Peri capitali senza frontiere Formica chiede più prudenza

Peri capitali senza frontiere Formica chiede più prudenza Domani a Bruxelles i ministri approveranno la direttiva comunitaria Peri capitali senza frontiere Formica chiede più prudenza ROMA — Attenti al -.mercato comune del capttalU. per l'Italia potrebbe essere pericoloso, dice il ministro del Commercio estero, Rino Pormica. Domani a Bruxelles i ministri finanziari del dodici Paesi Cee molto probabilmente approveranno la direttiva per liberalizzare i movimenti di capitale al di là delle frontiere'. Già era previsto che il consenso del governo italiano fosse concesso solo con l'aggiunta di alcune cautele. La direttiva Cee entrerà In vigore nei primi mesi dell'anno prossimo, ed è già scontato che fino a dicembre '87 l'Italia goda di importanti deroghe, come la permanenza del deposito infruttifero del 15%. Ben di più è ciò che ieri ha chiesto Formica: si dovrebbe • valutare l'opportunità di chiedere l'adozione di strumenti propri di autodifesaanche dopo quella data. A Bruxelles andrà il ministro del Tesoro, Goria, che della liberalizzazione (per la quale premono Germania e Olanda) non è certo un entusiasta. Né lo è la Banca d'Italia, che spesso nelle ultime settimane ha lanciato moniti, anche agli altri governi: un abbattimento delle frontiere per i capitali non unito ad una armonizzazione delle politiche economiche potrebbe mandare in pezzi l'unità europea invece di consolidarla. Per questo Goria già intendeva far mettere a verbale nell'eventuale accordo una dichiarazione italiana nella quale sottolineare la necessità di un maggiore coordinamento delle politiche monetarie degU Stati membri e un riesame degli strumenti finanziari della Cee. Oltre a questo, per Formica l'Italia deve chiedere -meccanismi adeguati' di carattere permanente, per difendersi da un possibile deflusso speculativo di capitali, n ministro del Commercio estero prende spunto proprio da quanto un esponente della Banca d'Italia, Rainer Masera, ha rivelato l'altro ieri: alcune operazioni finanziarie, compiute da gruppi italiani, hanno provocato «una situazione non brillante della bilancia dei pagamenti, rovesciando il normale andamento delle partite correnti: La prima fase della liberalizzazione riguarda 1 movimenti di capitale collegati alle attività industriali e finanziarie. Per Formica non c'è dubbio che si debba andare avanti «in modo da stabilire le migliori condizioni di operatività per le imprese che lavorano sull'estero e devono affrontare, anche sotto questo aspetto, problemi di competitività.. Ma esistono anche movimenti di capitali non legati ad attività produttive, nel quali ci può essere una componente speculativa: -flispetto a questi — sostiene 11 ministro del Commercio estero — dovranno operare meccanismi adeguati di valutazione per scoraggiare un flusso incontrollato in uscita che sarebbe insostenibile per la nostra bilancia dei pagamen- "* s.1. • ELETTRONICA — Secondo quanto riferisce l'autorevole quotidiano economico giapponese Nikkei, l'impresa elettronica giapponese Fujitsu e il colosso statunitense Att hanno raggiunto un'intesa di massima per un accordo globale nei settori delle telecomunicazioni e della compii teristica. L'accordo dovrebbe essere firmato il mese prossimo e formare un gruppo «in grado di competere ad armi pari con il gigante mondiale Ibm» E' il secondo annuncio in meno di una settimana di accordi internazionali nel settóre dell'elettronica che vedono fra i protagonisti imprese giapponesi e mirano a ridisegnare i rapporti di forza nell'Industria elettronica. Rino Formica Il ministro Goria Rino Formica

Luoghi citati: Bruxelles, Germania, Italia, Olanda, Roma