Beveren senza «stelle» ma concreto

Beveren senza «stelle» ma concreto Radice ha spiato gli avversari del Torino in Coppa, vittoriosi in trasferta a Waregem Beveren senza «stelle» ma concreto DAL NOSTRO INVIATO WAREGEM — Gigi Radice ha scoperto il Beveren, e la sua presenza sul campo del Waregem ha evidentemente portato fortuna ai prossimi avversari di Coppa. Era dal 28 settembre che gli uomini di Novak non vincevano in campionato, ci sono riusciti ieri dopo 5 pareggi consecutivi dimostrando la qualità che il Torino dovrà temere di più fra. 10 giorni al Comunale, vale a dire la concretezza, «il Beveren non ha stelle, non ha un Burruchaga, tanto per intenderci, ma la sua organizzazione di gioco può crearci «eri problemi», ha detto Radice al termine dell'incontro. Ha preso appunti, studiato gli avversari, osservato con attenzione la disposizione in campo dei belgi Zona in difesa, centrocampo abile e attento, attacco ben disposto al dialogo anche se tutto sommato povero di fantasia. •Mi è molto piaciuto il centrocampo — ha detto ancora Radice — che sa inserire l'uomo giusto al momento giusto e che sa anche coprire la difesa. Ottimi Kusto e Theunis, efficacissimo e inesauribile Gorez. Questo Beveren è chiuso sulle fasce e capace di dialogare in attacco con Fairclough e Ekeke, che nel fisico mi ricorda molto il brasiliano Eneas. Nel primo tempo ha badato soprattutto a conrroilare la gara, nel secondo ha rischiato di più ed ha vinto con merito.. In Coppa, specie in casa, sarà un osso duro». Undici partite in campionato, quattro vittorie e sette pareggi, squadra dunque imbattuta: il Beveren ha confermato sul campo, anche se in verità il Waregem non può essere considerato test valido, le sue qualità che sono poi quelle storiche del calcio belga. Grande attenzione tattica, grande concretezza, un calcio privo di fronzoli che magari può deludere gli amanti dello spettacolo ma finisce spesso con il pagare. •Sono squadre difficili da giudicare — ha detto ancora Radice—specie quando li ve¬ diamo nel loro campionato. Le capacità tattiche si eliminano a vicenda: ma io non mi lascio ingannare dalla partita piuttosto modesta, so che dovremo fare molta, molta attenzione». L'incontro in verità, come ha ben visto Radice non è stato esaltante, almeno sul piano dello spettacolo e delle emozioni, anche se il Beveren ha tenuto il campo con buona disinvoltura mostrando di possedere tecnica individuale e senso tattico, come del resto si aspettava Radice. Niente di eccezionale, comunque, ci è parso che 1 belgi avversari del Torino, specialisti in pareggi, non abbiano impostato una gara sul rischio: in Coppa però sarà sicuramente diverso. Disposti a- zona in difesa, con un centrocampo abile negli inserimenti e sicuro nelle chiusure, e con due attaccanti assai mobili, quelli del Beveren hanno iniziato con sicurezza ma hanno un poco sofferto nella fase centrale del primo tempo l'iniziativa in verità confusa assai del Waregem, che l'anno scorso ha eliminato il Milan in Coppa ma che ha ceduto 1 migliori giocatori, compreso il nazionale Desmet che milita attualmente nel Lilla, in Francia, e- ieri ha assistito alla partita in tribuna. Veyt ha mandato a lato di testa al 22', ed è stata questa la sola azione pericolosa del Waregem mentre il Beveren ha sfiorato il gol in almeno tre occasioni: al IT lo scozzese Fairclough ha calciato alto dal limite su invito di Kusto, Ekeke ha imitato il compagno al 25' su tocco di Gorez e ancora Fairclough al 40" ha colpito il palo dopo aver avuto il tempo di stoppare e mirare senza che i difensori del Waregem si sognassero di intervenire. Nella ripresa è entrato Peeraer al posto di Maes, che non ha molto brillato sulla fascia sinistra di difesa, ed il Beveren aapprofittando delle caratteristiche più offensive del nuovo entrato ha sensi¬ bilmente avanzato la sua manovra d'attacco. Ha corso i suoi bravi rischi in contropiede, grande parata di Dewilde al 54' su destro di Decraeye, ma .in compenso la partita si è fatta più tesa e brillante. Fairclough ha creato un serio pericolo al 5T, tiro ribattuto da buona posizione, Kusto è andato ad occupare con crescente insistenza la fascia destra d'attacco e le offensive dei gialloblù di Ladislaw Novak si sono fatte' pericolose e pressanti. E cosi, al 73', è arrivato il gol. Peeraer è stato messo a terra in area da Desloovere ed il polacco Kusto ha messo in rete il rigore con un gran destro sotto la traversa. Dal dischetto, vale la pena di sottolinearlo, non si sa mal di questi tempi, non sbagliano quasi mal. Carlo Coscia

Luoghi citati: Francia, Lilla