attacchi contro negozi e aziende -colpevoli di crudeltà contro gli animali*, ha scelto l'arma della paura. Perché proprio ora? Perché è cominciata la lunga baldoria natalizia, perché l'opulento mercato delle strenne è già in ebollizione, perché le ditte lavorano a tutto vapore e gli empori già accolgono folle festose e spendaccione. Obiettivo numero uno, le pellicce. Ma non è il solo. E' nel mirino anche chi maltratta i tacchini, chi sgozza gli agnelli o chi compra cosmetici sperimentati su besti- e bestioline. Fino a r .talché mese fa, questi paladini difendevano la loro nobilissima causa con abili dimostrazioni dinanzi agli empori più famosi, e avevano avuto considerevoli successi. Ne è prova il fatto che la pelliccia, in Inghilterra, ha perso molto del suo status, e non di rado la signora straniera, meno sensibile al problema, riceve critiche e non elogi. Ma l'Animai Liberation Front vuole progressi più rapidi e si è radicalizzato; almeno mille dei suoi membri propugnano attività -più offensive*. E' nata anche una piccola e pugnace formazione indipendente, la Animai Right Militia, che questi rìghts. diritti, ha già difeso con piccole bombe contro laboratori di ricerca. La nuova strategia dell'ala ultra dell'Alt è oggi nota perché prima la stampa e poi Scotland Yard sono venuti a conoscenza di un suo «ma¬ a ¬ nuale», con istruzioni prenatalizie per le «cellule, più bellicose. La polizia non ha ancora reagito, studia il testo e tace, ma è improbabile che ignori il documento, «/ntportanri risvltati — vi si legge — potranno essere conseguiti mediante azioni coordinate con questi congegni contro empori e ditte*. I congegni «raccomandati» sono soprattutto due, uno incendiarlo, ì'altro esplosivo. Sono già. stati usati entrambi, in quest'isola, dai «guerriglieri della zoofilia», ma mai finora In opera' zioni ambiziose, contro bersagli affollati. Il congegno incendiario, di facilissima confezione, mira ad attizzare un piccolo fuoco che, a sua volta, desta il sistema di nebulizzazione antincendio del locale, le cui gocce, col passar delle ore, diventano una pioggia. Il danno può essere impo¬ nente: come ha scoperto un grande negozio nel Surrey, privato di pellicce e altri beni per centinaia di migliaia di sterline. Il congegno esplosiva è ancora più semplice, è una bomba casereccia. Tutte queste armi sono dirette contro le cose, non contro le persone; l'Alf ripete: -Sarebbe assurdo se, per proteggere de'le bestie, nuocessimo agli uomini*. Ma c'è il rischio che le fiamme o lo scoppio sfuggano al loro artefice, ' che investano un guardiano notturno, che inducano a una tumultuosa fuga i clienti di un emporio. Un gruppo di avvenenti zoofile ha escogitato un'arma più convincente. Marciano dinanzi alle pelliccerie in eleganti cappotti. E un cartello proclama: -Non occorre la pelliccia per essere belle*. Mario Ciriello

Luoghi citati: Front, Inghilterra, Londra, Surrey