Nei segreti del cervello di Ezio Minetto
Nei segreti del cervello Riuniti 9000 ricercatori Nei segreti del cervello I novemila «cervelli» di ricercatori che, con più di settemila lavori scientifici, hanno partecipato al sedicesimo Meeting della Società per le neuroscienze a Washington, danno la misura dell'attuale enorme interesse per i problemi biologici (del comportamento, della affettività, della cognizione, dello sviluppo e dell'invecchiamento, della salute e delle malattie) di quel «computer a continua e istantanea autoprogrammazione» che è il cervello. Ricercatori da tutto il mondo — in gran parte giovani e giovanissimi — testimoniano di un nuovo entusiasmo scientifico, in una fattiva «intesa di intenti» — mai prima realizzata — tra studiosi di discipline diverse o affini (neuroanatomia, neurochimica, neurobiologia molecolare, neuroimmunologia, neuroendocrlnologia, neurofarmacologia). Dopo secoli di studi, obbligatoriamente limitati alla «morfologia» statica delle strutture cerebrali, e poi decenni di ricerca sempre più approfondita sulla «cellula» e i suoi componenti, oggi siamo finalmente vicini — grazie anche alle straordinarie possibilità delle biotecnologie più avanzate — alla comprensione della «dinamica biochimica» e della «plasticità molecolare» delle cellule nervos,; in salute e in malattia. Per ogni nostra cellula nervosa — su un totale di miliardi e miliardi — quali e quanti sono i fattori biologici specifici che la mantengono in vita e in equilibrata attività? Pian piano — e poi in modo sempre più sistematico e accelerato — la ricerca scientifica è arrivata a sondare l'ininterrotto e magistrale «colloquio di rnoleoolfif con cui le cellule nervose parlano e si parlano a base di impalpabili messaggi biochimici di «trasmettitori», «recettori», «canali jonici per la polarizzazione e depolarizzazione., «fattori di crescita». In quest'anno del «Nobel» a R. Levi Montalcini e S. Cohen — per la loro scoperta del NQF e EGF, «fattori di crescita» di cellule (nervose ed epidermiche) — sono state annunciata e Washington: 1) la caratterizzazione di una proteina (ALZ-50) che potrà funzionare come sensibile marker diagnostico di quella gravissima malattia da progressiva demenza che è l'Alzheimer; 2) la prossima disponibilità del Nerve Growth Factor, ottenuto in via biosintetica dalla americana Genertech e dalla italiana Fidia; 3) la scoperta del gruppo Fidia (G. Toffano) del SDNF (fattore neurotrofico derivato dalla sostanza striata cerebrale), possibile sostanza di appoggio e potenziamento del Nerve Growth Factor; 4) la prossima disponibilità del GM1 — «monoganglioside» di specifica importanza per lo sviluppo, la differenziazione e la rigenerazione delle cellule nervose centrali e periferiche — ottenuto in via biosintetica dalla Fidia; 5) nuove aperture nelle conoscenza sulla biochimica dell'ansia e della cognizione da parte di Erminio Costa, direttore del Fgin. Dalla acquisita padronanza di questi o quegli «spezzoni» di molecole — e dalla riuscita biosintesi di fattori biologici essenziali per la vitale «plasticità» delle cellule cerebrali — deriveranno sicure aperture alla diagnosi e alla farmacologia di domani. ìOUu Ezio Minetto
Persone citate: Cohen, Erminio Costa, Factor, Levi Montalcini, Toffano
Luoghi citati: Washington
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